Filodendro - Philodendron - Philodendron cordifolium

Il Filodendro

Pianta da appartamento molto diffusa in Europa, ne esistono decine e decine di specie, tutte quante originarie dell'America meridionale. In coltivazione in appartamento troviamo prevalentemente le specie e varietà di tipo rampicante, con sottili fusti carnosi, che portano grandi foglie ovali o cuoriformi; la particolarità dei filodendri rampicanti è quella di produrre radici ad ogni internodo, con cui si abbarbicano su qualsivoglia sostegno. Queste specie vengono coltivate rampicanti su un tutore, o ricadenti, poste in cestini da appendere. Si coltivano anche alcune specie a fusto eretto, con lunghe foglie acuminate, in particolare quelle di dimensioni ridotte o con fogliame dalla particolare colorazione. Esistono però anche filodendri eretti, di tipologia arbustiva, con grandi foglie finemente incise, o con pagina dai bordi irregolari; questi filodendri vengono generalmente però utilizzati nelle zone a clima mite, per poter essere coltivati all'aperto, o in serra fredda, visto che possono raggiungere negli anni dimensioni molto ampie, "scomode" per una pianta da appartamento. Le specie più diffuse sono Philodendron scandens, Philodendron "Burgundy", Philodendron andreanum. Queste piante in natura producono anche dei fiori, che spesso sono presenti anche negli esemplari inv aso, si tratta di tozze infiorescenze simile a delle calle; nelle piante coltivate all'aperto ai fiori seguono grossi frutti, commestibili in gran parte delle specie.
Filodendro

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Come si coltivano

Filodendro  Il nome Philodendron deriva dal greco, e significa "che ama gli alberi", questo perchè in natura i primi filodendri scoperti si arrampicano utilizzando il tronco di alti alberi come sostegno; per poterli coltivare in appartamento, o li poniamo in alto, lasciandoli ricadere, oppure li dobbiamo forzatamente dotare di un tutore robusto. Si utilizzano tubi di plastica ricoperti di spugna o di sfagno, attorno a cui la pianta produce le sue radici.

Per poter nel tempo dissetare la pianta è bene mantenere il tutore costantemente umido, per tutto l'arco dell'anno; durante i mesi estivi forniamo anche annaffiature regolari, evitando di lasciar asciugare completamente il substrato di coltivazione, che sarà ricco, soffice, ben drenato, ma fresco e umido. Durante i mesi invernali possiamo diradare di molto le annaffiature; queste piante amano una buona umidità ambientale, che va fornita vaporizzando spesso la pianta, il fogliame ed il suo tutore.

Nonostante ne esistano diverse specie, il metodo di coltivazione differisce poco da specie a specie. Le uniche discrepanze possono riguardare la maggiore o minore tolleranza dell’ombra e/o delle basse temperature.

IL CALENDARIO DEL FILODENDRO
Fioritura Luglio-agosto
Rinvaso Fine inverno
Pulizia Fine inverno
Talea Primavera
Margotta Tutto l’anno
Riposo vegetativo ottobre - marzo


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Esigenze colturali

I filodendri non amano particolarmente i rinvasi, quindi cerchiamo di rinvasarli non troppo spesso, e in ogni caso evitiamo di manipolare eccessivamente il pane di terra attorno alle radici. Si posizionano in luogo luminoso; in natura vivono nel sottobosco delle foreste tropicali, dove i raggi solari non li raggiungono direttamente, ma dove è anche presente una buona illuminazione diffusa; evitiamo quindi di esporli direttamente al sole, ma anche di tenere il nostro filodendro in un luogo buio e privo di aerazione, o tenderà a produrre internodi sempre più lunghi, con distanza di svariati centimetri tra le foglie. Sono piante tropicali, che necessitano di temperature minime vicine ai 10-12°C, quindi a partire dall'inizio dell'autunno vanno tenute in casa o in serra temperata; se possediamo un enorme philodendron possiamo lasciarlo all'aperto solo se viviamo in un luogo con inverni molto miti, e in ogni caso è bene tenere la pianta in luogo riparato. Le specie arbustive hanno esigenze simile alle parenti rampicati: amano luoghi semiombreggiati ma luminosi, temperature superiori ai 10-12°C, annaffiature regolari, in modo da mantenere sempre il terreno leggermente umido, senza inzupparlo eccessivamente.


Tutta un'altra storia

Filodendro  Una pianta molto simile ad alcune specie di filodendro, soprattutto le più grandi, da alcuni anni è stata fatta rientrare in una specie a sè, si chiama monstera deliciosa, ma spesso viene ancora venduta con il nome di Philodendron pertusum. Si tratta di un rampicante che può raggiungere dimensioni molto grandi, con foglie enormi, che mostrano profonde incisioni e talvolta anche grandi perforazioni, di colore verde scuro lucido. La coltivazione della monstera è molto simile a quella del filodendro, anche se si tratta di una pianta che negli anni raggiunge dimensioni decisamente ragguardevoli, superando tranquillamente i due metri di altezza e di ampiezza. Per questo motivo, se un "normale" filodendro viene consigliato per la coltivazione in qualsiasi appartamento, per coltivare una monstera in modo sempre sano e rigoglioso, è necessario avere a disposizione un grande salone, un terrazzo coperto, o una vera e propria serra temperata. Altrimenti saremo costretti a potare periodicamente la pianta, per contenerne l'esuberanza.

