Giuggiolo - Zizyphus jujuba
Il giuggiolo è una di quelle piante ormai relegate nell'elenco dei frutti antichi, sempre meno diffusa in coltivazione, sempre purtroppo meno gradita come pianta da frutto; in realtà si tratta di una pianta coltivata dall'uomo da millenni, in Africa, Asia ed anche in Europa, dove venne importata anticamente dai Romani. Il suo nome botanico è Zizyphus jujuba.
Il giuggiolo è una bellissima pianta da frutto, molto adatta anche ad essere coltivata come pianta ornamentale. Si tratta di un piccolo albero, che di solito non supera i 3-4 metri di altezza; la corteccia è rugosa ed i rami hanno uno sviluppo tortuoso e contorto, spesso ricadente, i rami presentano numerose grandi spine molto acuminate; il fogliame è deciduo, costituito da foglie pennate, composte da piccole foglioline ovali, di colore verde brillante, lucide e leggermente coriacee.
In primavera inoltrata o ad inizio estate produce una profusione di piccoli fiori di colore bianco, a cui seguono i frutti, simili ad olive, commestibili.
Le giuggiole maturano a fine estate, o durante le prime settimane dell'autunno; sono di colore verde chiaro ed in genere sono commestibili anche quando sono acerbe; dapprima leggermente dolci, divengono sempre più dolciastre man mano che la buccia si scurisce; con il passare delle settimane la polpa delle giuggiole si raggrinzisce, ma rimane commestibile e molto dolce.
Le piante di Zizyphus jujuba sono di facile coltivazione; non temono il freddo e possono sopportare gelate anche molto intense e durature, quindi possono trovare posto tranquillamente in giardino, in piena terra; sono piante a crescita molto lenta, adatte anche per i piccoli giardini. Nel porle a dimora mescoliamo al terreno dello stallatico maturo o del concime granulare a lenta cessione, e ripetiamo questa operazione ai piedi della pianta ogni anno, in primavera.
IL GIUGGIOLO IN BREVEFamiglia, genere, specie: Rhamnaceae, Ziziphus jujuba
Tipo di pianta: Albero o arbusto da frutto
Fogliame: Caduco
Altezza: Da 1 a 10 metri
Manutenzione: Semplice
Crescita: Lenta
Anni per fruttificazione: Almeno 2
Esposizione: Pieno sole
Temperatura minima: -15°c
Clima ideale: Mediterraneo
Terreno: Povero, sabbioso o sassoso
pH terreno: Da alcalino a neutro
Umidità del suolo: Asciutto, ben drenato
Irrigazioni: Solo in estate
Propagazione: Semina, talea, innesto
- Al genere zizyphus appartengono circa duecento specie di arbusti o piccoli alberi, che in genere raggiungono i 4-5 metri di altezza, a crescita lenta, di origine asiatica e mediterranea. Sono da secol...
- Pianta di origini antichissime, proveniente dalle regioni dell' Asia sud-occidentale. È un albero molto vigoroso, che può raggiungere anche i 30 metri d'altezza. Ha foglie caduche, ogni foglia è compo...
- Pianta di origini asiatiche, diffusa in Europa fin dai tempi antichi, Il ciliegio si può dividere essenzialmente in due specie diverse: il ciliegio a frutto dolce e il ciliegio a frutto acido. Il cili...
- Il Mespilus germanica è un arbusto o piccolo albero originario dell'Europa e dell'Asia, a foglie caduche, non molto longevo, che in età avanzata può raggiungere i 4-6 m d'altezza. La corteccia è grigi...
Le piante di Zizyphus jujuba possono sopportare periodi anche prolungati di siccità, ma se vogliamo ottenere un buon raccolto, con frutti rigonfi, è bene annaffiare con buona regolarità la pianta, da aprile fino a settembre. Queste piante si sviluppano senza problemi anche nelle zone con clima freddo, però in genere mostrano una migliore fruttificazione, e di migliore qualità, nelle zone che godono di estati ben calde; quindi nelle zone con estati fresche il giuggiolo viene coltivato più che altro come pianta ornamentale.
Le giuggiole vengono consumate crude, quando sono verdi o anche quando sono di colore marrone; non sono frutti succulenti o profumati, ma il loro sapore dolce e particolare le rende interessanti. In vivaio possiamo trovare anche varietà a frutto molto grande, dette giuggiolo-mela, con polpa compatta, che diviene farinosa a completa maturazione del frutto.
Le giuggiole vengono utilizzate da secoli anche in erboristeria e nella medicina tradizionale europea ed asiatica; se ne utilizza il frutto, il seme ed anche il decotto dei frutti, come calmante, sedativo e nella cura delle malattie respiratorie.
Gli antichi romani preparavano un vino ottenuto dalla fermentazione dei frutti di giuggiolo; ancora oggi in alcune regioni italiane si preparano liquori a base di giuggiole, uno fra tutti ricordiamo il "brodo di giuggiole", prodotto nella città natale del Petrarca, Arquà, ma anche in altre regioni del settentrione.
Il giuggiolo è la pianta ideale da coltivare nel giardino mediterraneo visto che, per dare il meglio di sé, preferisce climi caldi e, una volta affrancato, non teme assolutamente la siccità.
