Trattamenti a base di zolfo
le rose tendono a ammalarsi di oidio con questo caldo posso dare rame e zolfo? di sera o di mattina? la terra deve essere asciutta o bagnata? grazie
Gentile Maria Teresa,
l’oidio è una malattia fungina che attacca tipicamente le rose, così come molte altre piante del giardino e dell’orto. In particolare, questo fungo, tende a svilupparsi in condizioni di temperature abbastanza alte, e in presenza di umidità sul fogliame. Infatti i funghi tendono a svilupparsi nelle chiazze d’acqua che rimangono sul fogliame dopo le annaffiature, soprattutto se queste avvengono la sera. Di solito l’oidio tende a cominciare a presentarsi in primavera inoltrata, e la sua presenza nel giardino è continua e costante fino all’autunno. Sicuramente, come avviene per la gran parte delle malattie fungine, la miglior cura è la prevenzione, che comporta il mantenere una buona aerazione tra le piante e l’evitare di annaffiare le rose bagnandone anche la chioma. Oltre a questo, spesso un trattamento preventivo con zolfo, fatto già in febbraio o marzo, riesce a uccidere la gran parte delle spore, evitando il dilagare della malattia. Se l’oidio si presenta ancora in estate, è necessario curarlo utilizzando prodotti a base di zolfo; purtroppo questo elemento risulta decisamente tossico per le piante quando le temperature sono molto basse, o molto alte (con temperature medie superiori ai 30°C), questa condizione si realizza ogni anno ine state in Italia, quando le minime possono anche essere abbastanza basse, ma le massime diurne sono superiori ai 30°C per lunghi periodi di tempo. Fortunatamente l’azione dello zolfo è rapida, e quindi è fondamentale utilizzarlo quando le temperature sono fresche, ovvero nelle prime ore del mattino o durante le ore serali, quando il termometro scende almeno al di sotto dei 32°C. Se le temperature rimangono più alte possiamo utilizzare prodotti rameici, o fungicidi di altro tipo, che non manifestino problemi dovuti alle alte temperature. Oltre a spargere il fungicida sul fogliame, ricordiamoci di rimuovere e distruggere tutte le foglie cadute dai nostri arbusti, che altrimenti fungono da porto sicuro per le spore che cadono dall’arbusto sovrastante e quindi ci impediscono di debellare la malattia, che continua periodicamente a svilupparsi sulla pianta.
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