Durante la bella stagione sicuramente i giardini ci mostrano i loro lati migliori: fioriture abbondanti, fogliame rigoglioso, crescite vigorose; per ottenere tutto questo le nostre cure devono essere assidue, oltre a concimi specifici, pacciamature e rinvasi dovremo però sempre ricordarci che le piante sono esseri viventi e che, come noi del resto, necessitano dell'acqua per sopravvivere, soprattutto durante i mesi in cui le piogge non ci possono aiutare.
Qualsiasi giardiniere, hobbista o esperto, desidererebbe trovare in questo campo una "ricetta miracolosa", una regola ferrea da seguire sempre nel corso dell'anno, per avere un bel giardino, ed anche un angolo verde, in appartamento, che possa stupire gli amici; purtroppo, per quanto riguarda le annaffiature, non esistono regole ferree, ognuno di noi deve forzatamente considerare vari elementi, prima di decidere se è il momento giusto per annaffiare, o se è invece bene attendere.
Anche senza dettare leggi generiche, possiamo prendere in esame le variabili che allungano o accorciano gli intervalli fra le annaffiature, in modo da saperle valutare, e considerare in giusta misura quando fornire acqua alle nostre piante.
Considerazioni generali
A prescindere dalle stagioni e dal luogo di coltivazione, ogni singola specie e varietà di pianta ha esigenze proprie e particolari per quanto riguarda le necessità di acqua; ad esempio azalee e camelie necessitano di annaffiature regolari, e di un terreno che rimanga umido per lungo tempo, mentre molte cactacee preferiscono annaffiature sporadiche, con un terreno ben asciutto. Nell'acquistare le piante che più ci piacciono informiamoci sulle loro esigenze di base, in modo da evitare errori grossolani. Se il vivaista non è in grado di aiutarci possiamo trovare utili informazioni anche in molti manuali, oppure confrontare le condizioni climatiche del nostro giardino con quelle del luogo d'origine delle piante da noi scelte: piante originarie delle zone mediterranee necessitano in genere di annaffiature poco frequenti, mentre le perenni di origine alpina preferiscono spesso annaffiature regolari.
Anche il posizionamento in giardino è di fondamentale importanza, infatti l'esposizione alla luce solare diretta ed ai venti possono causare un rapido disseccamento del terreno, ed una maggiore evaporazione dell'acqua dalle foglie delle piante.
Ogni tipo di terreno, poi, assorbe l'acqua in maniera diversa: terreni ben drenati, sciolti, ricchi di sabbia o di piccoli sassi, si asciugano molto rapidamente; terreni torbosi, con molta materia organica, invece, tendono a mantenere a lungo l'umidità.
Una pacciamatura spessa e rinnovata ogni anno, costituita da cortecce o da paglia, mantiene il terreno fresco e umido più a lungo.
Se il terreno ed il clima del nostro giardino sono poi molto caratteristici è forse bene considerare tali elementi al momento della progettazione del giardino stesso, scegliendo le piante più adatte, in modo da diminuire le cure necessarie per mantenere in buona salute le piante. Informiamoci quindi prima di mettere a dimora le piante, oppure chiediamo consiglio ad un giardiniere o ad un vivaista. Spesso piante giudicate "difficili" in alcuni luoghi, danno, in zone con clima diverso, risultati incredibili, con poche cure.
Nei mesi invernali invece scegliamo le ore del giorno per annaffiare, possibilmente quelle più tiepide, durante periodi poco soleggiati: le ore notturne con cielo sereno sono generalmente quelle che portano le gelate più rigide in gennaio-febbraio.
Per poter favorire lo sviluppo di apparati radicali vigorosi, e ben sviluppati verso il basso, cerchiamo di bagnare bene in profondità il terreno, preferendo annaffiare abbondantemente ogni due-tre giorni, piuttosto di annaffiature leggere quotidiane.
Procediamo sempre cercando di bagnare alla base delle piante, evitando di spruzzare troppo le foglie, che andranno vaporizzate saltuariamente, o in caso di carenza di piogge.
Se ce lo possiamo permettere, attrezziamo il giardino con un impianto di irrigazione automatico, che ci permetterà di annaffiare le piante nelle ore più propizie, anche quando ci assentiamo per alcuni giorni. Ricordiamoci però di ben valutare la quantità di acqua da fornire al giardino, modificando il programma di annaffiature a seconda della stagione, e dotando il timer di un sensore di pioggia, in modo da non annaffiare in caso di precipitazioni atmosferiche. Nel posizionamento delle varie specie nel nostro terreno, teniamo conto delle esigenze idriche, in modo da poter ben programmare le annaffiature per ogni singola zona.
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