IL FILODENDRO IN BREVE
Famiglia, genere, specie Araceae, gen. Philodendron, circa 275 specie
Tipo di pianta Erbacee sempreverdi
Portamento Rampicante, decombente o eretto
Uso Pianta da vaso, da appartamento
Altezza a maturità Più di 2 metri (le specie più alte)
Colore dei fiori bianco
Velocità di crescita Da mediamente a molto rapida
Manutenzione bassa
Necessità idrica Medio-alta
Temperatura minima 13°C
Temperatura ideale nel periodo vegetativo 20-25°C
Esposizione Molto luminosa, no sole diretto; tollerano l’ombra
Terreno Leggero, ma fresco (torba + sabbia + poca argilla)
Concime Per piante verdi, ogni 15 giorni
pH suolo Da acido a neutro
Umidità suolo drenato
Umidità ambientale alta
Propagazione Talea o margotta


Clima ed esposizione filodendro

Sono piante che si adattano bene agli appartamenti, perché molto tolleranti. In inverno bisogna garantire in linea generale una temperatura superiore ai 13°C, mentre, durante il periodo vegetativo, sarà bene mantenersi il più possibile tra i 20 e i 25°C.

Gradiscono esposizioni molto luminose, ma, come per tutte le piante da sottobosco, va evitato assolutamente il sole diretto, pena disseccamenti e bruciature fogliari. Durante la bella stagione è possibile spostare il vaso all’esterno, in un’area protetta da luce troppo intensa e da correnti. Ad ogni modo un’esposizione ombreggiata raramente le danneggia: influenza solamente la velocità di crescita e il distanziamento degli internodi.


Irrigazioni e umidità ambientale

Da aprile a settembre le irrigazioni devono essere frequenti, compatibilmente con le temperature e aspettando sempre che la superficie si asciughi. In inverno è al contrario bene essere più cauti e attendere che il substrato risulti piuttosto secco prima di ripetere l’operazione.

In ogni stagione (e soprattutto in inverno, se scaldiamo molto utilizzando caloriferi) è importante mantenere alta l’umidità ambientale con apparecchi appositi o tramite frequenti vaporizzazioni fogliari e sulle radici aeree.

Usiamo preferibilmente acqua non calcarea.


Substrato e concimazione

petrosum Il substrato adatto non si deve surriscaldare, ma deve riuscire a mantenere sempre una leggera umidità. Va bene un misto di terra di foglie, torba e un po’ di sabbia. Una piccola percentuale di terra da giardino argillosa può essere utile.

Durante le bella stagione (e anche in inverno se scaldiamo la stanza) somministriamo ogni 15 giorni un concime liquido per piante verdi, piuttosto equilibrato. Vanno bene anche i fertilizzanti granulari o gli stick o la somministrazione fogliare.

Se rinvasiamo ogni anno e vogliamo limitare la crescita possiamo però anche tralasciare questa pratica.


Potatura, pulizia e cimatura del filodendro

Sono operazioni che si effettuano a fine inverno. Eliminiamo dal filodendro i tralci o le foglie vecchie o danneggiate. Nelle varietà decombenti è utile cimare gli steli in maniera da stimolarne l’emissione di nuovi ottendendo un esemplare ben pieno sia in basso sia in alto.


Parassiti e malattie

foglie di hastatum I filodendri sono piuttosto sani, ma incorrono di tanto in tanto in fisiopatie, dovute principalmente ad errori colturali: vedremo le foglie appassite o secche. I problemi più comuni sono le scarse o eccessive annaffiature oppure temperature troppo basse. Se viceversa compaiono macchie scure la causa probabile è la muffa grigia. Estraiamo la pianta e rinvasiamola eliminando le parti compromesse e sostituendo totalmente il substrato. Facciamo qualche somministrazione di fosetil-alluminio.

I parassiti più frequenti sono cocciniglie e ragnetto rosso, da combattere con prodotti specifici.


Filodendro - Philodendron: Specie e varietà di Filodendro

Il filodendro, per la sua facilità di coltivazione e per il bellissimo fogliame, è una delle piante più diffuse nei nostri appartamenti. Per questa ragione nei vivai sono disponibili moltissime specie e varietà, diverse nelle dimensioni, nel portamento e anche nella colorazione del fogliame.

Ecco le più diffuse.

Philodendron Scadens (o cuspidatum)

Il più diffuso e conosciuto in assoluto è sicuramente il philodendron scadens, caratterizzato da portento rampicante o ricadente. Ha foglie cuoriformi di dimensioni contenute, lungo tutto lo stelo, portate su lunghi ed eleganti piccioli. Se utilizzato come rampicante necessita di tutori robusti. Tollera bene le basse temperature (fino a 8°C) Ne esistono diverse varietà con foglie di colore differente o variegate.

Philodendron Pertusum

Conosciuta anche con il nome più corretto di Monstera. Proviene dalle foreste pluviali del Messico e nelle giuste condizioni può raggiungere grandi dimensioni. Particolarmente decorativa per le foglie, di grandi dimensioni. Appena aperte sono cuoriformi e compatte, verde chiaro. Con il tempo diventano più scure e si formano incisioni e trafori davvero stupefacenti.

Sono disponibili molte varietà tra cui la ‘Borsigiana’, dalle dimensioni contenute e ‘Variegata’, caratterizzata da macchie bianche.

Philodendron Hastatum

Molto diffuso anch’esso, ha foglie prima sagittate poi oblunghe ed ondulate. Hanno consistenza spessa e carnosa. Nelle giuste condizioni cresce molto velocemente. Le varietà più diffuse sono caratterizzate da variegatura o da retro della foglia color carminio.

Philodendron erubescens

Può raggiungere i 2 metri di altezza e porta belle foglie lucide, sagittate, lunghe fino a 30 cm, rosa da giovani e poi con riflessi ramati.