Calatea - Calathea makoyana
La calathea (comunemente detta calatea) è una pianta tropicale, originaria dell’America meridionale, diffusa in natura anche in alcune zone dell’Asia; in natura queste piante si sviluppano come sottobosco nelle foreste pluviali, sono quindi abituate ad un clima caldo, con pochi sbalzi di temperatura, moto umido e poco soleggiato. Esistono svariate specie di calatea, ma solo meno di una decina vengono coltivate come piante da appartamento, più qualche ibrido. Hanno uno splendido fogliame, di forma ovale o a spada, caratterizzato da colore vivace, con striature in contrasto; tipicamente le foglie di calatea presentano la pagina superiore, verde, con striature o zonature bianche, o verde chiaro; la pagina inferiore è invece spesso rossa o porpora. Formano ampi cespi, con fusti non ramificati, che portano alcune grandi foglie; in primavera, o anche sporadicamente durane l’anno, producono sottili fusti a sezione rotonda, eretti, che spiccano tra le foglie, e portano particolari infiorescenze, formate da brattee colorate, tra cui sbocciano piccoli fiori bianchi, rosa o gialli. Le piante coltivate in appartamento tendono a fiorire solo se le condizioni di coltivazione sono perfette, cosa che purtroppo avviene molto raramente. Le dimensioni di una calathea possono essere varie, dai 40-50 cm delle varietà nane, fino al metro delle specie con foglie molto grandi. Piante molto particolari e decorative, per tutto l’arco dell’anno, si trovano con grande facilità in vivaio, ma la loro coltivazione necessita di qualche accorgimento, perché tendono ad avere esigenze ben precise e a non adattarsi a condizioni anche leggermente avverse.
Pianta originaria del Brasile, presenta fusti eretti o arcuati, e grandi foglie lanceolate, di colore verde scuro sulla pagina superiore, con striature verde chiaro, e porpora sulla pagina inferiore. Le piante di calathea zebrina possono raggiungere tranquillamente il metro di altezza, e ogni singola foglia può essere lunga fino a una quarantina di centimetri. Molto appariscente, anche nelle zone più buie della casa tende a manifestare i suoi colori brillanti. Predilige un clima umido, e temperature non inferiori ai 15-16°C, e non superiori ai 25-28°C.
- Le piante del genere calathea sono alcune decine, originarie delle zone tropicali dell’Asia e del continente australe; si coltivano come piante da appartamento, in particolare vengono molto apprezzate...
- I fiori che si sono seccati vanno recisi? se si a che distanza dalle foglie.? grazie...
- La calathea, altrimenti conosciuta anche come "calatea", ha origini tropicali, motivazione per la quale l'umidità dell'ambiente che la circonda ricopre un'importanza fondamentale nella sua coltivazion...
- La vita dei fiori può essere, per così dire, "allungata", grazie all'utilizzo di tecniche di essiccazione, che consentono la conservazione di piante e fiori per un lungo periodo di tempo. La bellezza ...
La Calathea makoyana è una specie diffusa in natura in Brasile, con grandi foglie ovali, allungate, di colore verde chiaro, con grandi maculature più scure lungo le venature; la pagina inferiore è chiara, rosata o bianca, con maculature violacee, o rossastre. Questa specie è molto diffusa, e ne esistono anche degli ibridi, con foglia completamente verde chiaro e macchie scure solo sul bordo, o anche con maculature verdi e rosate. Anche la Calathea makoyana predilige un clima caldo e umido, con scarsi sbalzi di temperatura nell’arco delle ventiquattro ore.
Pianta erbacea sempreverde, originaria delle foreste pluviali del Brasile; ha sottili fusti eretti, che portano grandi foglie scure, di forma lanceolate; le foglie di questa calathea possono essere così scure da sembrare quasi nere, o color cioccolato, guardando la pianta da una certa distanza; avvicinandoci un poco noteremo però che la pagina superiore è verde scuro (molto scuro) e la pagina inferiore è porpora scuro (molto scuro). Queste calathee sono in genere quelle che tendono a fiorire con maggiore probabilità, tanto che di solito vengono vendute in fiore già in vivaio; i fiori sono portati da sottili fusti scuri, e delle brattee di colore arancio brillante sottendono fiorellini gialli. Effettivamente non è sempre facile riuscire a far rifiorire una calathea, ma la fioritura dura anche un paio di mesi, quindi si può fare qualche sforzo per favorirla.
Specie originaria del Brasile, la calatea lancifolia presenta foglie erette, allungate, a forma di spada; la colorazione ricorda molto calathea makoiana, con pagina superiore verde chiaro e maculature verde scuro, e la pagina inferiore porpora. I fusti sono sottili e molto brevi, e la pianta prende l’aspetto di un ampio cespo di foglie. Predilige climi caldi e umidi e temperature minime non inferiori ai 10-12°C.
