Carmona - Ehretia microphylla

Generalità

La carmona è una un arbusto di origine tropicale, proviene dalla Cina, dove da secoli viene coltivato anche come bonsai; le specie più utilizzate sono carmona microphylla e carmona macrophlylla, che si differenziano soltanto per la dimensione del fogliame. Si tratta di arbusti sempreverdi, densamente ramificati, i fusti presentano già in giovane età un andamento contorto ed una corteccia grigia e fessurata, che donano anche agli esemplari di pochi anni l’aspetto di un arbusto vetusto. Il fogliame è di dimensioni piccole, di colore verde scuro, brillante, leggermente ceroso e coriaceo; in primavera produce piccoli fiori bianchi a stella, seguiti da piccoli frutti rossi, che divengono neri con il passare del tempo, contenenti i semi. In Europa la carmona viene coltivata prevalentemente come bonsai, ed in particolare in appartamento.

Le piante del genere Carmona vengono anche chiamate ehretie, quindi possiamo trovarne notizie anche come ehretia mycrophylla, o ehretia macrophylla.

Carmona

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Cure colturali

L’aspetto delle carmone le rende molto adatte alla coltivazione bonsai, le piccole foglie, i fiori ed i frutti di dimensioni contenute, le rendono adattissime anche ai principianti. In effetti però nonostante le si trovi in commercio con grande facilità, non si coltivano con altrettanta facilità, e rapidamente una carmona rigogliosa in vivaio diventa una pianta secca e senza foglie in casa.

Il principale problema di queste piante è dovuto all’umidità; in natura le carmone si sviluppano in zone dal clima fresco e umido, che presenta abbondanti precipitazioni e scarsi sbalzi termici. In appartamento invece abbiamo in genere un clima molto asciutto, soprattutto quando l’impianto di riscaldamento o il climatizzatore sono attivi. Inoltre durante la bella stagione gli sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte possono essere molto elevati.

Per coltivare al meglio la nostra carmona è consigliabile tenerla in casa soltanto durante i mesi freddi, e spostarla all’aperto durante l’estate; sceglieremo un posto ben luminoso, evitando però le zone direttamente colpite dai raggi solari o spazzate dal vento.

Per tutto l’arco dell’anno dobbiamo cercare di mantenere il terreno umido, senza però inzupparlo eccessivamente e senza lasciare acqua stagnante nel sottovaso; il metodo migliore per annaffiare le carmone è sicuramente quello ad immersione: procuriamoci una ampia bacinella, poniamo il nostro vaso sul fondo e riempiamo d’acqua fino al bordo del vaso; quando la superficie del substrato di coltivazione sarà umida possiamo levare il vaso dalla bacinella e lasciarlo scolare qualche minuto, prima di riposizionarlo nel suo vassoio.

Da marzo a ottobre forniamo del concime ogni 10 giorni, utilizzandone una quantità dimezzata rispetto a quella consigliata sulla confezione; in inverno concimiamo soltanto una volta al mese.

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Carmona - Ehretia microphylla: I problemi della carmona

Generalmente le piante di carmona coltivate dagli hobbisti tendono a manifestare spesso gli stessi sintomi: dopo poco tempo il fogliame appassisce e dissecca, e la pianta muore.

Questo sintomo può essere però la manifestazione di problemi diversi; spesso si tratta di un problema idrico, il terreno è stato mantenuto sempre bagnato, inzuppato d’acqua, e l’apparato radicale è deperito per asfissia.

Gli stessi identici sintomi possono manifestarsi invece a causa di una carenza di annaffiature, con un terreno secco ed asciutto.

Allo stesso tempo le carmone spesso muoiono a causa di un eccesso di concimazioni, o a causa dell’utilizzo di concime eccessivamente concentrati o non specifici per bonsai.

Ricordiamo che il modo migliore per ottenere piante sane e rigogliose consiste nel rispettarne sempre le esigenze climatiche ed idriche.

Spesso oltre ai problemi colturali la coltivazione in un clima eccessivamente asciutto può causare l’insorgenza nelle carmone della cocciniglia, che si annida sulla pagina inferiore delle foglie, sottraendosi così alla nostra vista; periodicamente è consigliabile controllare sotto le foglie, soprattutto sulle venature centrali, la presenza di tali insetti, che vanno debellati rapidamente utilizzando appositi insetticidi; è importante controllare spesso le carmone perchè se curate non appena si presenta un parassita si ha un utilizzo contenuto di prodotti chimici; se invece cercheremo di curare la presenza di un parassita già molto diffuso sulla pianta possiamo causare danni al fogliame causati dal prodotto chimico utilizzato per uccidere il parassita, con conseguenti effetti deleteri per l’intera pianta.



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