Il tappeto erboso
Il sogno di tutti gli amanti del giardino è di avere un bel tappeto erboso.
Le fasi che si devono seguire per la realizzazione del manto erboso sono molteplici ma tutte molto importanti.
prima di procedere con la realizzazione del tappeto erboso sarà conveniente piantare le piante e predisporre l’impianto d’irrigazione, se siamo intenzionati a farlo.
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questa fase è di particolare importanza. Uno dei principali problemi nella realizzazione dei tappeti erbosi è infatti rappresentato dalla insorgenza di piante infestanti. L’importanza dell’eliminazione fin dall’inizio di queste erbe è fondamentale, non solo per l’aspetto estetico, ma soprattutto per un fattore di competizione che s’instaurerebbe tra erbe buone e cattive, alla ricerca d’acqua, luce, sali minerali e spazio vitale. Per effettuare un diserbo che abbia dei buoni risultati, si dovrà per prima cosa irrigare le piante infestanti, in modo da permettergli una ripresa vegetativa. Questo per dar la possibilità al diserbo, che si andrà a distribuire, di penetrare fino alle radici esaltandone così l’efficacia. E’ preferibile utilizzare dei diserbanti totali (che eliminano tutte le piante) ad azione sistemica (che penetrano all’interno della pianta). Quelli più utilizzati sono a base di sali di glifosate, facilmente reperibili sul mercato. Porremo particolare attenzione alla distribuzione del prodotto, dato che questo potrebbe provocare la morte anche di arbusti e piante erroneamente irrorati col diserbante.
dopo esserci preoccupati delle piante indesiderate, passiamo alla formazione del letto di semina. La struttura del terreno è molto importante (teniamo conto che l’erba che andremo a seminare dovrà rimanerci per parecchi anni). Per determinare se il nostro terreno ha un buon livello strutturale dovremo controllarne il drenaggio (si ha una buona struttura quando si raggiunge un giusto rapporto tra aria ed acqua presenti nel terreno). Uno degli accorgimenti più utilizzati per migliorare la composizione del substrato consiste nell’aggiungere sostanza organica. Se utilizziamo del letame è bene assicurarsi che sia sterilizzato, potendo altrimenti contenere sementi infestanti che potrebbero germinare ed infestare il prato. Altri rimedi sono la miscelazione con sabbia o pietra pomice per favorire il drenaggio dell’acqua. Dopo aver migliorato la struttura apporteremo dei sali minerali, per favorire la crescita durante i primi mesi. In commercio esistono molti concimi per prati che dovranno essere distribuiti in ragione di 40-60 grammi per metro quadro. Nella scelta del concime favorire quelli ad alto contenuto di potassio che faciliteranno la germinazione dei semi. Preparare il terreno vangando o fresando. Con l’aiuto di un rastrello livellare quindi il terreno in modo uniforme, cercando di eliminare le varie dune e gli avvallamenti del terreno. Rullare con un rullo molto pesante per dare un primo assestamento al terreno e quindi, sempre con l’aiuto del rastrello, eseguire nuovamente l’operazione di livellamento.
una volta preparato il terreno e scelto il tipo di semente più adatto alle nostre esigenze andremo a seminare prima in senso verticale e poi in senso orizzontale, facendo particolare attenzione all’uniformità della distribuzione. La semina dovrà essere eseguita di 1 chilogrammo ogni 20-30 metri in base al tipo e alla purezza della semente.
Una volta seminato interreremo leggermente col rastrello e passeremo col rullo. Dopo la semina, il prato dovrà essere irrigato, ogni giorno per pochi minuti, evitando così i fenomeni di ruscellamento e di galleggiamento della semente, che potrebbero provocare mucchi di sementi in alcuni posti e rarità in altri. Molto importante sarà quindi mantenere sempre umido il suolo fino alla comparsa dell’erba.
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