Malattie dei pomodori
Le malattie dei pomodori sono numerose e possono colpire le piante in qualsiasi momento del loro sviluppo. Queste piante da orto sono molto coltivate in Italia, anche da chi si può concedere esclusivamente un picciolo orto in vaso sul balcone. Molto spesso queste malattie causano una scarsa vegetazione, o anche la perdita di buona parte dei frutti, rendendo inutile la coltivazione delle piante. Sono poche le malattie irreparabili, mentre la maggior parte di esse tendono a diffondersi maggiormente negli orti in cui non si seguono le corrette cure colturali per le piante di pomodoro. Per questo motivo il primo metodo per evitare le malattie dei pomodori consiste nel'eseguire una coltivazione corretta sotto ogni punto di vista. In alcuni casi la soluzione migliore consiste nell'estirpare la pianta che ha subito l'attacco, evitando così che la malattia si possa trasferire alle piante vicine.
Sono numerose le malattie fungine che colpiscono il pomodoro; alcune sono molto diffuse, tra cui ricordiamo la peronospora e l'alternariosi. L'alternariosi si manifesta su piante adulte, iniziando dal fogliame più vecchio dove si notano delle lesioni, che si allargano fino a diventare delle macchie tondeggianti, di colore scuro, con alone giallastro. Nel corso dei giorni l'alternariosi si diffonde anche al resto della pianta, compresi i frutti, che si rovinano vistosamente. Anche la peronospora si manifesta con maculature tondeggianti sul fogliame, che hanno un aspetto traslucido, quasi metallico; tali maculature si formano anche sui frutti e sui fusti, che tendono a marcire nel corso di breve tempo. Sono varie decine le malattie fungine che possono attaccare il pomodoro, compreso l'oidio, o mal bianco, e la botrite, o muffa grigia. Buona parte di queste malattie del pomodoro si possono scongiurare evitando di coltivare le piante in un ambiente molto umido e caldo.
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I pomodori sono piante molto diffuse, così come i loro parenti più stretti, le solanacee, di cui ricordiamo le patate, le melanzane, i peperoni. Purtroppo l'ampia diffusione della coltivazione di un genere di piante favorisce lo sviluppo anche di alcune malattie batteriche che le colpiscono. Nel caso delle malattie batteriche spesso estirpare la pianta colpita è la soluzione consigliabile, estrema ma particolarmente efficace. Anche nel caso delle malattie del pomodoro causate da batteri possiamo contarne numerose, anche se molte sono dovute ad un genere di batteri: lo Pseudomonas. Diverse specie di questi batteri sono responsabili dell'avvizzimento, che avviene in modo repentino, e porta alla morte dell'intera pianta, ma anche della macchiettatura batterica, che si manifesta con evidenti segni neri sui frutti. Altre malattie batteriche sono la maculatura dei frutti, il marciume dei fusti e il cancro del pomodoro. Sono malattie particolarmente preoccupanti, contro cui è bene predisporre alcune protezioni.
Anche se le malattie che colpiscono le piante di pomodoro sono molte, è abbastanza facile cercare di contenerne la diffusione. Il primo metodo consiste in una corretta cura colturale. I pomodori devono essere coltivati in terreni ben drenati e leggeri, concimati in modo corretto, evitando gli eccessi di azoto. Le annaffiature devono essere fornite bagnando le piante alla base, evitando di inumidire il fogliame e cercando sempre di attendere che il terreno asciughi tra due irrigazioni. L'elevata umidità e il calore estremo sono infatti spesso le principali cause della presenza di malattie di vario genere nell'orto. La scelta delle piantine ricopre un ruolo importante: conviene evitare di seminare, o piantare, la stessa varietà nel medesimo appezzamento, ed è importante scegliere piantine sane, di ottima qualità. Periodicamente è importante effettuare dei trattamenti con fungicidi rameici, che scongiurano lo sviluppo di buona parte delle malattie fungine.