cartamo
Dal cartamo viene estratta la cartamina che una sorta di colorante per cibi simile allo zafferano. Cresce annualmente, ha radici ben radicate e molto ,profonde e ha i fiori che nascono a “capolino”. La sua altezza può arrivare fino a un metro e 40 centimetri ed ogni ramificazione, può avere anche 100 elementi floreali circondati da bratte spinose. I fiori possono essere gialli, bianchi ma possono raggiungere anche colorazioni rossastre. La pianta ha virtù officinali abbastanza importanti e in erboristeria, vengono utilizzati i semi. Anche in cucina comunque, il
cartamo è molto apprezzato. E’ usato infatti, come succedaneo dello zafferano anche se costa molto meno di quest’ultimo ed è più delicato di sapore. Rende il latte più denso grazie all’azione positiva di un enzima speciale ed è per questo, usato per la preparazione di budini e creme in particolare.
Per tenere sotto controllo il cosiddetto colesterolo cattivo, occorre l’olio di semi di cartamo che previene anche l’arteriosclerosi e le malattie cardiovascolari. E’ un ottimo integratore per chi soffre di carenza di vitamine e con esso si preparano speciali margarine vegetali. La medicina popolare attribuisce ai semi di questa pianta, delle virtù che rinforzano sia l’attività fisica che quella sessuale. Già anticamente, l’olio veniva usato per rinforzare le persone anziane e per ridare loro le forze. E’ un olio con proprietà calmanti infatti già nel medio evo, era usato come lenitivo per i dolori influenzali e come calmante per la tosse. Oggi la ricerca erboristica ha compreso che i semi di cartamo contengono la vitamina k apprezzatissima perché pare abbia importanti virtù anti tumorali e coagulanti e sembra che possa prevenire l’osteoporosi. L’olio di cartamo viene usato anche nei colorifici perché fluidifica i colori e le vernici e in più permette ai prodotti di non essiccare. Anche la cosmesi usa il cartamo per la colorazione di ombretti e ciprie.
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I ricercatori stanno studiando da tempo l’olio di cartamo e le sue innumerevoli virtù. Sembra che 2 o 3 cucchiaini da the al giorno di olio, riduca non solo il colesterolo ma anche il grasso addominale e i tessuti muscolari e se questa scoperta trova riscontro, sarebbe veramente strabiliante. Utilissimo per chi soffre di malattie cardiovascolari ed è soggetto a diabete, l’olio è un metodo sicuro per diminuire i rischi ed è ottimo anche per ridurre gli zuccheri nel sangue e la sensibilità all’insulina. I medici ricercatori sono convinti che in cucina, bisognerebbe usare quest’olio almeno per condire le crudità come insalate e pomodori visto che oltre ad apportare benefici a tantissime patologie, riescono anche a combattere l’obesità sciogliendo i grassi. Durante i loro studi, i ricercatori hanno testato l’olio su un discreto numero di persone e pare proprio che questo agisca benissimo, cosa verificabile anche attraverso alcuni campioni di sangue prelevati ogni quattro settimane durante lo studio effettuato.
Il cartamo non è una pianta che si coltiva per la sua estetica ma solo perché ha le proprietà elencate in precedenza quindi questa coltivazione viene effettuata dagli appassionati. Qualsiasi terreno va bene per questa pianta compreso quello argilloso purchè non abbia ristagni idrici. Durante la coltivazione ha bisogno di una notevole quantità d’acqua perché le sue radici sono profonde e molto sviluppate e hanno bisogno di radicarsi bene al terreno. Se nell’aria c’è molta umidità, la pianta non reagisce bene ed inoltre ha bisogno di una costante concimazione perché al cartamo occorre una buona dose di azoto e potassio mentre non ha bisogno di eccessivo fosforo ma solo d
nella giusta quantità. La semina avviene in autunno ma solo se il clima è favorevole e le colture vengono fatte a file interrando i semi a distanza di 20 centimetri l’uno dall’altro. Occorre stare attenti alle erbe infestanti e strapparle man mano che crescono intorno al cartamo e se non si riescono ad eliminare, occorre l’aiuto di un diserbante. La pianta può contrarre la ruggine e l’alternaria. Molti agricoltori posseggono intere colture di cartamo perché essendo un’erba che contiene molte fibre e proteine, viene usata per alimentare gli animali da allevamento. La raccolta viene effettuata quando i fiori sono completamente maturi e viene effettuata con le trebbiatrici. Per ogni ettaro, si raccolgono 40 quintali di semi. Questi vengono usati per produrre olio, nell’industria farmaceutica e nei colorifici. La cartamina si estrae dalla corolla dei
fiori di cartamo e viene usata nelle tintorie e dalle aziende produttrici di make-up. Se la pianta si falcia ancor prima che fiorisca, si fa affienare e si alimentano gli ovini. Un solo insetto può far davvero male alle colture di cartamo ed è la mosca del cartamo che è capace di distruggere tutti i fiori.
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Il cartamo, il cui nome scientifico è “Carthamus tinctorius”, è una pianta annuale, che raggiunge un'altezza compresa tr
visita : cartamo
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