Galearis
Il genere galearis conta circa dieci specie di orchidee epifite o terricole, originarie dell'Asia; una sola specie G. spectabilis, è originaria dell'America settentrionale. Hanno grosse radici carnose, da cui si dipartono una o due larghe foglie, ovali o lanceolate, spesse e cuoiose, lucide, di colore verde scuro o verde-bluastro, talvolta ricoperte da una patina pruinosa; le foglie possono essere lunghe 10-20 cm e laghe 4-8 cm. In primavera inoltrata producono un lungo fusto su cui sbocciano grandi fiori, singoli o in gruppi di 8.10, di colore rosato, con labello bianco candido, in alcune specie presenta alcune frange ai lati; sotto ogni singolo fiore si nota una lunga brattea bianca o rosata.
Le galearis in natura crescono nel sottobosco, in luoghi ombreggiati ma molto luminosi; l'ombra totale porta ad uno sviluppo poco soddisfacente della pianta. In genere queste orchidee non temono il freddo, anche se può accadere che durante l'inverno perdano la parte aerea, che si svilupperà nuovamente alla ripresa vegetativa, all'inizio della primavera.
E' bene non esporre questa orchidea ai raggi solari diretti perchè le foglie potrebbero rapidamente presentare segni di bruciature. Possono sopportare tranquillamente temperature attorno allo zero, ma non amano molto le zone ventose ed essere esposte agli agenti atmosferici, quindi è meglio sistemarle in un luogo riparato.
- Alcune specie di orchidee presentano fiori molto particolari, con il labello ricurvo, chiuso fino a formare una specie di scarpetta; le orchidee con labello a coppa appartengono a tre principali gener...
- Il genere orchidee cattleya conta circa cinquanta specie di epifite e litofite, originarie dell'America meridionale; sono munite di pseudobulbi carnosi, che possono avere dimensioni vicine ai 5-7 cm, ...
- E' un genere che comprende numerosissime orchidee epifite, originarie delle zone umide e montuose dell'America del sud, dal Messico al Perù. Non presentano pseudubulbi e le foglie lunghe e strette, ab...
- Il genere Laelia comprende circa 50-60 specie di orchidee, prevalentemente epifite, originarie dell'America centrale, molto affini alle cattleya. Queste varietà formano densi ciuffi di pseudobulbi pia...
Per una buona crescita di queste piante, annaffiare regolarmente, evitando di lasciar asciugare il terreno tra un'annaffiatura e l'altra; per un buono sviluppo della pianta è bene mantenere il terreno umido, ma senza ristagni idrici che provocano rapidamente marciumi radicali: si possono annaffiare le galearis per immersione, lasciando poi scolare l'acqua in eccesso, in modo che le radici non restino immerse nel liquido troppo a lungo.
Per fornire il corretto nutrimento è possibile intervenire con operazioni di concimazione che vanno eseguite mescolando del concime liquido all'acqua delle annaffiature, preferibilmente non calcarea, avendo l'accortezza di evitare di fornire concime quando è in corso la fioritura.
Per avere un buon substrato in cui coltivare queste piante utilizzare un mix per orchidee, a cui mescolare della torba di sfagno e del terriccio di foglie; possibilmente, prima di metterle a dimora, è consigliabile mescolare al terreno una piccola dose di humus di lombrico.
La riproduzione di queste orchidee avviene per divisione dei cespi, in autunno o all'inizio della primavera. E' importante prelevare porzioni che mantengono alcune radici così da favorire il successivo attecchimento. Porre a dimora in un terreno adatto alle orchidee adulte e sistemare in un luogo fresco e riparato, con un buon grado di luminosità.
In genere queste piante non vengono colpite da parassiti o da malattie avendo una buona rusticità e resistenza; possono però presentare marciume radicale, nel caso in cui il terreno di coltivazione non sia adeguato o si sia ecceduto con le annaffiature. Le piante poi possono presentare segni di ustioni fogliari se vengono esposte ai raggi solari diretti, soprattutto quando le temperature sono piuttosto elevate.
COMMENTI SULL' ARTICOLO