Coltivazione pomodori
Bisogna prima di tutto premettere che esistono moltissime varietà di pomodori, ovviamente ciascuna richiede cure particolari, ma è comunque possibile indicare alcuni consigli comuni per tutte le tipologie. La coltivazione dei pomodori ha bisogno di un'irrigazione costante senza sbalzi idrici che potrebbero danneggiare la pianta facendo marcire le radici o provocando malattie anche mortali per la stessa. La piantina appena nata ha bisogno di acqua in piccole dosi ma frequentemente. La piantina può essere coltivata in semenzaio oppure in vasetto per un successivo trapianto a dimora. Per i pomodori coltivati all'esterno, in primavera può essere sufficiente l'acqua piovana, con un apporto di acqua soltanto se le precipitazioni si fanno più rare del solito. In estate si dovrà procedere prima settimanalmente poi ogni due giorni, addirittura quotidianamente se l'estate è caratterizzata da lunghi periodi di siccità. Un consiglio a parte lo merita la piantina in semenzaio che va bagnata spesso ma non troppo per evitare di ottenere poi una pianta adulta molto rigogliosa ma poco produttiva.
La pianta di pomodoro può essere coltivata sia in pieno campo che nel vaso, purché si tratti di un contenitore di dimensioni adatte, almeno di 40cm di diametro e della stessa profondità. La coltivazione in vaso va effettuata mettendo dell'argilla espansa sul fondo per evitare ristagni idrici. La piantina appena nata va lasciata sviluppare anche senza sostegno, preferibilmente senza esporla agli agenti atmosferici più violenti, magari tenendola sul balcone, al riparo dal vento forte. L'operazione che va fatta con maggiore attenzione sul pomodoro è sicuramente la sfemminellatura. Si tratta di rimuovere i getti ascellari, quelli che nascono, per tutta la vita del pomodoro, tra una ramificazione e il fusto principale. Se non sono troppo sviluppati va benissimo rimuoverli con la mano, altrimenti utilizzeremo una forbice o un coltellino. Le femminelle sono vere e proprie piantine che sottraggono nutrimento alla pianta rendendola poco produttiva, con frutti più piccoli e più soggetta all'attacco delle malattie.
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Il terreno dove andremo a trapiantare la nostra piantina di pomodoro è ricco, preventivamente preparato con un'opera di vangatura profonda ed una concimazione, almeno di 2-3 settimane precedenti. Il successivo intervento di supporto alla crescita con concimazione può essere dato al momento del trapianto. Lasceremo, quindi, il pomodoro svilupparsi fino allo sviluppo dei primi fiorellini da cui spunteranno i frutti. Il momento della fioritura necessita di ulteriore concimazione. Si può usare un prodotto specifico, nel caso della coltivazione in vaso, ricorrere semplicemente al concime granulare acquistabile nei negozi specializzati di fai da te e di giardinaggio. Non bisogna esagerare con la concimazione poiché il pomodoro è comunque una pianta molto forte e resistente che si sviluppa rapidamente in un terreno abbastanza fertile. La coltivazione dei pomodori non può essere fatta nello stesso posto per almeno 4 anni.
Il pomodoro, di qualsiasi qualità, va piantato a tutto sole, in un luogo asciutto ed esposto per gran parte della giornata ai raggi solari. Una pianta collocata a mezz'ombra difficilmente si svilupperà bene e i frutti, comunque, non matureranno a sufficienza senza mai diventare del classico colore rosso uniforme. Il pomodoro può essere attaccato dalle malattie o avere problematiche relative ad un'innaffiatura scorretta, nella gran parte dei casi risolvibili correggendo la pratica di coltivazione. Il marciume può apparire sulla parte apicale dei frutti ma non si tratta di una vera e propria malattia. Può essere causato dal fatto che la pianta sta ricevendo troppa acqua o con sbalzi idrici che non fanno assolutamente bene. La muffa del fogliame, invece, è una malattia causata da un fungo, particolarmente diffuse all'interno delle serre dove c'è poco scambio d'aria. Nel caso in cui non sia possibile rimediare collocando la pianta all'aperto o garantendo una maggiore circolazione d'aria, si può intervenire con un fungicida specifico.