Aglaonema pictum
Il genere aglaonema conta circa sessanta specie di piante sempreverdi, erbacee, originarie dell'Asia sud orientale; raggiungono i 100-150 cm di altezza, ma esistono numerose varietà nane o compatte, che si mantengono al di sotto del metro, o anche al di sotto dei 50 cm. Hanno un corto fusto carnoso, da cui si dipartono lunghe foglie lanceolate, leggermente carnose, che possono raggiungere i 30-40 cm di lunghezza; le foglie degli aglaonema sono di colore vario, in genere verdi, con striature e variegature gialle, verde chiaro o bianche; le piante si presentano come cespugli densi, tondeggianti. In primavera talvolta producono alcuni fiori a forma di spata, simili a piccole calle bianche o verdastre. Queste piante sono molto coltivate come piante da appartamento, perchè la coltivazione è molto facile, e l'aspetto è molto decorativo.
Pur prediligendo le posizioni abbastanza luminose, che esaltano la colorazione delle foglie, gli aglaonema pictum sopportano senza problemi condizioni che sarebbero sfavorevoli per altre piante, dall'ombra completa alla luce brillante; temono i raggi diretti del sole, che causano bruciature sulle foglie. Come molte altre piante da appartamento, temono il freddo, e si coltivano ad una temperatura minima superiore ai 12-15°C, evitando gli sbalzi di temperatura.
Le varietà con foglie screziate hanno bisogno di maggiore luminosità per evitare di perdere il loro colore, fattore molto comune in caso di esposizione ombreggiata.
Nei periodi più caldi, dato che la pianta preferisce un clima umido, è bene prevedere delle nebulizzazioni di acqua a temperatura ambiente sulle foglie.
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Durante i mesi caldi annaffiare con regolarità, attendendo sempre che il terreno sia asciutto tra un'annaffiatura e l'altra; in autunno ed in inverno annaffiare meno, vaporizzando le foglie con acqua demineralizzata, ogni 3-4 giorni. In genere queste piante possono sopportare brevi periodi di siccità, ma temono i ristagni idrici e gli eccessi di annaffiature. Per evitare la formazione di ristagni idrici, il vaso può essere sistemato in un sottovaso in cui si siano posti dei ciottoli o dell'argilla espansa, per fare in modo che le radici della pianta non rimangano a contatto con l'acqua del sottovaso.
Ogni 25-30 giorni aggiungere del concime per piante verdi all'acqua delle annaffiature.
Si coltivano nel comune terriccio universale, mescolato eventualmente a poca corteccia sminuzzata e sabbia di fiume lavata. Le piante di Aglaonema pictum crescono piuttosto lentamente, quindi l'operazione di rinvaso può avvenire ogni 2 o 3 anni, utilizzando un vaso leggermente più grande di quello precedente.
In autunno o in primavera inoltrata è possibile dividere i cespi, mantenendo alcune radici ben sviluppate per ogni porzione praticata. La Aglaonema pictum può essere moltiplicata anche per seme nel periodo primaverile, seminando in appositi contenitori facendoli scendere al di sotto della superficie con delicatezza. I contenitori vanno mantenuti in luogo ombreggiato con una temperatura costante, attorno ai 20 °C. Altra tecnica per moltiplicare queste piante, è quella di ricorrere alle talee, prelevando i rami con nuovi germogli e sistemandoli in un terriccio ricco e fertile, sistemando i vasi in ambienti con temperatura attorno ai 20 °C.
In genere non soffrono particolarmente l'attacco di parassiti fungini o di insetti; può capitare che le foglie ingialliscano, a causa della presenza di acari sulla pagina inferiore, o a causa di repentini sbalzi di temperatura. Gli acari che provocano questo fenomeno sono i ragnetti rossi e per la loro eliminazione, oltre a ricorrere ad appositi prodotti, è anche possibile aumentare il grado di umidità con nebulizzazioni di acqua sulle foglie, visto che questi parassiti non sopportano questo elemento.
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