Crespino
Albero della famiglia delle Berberidaceae, il crespino è scientificamente chiamato Berberis vulgaris ed il suo nome deriva dal greco, lingua in cui significa conchiglia; i suoi petali, infatti, formano una conca. L'albero può arrivare ad un'altezza di quasi tre metri ed ha radici sia interne che esterne: le radici esterne hanno un colore molto scuro mentre le radici interne sono di colore giallo. I suoi rami sono rivestiti di spine e le foglie, dalla superficie lucida, hanno una forma ellittica. I frutti del crespino sono delle bacche rosse, grandi circa un centimetro. L'ambiente ideale per la crescita dell'albero è un ambiente montano arido, confinante con dei boschi. La sua crescita è spontanea e in Italia si trova diffuso in particolar modo sugli Appennini e sulle Alpi. Dell'intero albero, vengono utilizzate non soltanto le foglie ma anche i frutti e la corteccia. Quest'ultima si raccoglie sia in primavera che nel periodo autunnale e, una volta essiccata, viene conservata in sacchetti. Allo stesso modo, le foglie si conservano e vengono utilizzate dopo essere state essiccate mentre i frutti si usano prevalentemente freschi; ciò non toglie, però, che essi possano essere utilizzati anche secchi. Il crespino è usato in ambito culinario e farmaceutico in special modo. Un uso particolare delle foglie e dei frutti del crespino riguarda la cura di disturbi psichici legati allo stress. Decotti, infusi e tinture sono i modi migliori per sfruttare i benefici del crespino; essi possono essere preparati sia con le foglie che con le bacche. La corteccia, poi, è considerata la parte della pianta più ricca di principi attivi ed è per questo la parte più utilizzata.
Prima di tutto, bisogna ricordare che il crespino deve le sue capacità terapeutiche a delle particolari sostanze. Tali sostanze, contenute nelle foglie, nei frutti e nella corteccia seppur in quantità diverse, sono la berberina, l'ossocantina e la berbamina. Inoltre, da ogni parte dell'albero si ricavano alcuni oli essenziali che agiscono in particolar modo sul metabolismo e risolvono i problemi di acidità di stomaco. Tra gli altri effetti benefici che il crespino ha sulla salute c'è quello astringente, che è dunque di aiuto in caso di diarrea, quello diuretico, utile per l'eliminazione dei liquidi in eccesso, e quello depurativo, per cui aiuta l'organismo ad eliminare le tossine e protegge il corpo dai radicali liberi. Il crespino, inoltre, è in grado di combattere i batteri che attaccano l'intestino e risulta di grande aiuto in caso di dissenteria. L'estratto di radici e di corteccia è ottimo per aumentare l'appetito e per combattere la dispepsia. Il fegato è un altro organo che può beneficiare degli effetti del crespino; questa pianta, infatti, stimola la produzione di bile ed è indicata per la discinesia biliare. Sempre riguardo al fegato, il crespino è in grado di combattere anche le coliche epatiche. La milza ingrossata può essere curata grazie all'infuso di crespino. Un aiuto particolare può giungere alle donne che, nel periodo del ciclo mestruale soffrono di un flusso troppo abbondante; inoltre, può lenire anche i disturbi legati alla menopausa. Mal di testa, nausea, vomito, influenza, capogiri e svenimenti possono anch'essi essere trattati con il crespino. Per quanto riguardo l'aspetto psicologico, il crespino può venire in aiuto in diversi casi. Prima di tutto, l'abitudine di bere quotidianamente un infuso a base di crespino permette di affrontare le difficoltà quotidiane con maggiore tranquillità e serenità; questo è un buon metodo per ridurre il livello di stress, sempre più elevato al giorno d'oggi. Non tutti sanno, poi, che il crespino è considerato un rimedio naturale contro l'agitazione, la tensione e la paura. Chi ha un carattere particolarmente agitato può, quindi, far ricorso al crespino per calmarsi e così facendo aumenterà le sue capacità di attenzione e concentrazione. La paura eccessiva, altra possibile tendenza caratteriale, può essere affrontata anche ricorrendo al decotto di crespino. Stanchezza mentale e lentezza del pensiero, malinconia e insicurezza possono a loro volta essere affrontati in modo migliore se si consuma quotidianamente il crespino.
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I decotti e gli infusi a base di crespino possono essere preparati facilmente in casa utilizzando come ingrediente principale una delle diverse parti della pianta, tutte facilmente trovabili in erboristeria. Se si vuole preparare un decotto con i frutti dell'albero, basterà utilizzare 100 grammi di bacche fresche (la quantità sarà dimezzata in caso di bacche secche) e farle bollire in un litro d'acqua per circa venti minuti. Utilizzando le foglie, invece, si otterrà un buon infuso, efficace contro i dolori mestruali, versando acqua bollente su circa 50 grammi di foglie secche; dopo aver lasciato a macerare per almeno mezz'ora bisognerà filtrare il liquido prima di berlo. Seguendo la stessa procedura, si può preparare anche l'infuso di corteccia, da utilizzare secca e sminuzzata; l'infuso di corteccia, così come il suo decotto, è ottimo in caso di dissenteria. In condizioni normali, però, bisogna evitare di berne quantità eccessive perché, in tal caso, potrebbe avere lo stesso effetto di una purga. A scopo terapeutico, gli infusi di crespino possono essere bevuti anche nella quantità di una tazza tre volte al giorno.
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