È comunque un’essenza molto adattabile: può essere cresciuta senza timori in tutta la nostra penisola. Il freddo non rappresenta un problema: un giuggiolo ben esposto non teme neanche temperature intorno ai -15°C.
Anche sotto questo aspetto si rivela davvero tollerante: preferisce suoli leggeri e ben drenati, anche sassosi, possibilmente leggermente calcarei e alcalini. Si adatta però anche a substrati diversi per esempio quelli umidi o quelli salmastri per la vicinanza del mare.
Il giuggiolo vive bene anche senza irrigazioni: in quelle condizioni la crescita sarà però molto più lenta e la fruttificazione potrebbe risultare completamente compromessa. Per ottenere il meglio è bene non far mai mancare l’acqua per almeno i primi due anni dalla messa a dimora: irrighiamo una volta ogni 15 giorni, in assenza di piogge. In seguito potremo completamente tralasciare a meno che ci interessi un’abbondante produzione. In quel caso annaffiamo almeno una volta al mese, specialmente durante l’estate.
Approntare una spessa pacciamatura ci può aiutare a ridurre gli interventi oltre a proteggere le radici dal freddo invernale.
Le piante non destinate alla produzione intensiva si accontentano di un po’ di concime azotato alla fine dell’inverno. Diversamente dovremo distribuire ammendante in autunno e una sufficiente dose di fertilizzante specifico per fruttiferi a fine inverno.
I giuggioli possono essere lasciati crescere senza interventi specifici. Per favorire la raccolta dei frutti è diffusa però la potatura a cespuglio basso. In Europa di solito si interviene ogni tre anni, abbassando il soggetto e aprendo la chioma. È però possibile intervenire anche ogni anno creando per esempio delle piccole siepi informali. Di solito si procedere accorciando gli apici e poi selezionando 4 getti prodotti l’anno precedente ed eliminando gli altri.
In Europa e nella zona mediterranea sono diffuse solo due o tre specie diverse di giuggiolo che si differenziano essenzialmente per la forma del frutto, periforme o rotondo. In Cina la pianta è però da sempre molto amata e i frutti trovano innumerevoli usi in cucina. Molto richiesti sono quelli essiccati (detti “datteri cinesi”): ideali sono le varietà di medie dimensioni,a buccia sottile e dal sapore dolce ma con accenti aspri. Le giuggiole di maggiori dimensioni vengono invece destinate al consumo da fresco o alla canditura.
Alcuni vivaisti italiani stanno cercando di introdurre nuove varietà, potenzialmente interessanti per il mercato. Le loro caratteristiche peculiari sono la resistenza alle avversità, l’adattabilità a diversi climi e la qualità dei frutti.
Alcune provengono direttamente dalla Cina, altre sono state prima importate negli USA per poi giungere nel nostro continente.
Le specie tradizionali sono:
Ziziphus lotus molto diffusa in tutta l’area mediterranea per la sua grande resistenza alla siccità. Viene usata in ambito vivaistico come portainnesto per varietà più delicate.
Cresce fino a 3 metri di altezza; i suoi rami, molto spinosi, crescono in maniera irregolare. L’apparato radicale nel tempo diventa molto profondo e garantisce l’approvvigionamento di acqua. I frutti, tuttavia, sono piccoli e non molto gradevoli.
Ziziphus mauritiana originario dell’Africa e molto diffuso lungo le sponde del Mediterraneo, ma anche in Medio Oriente (è molto popolare in India). Cresce fino a 5 metri di altezza se trattato come arbusto, ma lasciato libero raggiunge anche i 20 metri. I rami hanno la tipica forma a zig-zag e sono estremamente spinosi. Ha un apparato radicale molto profondo e risulta quindi molto resistente alla siccità.
Produce frutti rotondi di circa 1,2 cm, gialli e dolci, con un nocciolo grande.
Ziziphus jujuba ‘Buluoshuzao’ bella pianta di medie dimensioni, assolutamente priva di spine. I frutti, di grandi dimensioni e di ottimo sapore sono prodotti ad inizio autunno, ma maturano scalarmente.
Ziziphus jujuba 'So' ha frutti arrotondati, dalla maturazione tardiva. Adatto alla creazione di siepi per il suo portamento compatto e arrotondato. I rami sono privi di spine e il fogliame è quasi ovunque caduco.
Ziziphus jujuba ‘Zanhuangdazao’ pianta di dimensioni medie, ma molto produttiva. I frutti sono ovali e abbastanza tardivi, dolci con retrogusto acidulo. Non adatta a climi umidi o piovosi.
Ziziphus jujuba 'Li' cultivar interessante per la crescita rapida e per i frutti di grandi dimensioni, di forma arrotondata e dal gusto intenso. Il nocciolo è molto piccolo.
Ziziphus jujuba 'Autumn Beauty' da prendere in considerazione sia come fruttifero sia come elemento ornamentale. Le giuggiole sono grandi e ovali, prodotte precocemente. Le foglie assumono una bella colorazione in autunno
COMMENTI SULL' ARTICOLO