sementi fiori

Le sementi dei fiori: come sceglierle

La posa delle sementi dei fiori costituisce un’operazione di facile esecuzione, a patto di rispettare tempi e modalità previste per ciascuna specie. Molte delle perenni e delle annuali da fiore che possono essere coltivate in giardino, in particolare, risultano di facile propagazione mediante la semina, e per questo motivo garantiscono l’opportunità di contare su varietà e colori che difficilmente si riuscirebbe a reperire in vivaio. Ottenere fiori dalle sementi non è difficile: vediamo come. In primo luogo è bene specificare l’importanza di impiegare sementi di qualità elevata. Teniamo conto che quasi tutte le piante da fiore che vengono coltivate in giardino non sono altro che ibridi di specie differenti: il che vuol dire che a partire dalle sementi raccolte derivano piante lievemente differenti, per colore, forma o dimensioni, rispetto alla pianta che ha originato i semi. Viceversa, i produttori di sementi specialisti sono in grado di ottenere piante tutte uguali dalle sementi. L’obiettivo, in ogni caso, è puntare su commercianti affidabili, che assicurino che l’aspetto e la struttura futuri delle piantine corrisponderanno a ciò che desideriamo. Insomma, se vogliamo un’aiuola composta da viole arancioni, dobbiamo essere sicuri che, una volta nate, le viole non avranno mille tonalità cromatiche diverse. Chiaramente, non di rado le sementi di qualità migliore risultano un po’ più costose rispetto alle altre: ma si tratta di un minimo sacrificio economico che vale la pena affrontare rispetto a un esito sicuro della semina. Naturalmente, nulla vieta di comprare le sementi senza un criterio specifico, al fine di ottenere appositamente un effetto multicolore: non bisogna dimenticare, però, che potrebbe succedere di ricavare fiori semplici a partire da bustine per fiori doppi, o comunque disguidi di vario genere.
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L'importanza della messa a dimora

sementi fioriPer la messa a dimora delle sementi dei fiori risulta fondamentale anche il terriccio, che dovrebbe essere preferibilmente soffice e soprattutto in grado di conservare l’umidità. In genere, si usa della torba sminuzzata, miscelata alla sabbia in parti uguali: il composto va inumidito prima della semina. Sempre prima della semina sarebbe preferibile ricorrere a perlite o vermiculite, materiali inerti di colore chiaro e piuttosto leggeri che permettono di proteggere i semi dalla siccità e dagli insetti. E’ sufficiente ricoprire le sementi per avere risultati sicuri. Quasi tutte le piante da fiore vengono seminate senza problemi direttamente a dimora. Lo spazio deve essere preparato a primavera, nel momento in cui anche di notte le temperature si avvicinano a quindici gradi. Lavorando il terreno con rastrello e zappa, occorre ricavare una superficie soffice e liscia; quindi, si può annaffiare l’aiuola e continuare seminando a spaglio. E’ bene evitare di lasciare zone troppo spoglie a scapito di zone eccessivamente fitto: bisogna, insomma, provare a spargere in maniera omogenea le sementi.

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Mantenere umido il terreno con la perlite

Una volta seminato, il terreno deve essere mantenuto umido fino a quando i semi non germinano completamente. Se intendiamo evitare che lo strato di substrato in superficie diventi secco, possiamo ricorrere nuovamente a vermiculite e perlite, che riusciranno a mantenere il suolo umido senza privare le sementi della luce del sole. Di norma, sono le piante con un apparato radicale piuttosto delicato a essere seminate in piena terra: è il caso, per esempio, del nasturzio o dell’escolzia. In ogni caso, tutte le piante che circondano naturalmente il nostro giardino possono essere messe direttamente a dimora e seminate in piena terra.


sementi fiori: Il semenzaio

seminare sementi fioriD’altra parte, esistono specie che possono essere seminate esclusivamente in semenzaio: si tratta di un metodo che consente di avere le piante preparate già nelle prime settimane dell’anno, cosa che ovviamente sarebbe impossibile nel caso in cui la semina avvenisse in giardino, viste le temperature notturne molto basse. Grazie al semenzaio, inoltre, già in inverno è possibile preparare piantine perenni o annuali che in natura non sarebbero adeguate al nostro clima (per esempio le specie che provengono dall’Africa o dall’America del Sud, che hanno bisogno – per germinare – di temperature elevate): in primavera, insomma, si avranno piante già sviluppate che non si sarebbe potuto ricavare in altro modo. Il semenzaio non è altro che un contenitore di terreno all’interno del quale avviene la semina. Solitamente si impiegano vasi di dimensioni piccole con un diametro che non supera in dieci centimetri; ma esistono anche vassoi rettangolari privi di fori, oppure vassoi di semina dotati di molteplici fori. Tali contenitori, inoltre, necessitano dei sottovasi, così che il terreno possa essere bagnato senza che l’acqua entri in contatto con i semi. Un miscuglio in parti uguali di torba e sabbia andrà a riempire il contenitore, che poi dovrà essere collocato nel sottovaso e bagnato costantemente, così da assicurare l’umidità del composto. Per quel che riguarda la semina, in ogni foro dovranno essere collocati uno o più semi a seconda della specie. Il seme deve essere premuto con forza così che riesca ad aderire alla superficie del substrato senza problemi: dopodiché, va coperto con uno strato (due dite al massimo) di perlite o vermiculite.



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