equiseto
L'equiseto è un'erba, appartenente alla famiglia delle equisetacee, che comunemente viene chiamata "coda cavallina", prendendo il nome dalla forma dei suoi fusti sterili che costituiscono la parte principale della pianta.
L'equiseto cresce spontaneamente ed è molto comune nell'Italia del nord e sulle isole dove si trova facilmente lungo i bordi dei corsi d'acqua, anche in Europa ed in Asia è molto sviluppata. Per crescere e svilupparsi, questa pianta, predilige i luoghi umidi mentre la sua raccolta viene effettuata da Maggio a Luglio quando i fusti sterili, della pianta, sono maturati e pronti per essere raccolti.
L'equiseto è una pianta sempreverde che si presenta con un fusto alto circa 50 cm privo di fiori e di semi, è dotato di cloropasti verdi e rigati, si riproduce attraverso delle spore emesse da un secondo fusto alto 20 cm e di colore grigio. Il secondo fusto è privo di clorofilla (per questo motivo è grigio) e spunta, in primavera, alla base della pianta, non possiede cloropasti ma ha sulla punta uno strobilo che scompare quando cadono le spore, in questo modo il piccolo fusto fertile diventa simile al fusto sterile più grande.
L'equiseto è una pianta dalle note proprietà curative ed è da ritenersi una delle piante più antiche esistenti sulla terra in quanto sono stati ritrovati dei fossili di 400 milioni di anni fa dove si riconosce la presenza di questo organismo.
La parte dell'equiseto che viene utilizzata è il fusto sterile che viene tagliato a circa 5/10 cm dal terreno e viene essiccato al sole oppure in appositi forni in modo da poter essere poi conservato in luoghi privi di umidità.
Una delle principali caratteristiche dell'equiseto è l'alto contenuto di silice che la rende una delle piante più valide quando si necessità di minerali, il silice ha anche la proprietà di rinforzare le ossa e di aumentare l'elasticità dei tessuti infatti spesso viene consigliato per accelerare la guarigione in caso di fratture.
L'equiseto viene utilizzato per curare numerosi disturbi infatti è usato per combattere le infezioni alle vie urinarie, i calcoli alla vescica e l'incontinenza è utilizzato, in generale, per tutti i tipi di problemi ai reni ed alla vescica.
L'equiseto è utilizzato anche per il trattamento dell'ittero, della calvizie, dell'epatite, della gotta, dell'artrosi, dell'osteoporosi, inoltre è efficace contro la perdita di peso, il congelamento e la ritenzione dei fluidi.
Questa pianta si utilizza efficacemente anche nei casi di emorragie del naso e nei casi di flussi mestruali molto abbondanti, inoltre viene applicato anche sulla pelle per curare ustioni e ferite.
Recenti studi hanno accertato che questa pianta può essere utile, nell'età avanzata, per curare la perdita di memoria.
La pianta dell'equiseto non può essere mangiata perchè contiene il silicio ma viene usata dall'uomo sotto forma di Equisetum Arvense.
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L'equiseto viene utilizzata principalmente per i suoi effetti diuretici dato che stimola delicatamente l'aumento del flusso di urina ed aiuta ad eliminare i germi ed i batteri presenti senza però alterare l'equilibrio del corpo ( si consiglia di bere molta più acqua durante il trattamento con l'equiseto in modo da eliminare meglio le sostanze negative).
Per curare l'osteoporosi con l'equiseto si consiglia di utilizzarlo, una o due volta al giorno, sotto forma di infuso mentre per i problemi di reni e vescica è consigliabile preparare un decotto di con questa pianta.
L'utilizzo dell'equiseto comporta numerose controindicazioni soprattutto se utilizzato per lungo tempo.
Evitate l'utilizzo se soffrite di pressione alta, se avete dei calcoli renali e se soffrite di insufficienza cardiaca.
Non ci sono ancora studi certi delle conseguenze dell'equiseto in caso di gravidanza ed allattamento quindi, per precauzione, è bene non utilizzarlo.
Fate attenzione all'utilizzo di questa pianta se soffrite di diabete dato che l'equiseto comporta un aumento di zucchero nel sangue e se soffrite di mancanza di potassio evitate di utilizzare l'equiseto perchè favorisce l'eliminazione di questo minerale.
L'equiseto si può utilizzare in molti modi
Infuso
Preparate un infuso utilizzando un litro di acqua bollente dove mettere in infusione, per dieci minuti, 30/40 grammi di equiseto.
Decotto
Per preparare il decotto di equiseto occorrono 70 grammi di rami secchi della pianta da lasciare in infusione in mezzo litro d'acqua.
Tintura
La tintura si prepara mettendo 20 grammi di equiseto a macerare, per otto giorni, in 100 ml di alcool. Utilizzatene due o tre cucchiaini per volta.
Polvere
La polvere di equiseto si somministra mescolando un cucchiaino di prodotto con miele o marmellata e si può assumere fino a tre volte al giorno (serve per combattere le allergie).
Bagno
Il bagno di equiseto serve a combattere i disturbi della vescica e si ottiene mettendo a macerare, per una notte intera, 100 grammi di fusti sterili in un litro di acqua fredda, al mattino fate bollire il tutto per 3/4 minuti, lasciate raffreddare e filtrate, aggiungete poi all'acqua del bagno il liquido che avete ottenuto.
Impacco
Gli impacchi di equiseto servono a combattere la cellulite e le smagliature. Per preparare l'impacco fate bollire, per circa tre minuti, 100 grammi di equiseto in un litro di acqua e lasciate raffreddare.
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