Come dicevamo, queste bellissime piante sono abbastanza esigenti; originarie di climi decisamente molto diversi da quelli presenti in Italia, si coltivano quasi esclusivamente in appartamento, in quanto non amano minime inferiori ai 12-15°C; quindi, troviamo loro un posto in casa, in un bel vaso no eccessivamente ampio, contenente un terreno ricco, poroso, che trattenga l’umidità; si può preparare un miscuglio adatto utilizzando una parte di terriccio per orchidee (quello con i pezzetti di corteccia e lo sfagno sminuzzato) e una parte di terriccio universale, dando così origine ad un substrato soffice e ricco. Il vaso andrà posizionato in una zona luminosa della casa, ma dove la pianta non riceva in alcun modo i raggi del sole pomeridiani, ovvero quelli più caldi, che risultano dannosi per le calathee. Dovranno anche essere lontano da fonti di calore diretto, e possibilmente in una zona della casa in cui la temperature minima e la massina non sono eccessivamente diverse. Il successo o l’insuccesso quando si coltiva una calathea è dovuto spesso alle annaffiature ed all’umidità ambientale: queste piante necessitano di annaffiature sporadiche, ma amano una alta umidità. Quindi da marzo a settembre annaffiamo circa un paio di volte a settimana, e meno per i restanti mesi, ma ogni volta che annaffiamo controlliamo che il terreno risulti decisamente asciutto. (evitiamo pero di lasciare le piante completamente secche per molti giorni di seguito). Per tutto l’anno, e soprattutto in inverno, vaporizziamo le foglie, ogni due o tre giorni; per aumentare l’umidità forniamole anche di un sottovaso capiente, in cui introdurremo qualche centimetro di ghiaia, che manterremo sempre umida. I rinvasi si effettuano ogni due anni, fornendo alla pianta terriccio fresco e un nuovo vaso, perché l’apparato radicale rizomatoso tende a svilupparsi nel corso degli anni. Nel periodo vegetativo forniamo anche un concime per piante verdi.
Di solito una calathea ben coltivata ha foglie sane e rigogliose, che tendono a dispiegarsi all’arrivo del sole al mattino, e ad arrotolarsi la sera; la presenza di zonature scure, di apici che si arricciano o di foglie che disseccano è di solito causata da errori nella coltivazione; la siccità ed il clima molto asciutto causano il disseccamento progressivo delle foglie; gli eccessi di annaffiature invece tendono a far divenire il fogliame molle e floscio, che poi dissecca o ingiallisce. Se ci troviamo in queste situazioni, modifichiamo le forniture di acqua e garantiamo un ambiente umido e non eccessivamente caldo. Anche delle foglie sporche e polverose tendono a deperire ed a perdere i colori brillanti; ricordiamo di ripulire le foglie della calathea, almeno ogni 3-4 mesi, utilizzando un panno in microfibra umido. Queste piante non amano gli sbalzi di temperatura, quindi prima di annaffiarle, lasciamo riposare l’acqua accanto ai vasi, in modo che abbia la stessa temperatura presente nella stanza. In climi molto aridi, o in stanze con scarsa aerazione, può capitare che queste piante vengano attaccate da acari e cocciniglia, che tendono a fuggire non appena ristabiliamo la corretta umidità ambientale.
Molte calathee vendute in vivaio appartengono alla specie crocata, che fiorisce più facilmente delle altre; di solito, in Europa, capita difficilmente di aver visto una calathea in fiore. Questo perché queste piante tendono a produrre i fiori solo dopo un paio di mesi di riposo vegetativo. Se coltiviamo una pianta sempre nella stessa posizione in casa, difficilmente potrà avere un periodo di riposo vegetativo, in quanto il clima che le si presenta è sempre quello “autunnale” e quindi non arriva mai alla stagione della fioritura. Come avviene per altre piante, come la stella di Natale, anche le calathee cominciano il riposo vegetativo solo se sono in clima fresco e con pochissime ore di luce solare al giorno. Quindi, in novembre, dovremo spostare la nostra calathea in una stanza buia, dove difficilmente vengano accese le luci; la lasceremo in queste condizioni per almeno un paio di mesi, e quindi la riposizioneremo al suo posto; dopo un altro mesetto circa dovrebbe cominciare a produrre i fusti floreali. Sempre che le condizioni di coltivazione siano ottime.
Queste piante producono un fitto cespo di radici carnose o di rizomi; quando rinvasiamo la nostra calathea possiamo dividere il cespo di radici, utilizzando un coltello affilato, in modo da creare due esemplari con fogliame identico; le due piante andranno subito rinvasate, e mantenute in un clima decisamente molto umido, fino a che non noteremo i nuovi germogli. Queste piante possono anche venire seminate, ma la disponibilità di semi in Italia è decisamente molto scarsa.
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La calathea, altrimenti conosciuta anche come "calatea", ha origini tropicali, motivazione per la quale l'umidità dell'a
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