tempi germogli
ho seminato un prato di gramigna i primi di marzo.quando dovrebbe germogliare?perchè io ancora non vedo niente
Gentile Paolo,
la gramigna sta prendendo sempre più piede in Italia come essenza da tappeto erboso, in quanto i prati preparati con questa pianta sono a bassa manutenzione, ed essendo una delle infestanti più temute, ponendola a dimora nel prato si evita di dover lottare contro una delle peggiori infestanti esistenti; la gramigna h però dei difetti, ad esempio non ama il clima freddo, e tende quindi a svilupparsi meglio nel centro sud d’Italia, ed a scomparire quasi completamente in inverno nelle regioni del nord Italia. Per fortuna esistono in commercio sementi di particolari varietà di gramigna, particolarmente resistenti al freddo, anche se in effetti ora come ora non è un’essenza da prato che utilizzerei, per esempio, a Milano. Questa particolare sensibilità al freddo si fa sentire anche al momento della semina, se infatti una comune miscela di sementi per prato può venire seminata già a fine inverno, per la gramigna è bene attendere la primavera, altrimenti invece dei classici 7-10 giorni di attesa per la germinazione dei semi, dovremo attendere che le minime notturne si alzino. Purtroppo il marzo 2013 è stato un mese terribile per giardinieri ed appassionati di giardinaggio: in molte regioni il clima era quello di Novembre, con minime notturne anche vicine allo zero; quindi purtroppo prima che i tuoi semi decidano di germinare dovrai attendere che il clima divenga effettivamente quello primaverile, e non un surrogato di autunno come avveniva fino a pochi giorni fa. Ti ricordo che, sebbene la gramigna sia un’essenza a bassa manutenzione, per ottenere un bel prato di gramigna, compatto e resistente, è necessario far le cose per bene; prima di tutto devi scegliere una varietà adatta alla zona in cui sarà ubicato il prato, in modo da vitare che durante i mesi invernali si creino delle lacune nel prato. In seguito, è fondamentale preparare un terreno che sia molto ben drenato, o rischi che le piantine si ammalino e si sviluppino male; di solito, nelle zone con terreni molto argillosi o molto compatti si preparano i primi 20 cm di substrato, ponendo alla base del terreno poroso, arricchito con pietra pomice e perlite, e sopra del terreno con granulometria più fine, ma sempre soffice e ben drenante. Nelle prime settimane dopo la semina è fondamentale fare in modo che il terreno resti abbastanza umido, per favorire al meglio lo sviluppo delle giovani piante. Non appena le piantine sono alte almeno 15-20 cm è consigliabile tagliare il prato, in modo da favorire lo sviluppo laterale i ogni singola piantina, e una tessitura compatta del tappeto erboso. Una volta che il prato sarà fitto e rigoglioso, allora le piantine avranno sufficiente apparato radicale per potersi sviluppare senza il nostro costante aiuto, anche se un fertilizzante almeno una volta all’anno non fa mai male.
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