Il giardino a settembre
La permanenza in giardino a settembre torna ad essere piacevole: le temperature cominciano a calare, in particolar modo durante la notte e la mattina. Le piogge, poi, si fanno più frequenti, riducendo la frequenza delle irrigazioni. Le condizioni climatiche stimolano la ripresa vegetativa e, nelle piante predisposte, una nuova fioritura. Molti giardinieri dicono che settembre è “una seconda primavera”, forse ancora più piacevole. Le infiorescenze, meno abbondanti, sono però più durature e le cromie più delicate. Nell’ultima decade, inoltre, il colore delle foglie comincia a virare verso toni caldi, rendendo unica l’atmosfera.
Le temperature ancora abbastanza elevate, ma non roventi, sono ideali per procedere alla divisione, alla semina e all’impianto soprattutto delle erbacee.
Per avere successo nelle divisioni consigliamo di lavorare velocemente la sera: estraiamo il cespo dal terreno e dividiamo con forchette o forconi. Reinseriamo nuovamente, irrigando poi in abbondanza. Le piante lavorate in questa maniera hanno tutta la notte per riprendersi e tutto l’inverno per radicare. In primavera saranno pronte per dare nuovamente il meglio di sé.
Le semine riescono altrettanto bene. È il momento ideale specialmente per perenni e biennali: il tempo umido favorisce la germinazione; le temperature sono sufficientemente alte, ma non così tanto da indebolire i giovani soggetti. In primavera saranno, in molti casi, già pronte per una forte crescita vegetativa e anche per la fioritura.
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Con il calo delle temperature e l’aumento delle piogge riprende la crescita delle infestanti. È bene dedicarsi regolarmente alla loro eliminazione: rubano risorse e luce alle ornamentali, oltre ad essere veicolo di patologie e parassiti (da controllare con appositi fitofarmaci).
È in corso la fioritura di orticole con steli molto lunghi (aster e dalie…) che le forti piogge possono piegare: ricordiamoci di tutorarli adeguatamente.
Potiamo le siepi e ripuliamo gli arbusti che hanno finito definitivamente la fioritura.
Continua anche il lavoro di pulizia dalle infiorescenze appassite: rimuoverle regolarmente può stimolare, nei casi di predisposizione, una nuova produzione. È anche il momento ideale di essiccarne alcune (lavanda, echinops, eryngium, elicriso, statice, gypsophila) e raccogliere i semi per gli anni futuri.
Soprattutto ad inizio mese può essere ancora necessario ricorrere a irrigazioni manuali.
A settembre, in Italia, è di solito ancora troppo caldo per procedere all’impianto di arbusti a radice nuda, specialmente nelle prime due decadi: non è però rischioso per quelli con pane di terra, a patto di essere abbondanti con le irrigazioni.
Da metà mese, specialmente nelle regioni settentrionali, si può cominciare a mettere a dimora i bulbi a fioritura invernale e di inizio primavera: bucaneve, crochi, ciclamini, fritillarie, narcisi).
Settembre è ideale per fare talee legnose e semilegnose di arbusti e rampicanti: usiamo una composta molto leggera e umida, coprendo con cappuccio di plastica. Una posizione ombreggiata, ma luminosa, favorirà la radicazione. In primavera partirà già lo sviluppo vegetativo.
In questo periodo il prato richiede molto impegno: dovrà infatti riprendere la crescita dopo lo stallo dovuto alle alte temperature di agosto. Per avere di nuovo un manto omogeneo e di un bel verde brillante consigliamo di ripulire del feltro (anche solo con un rastrello a maglie fitte) e fare un passaggio con le scarpe chiodate (favorirà la penetrazione dell’acqua). Infine distribuiamo un buon concime completo e irrighiamo abbondantemente, possibilmente la mattina presto.
Verso la fine del mese le foglie di alberi e arbusti cominceranno a cadere: impegniamoci a rimuoverle celermente in maniera che non favoriscano l’insediamento di crittogame.
Tagliamo il prato regolarmente (almeno due volte a settimana), abbassando un po’ l’altezza rispetto ai mesi estivi.
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