Coltivare pomodori

Coltivare pomodori

Coltivare pomodori è abbastanza semplice ma richiede la conoscenza di diverse operazioni per avere un risultato soddisfacente.

La prima cosa da sapere è che il pomodoro non gradisce il clima freddo, quindi va piantato in primavera: verso maggio al nord Italia e in aprile al sud. Generalmente si acquistano le piantine pronte da trapiantare dal vivaista o presso il Consorzio agrario; è consigliabile sceglierle belle robuste, alte circa 20 cm, di colore verde scuro e non tendenti al rossiccio perché significherebbe che hanno sofferto il freddo. Si può optare per le qualità nane o a cespuglio che rimangono più basse e sono di più facile coltivazione, o per le varietà dette a "cordone" che possono diventare alte anche due metri.

Qualora si preferisca seminare bisogna iniziare circa un mese o due prima. Si preparano delle cassette, una per ogni qualità prescelta, si distribuiscono i semi sulla superficie del terreno e si copre con un leggero strato di terra, quindi si pressa e si bagna bene. Importante apporre un cartello per ogni cassetta con il nome della varietà. Si fanno germogliare in serra oppure, se non se ne dispone, in casa: occorrerà circa una settimana per vederli spuntare. Man mano che le piantine crescono si mettono a dimora le piantine più forti e rigogliose in modo da diradare lasciando spazio alle più deboli. Il semenzaio va tenuto in un luogo abbastanza caldo e protetto, altrimenti la germinazione sarà bloccata e non si otterranno le piantine necessarie per coltivare questo ortaggio, così fresco e gustoso.

pomodori

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Preparazione del terreno

pomodori coltivazione Il terreno va preparato in precedenza: si sceglie un terreno che non abbia ospitato solanacee o cucurbitacee in quanto il terreno potrebbe essere veicolo di malattie per i pomodori o comunque troppo sfruttato; si fa un'accurata vangatura quindi si interra dello stallatico ben stagionato. Quando non c'è più rischio di freddi o gelate si procede alla messa a dimora delle piantine rovesciando con estrema cura il vasetto e collocando la piantina con l'intero pane di terra nel terreno, a circa un paio di centimetri dal livello del suolo, infine si pressa per bene la terra attorno al piede. La distanza tra le piantine dovrà risultare di circa 40 cm l'una dall'altra e quella tra i filari di circa un metro così da poter passare tra le file senza troppa difficoltà, rendendo molto più semplice la raccolta di questi ortaggi.


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Cura delle piante

pomodori san marzano coltivazione Dopo circa 40 giorni dalla semina le piantine saranno ormai tutte trapiantate.

La qualità di pomodoro che cresce a cordone ha bisogno di un sostegno, pertanto si mette un tutore, che di solito è una piccola canna, nel terreno accanto al piede della pianta. Con un filo di rafia si fanno due giri attorno al sostegno, poi un giro lento attorno alla pianta e di nuovo sul tutore, così da sostenere senza stringere; man mano che la pianta cresce si ripete l'operazione.

Un'altra operazione importante è la pacciamatura che consiste nel coprire il terreno sotto la pianta. Con questo sistema si possono avere diversi vantaggi: evitare quanto più possibile la crescita di erbe infestanti, evitare che i frutti toccando il terreno si rovinino, mantenere una sufficiente umidità. Si può usare della paglia, dell'ortica o fogli di plastica.

Quando la pianta presenta quattro impalcature di foglie si deve infine procedere alla cimatura cioè si taglia la cima per evitare la formazione di altri fiori e favorire così la fruttificazione.

Per quanto attiene all'irrigazione, fermo restando che può variare in base al clima, alla posizione e alla varietà, in generale si può affermare che il pomodoro, se il clima non è eccessivamente asciutto, non ha bisogno di molte innaffiature giusto quel tanto che basta a far vegetare la pianta. E' bene controllare che l'acqua non possa causare dei ristagni idrici, in quanto questi posso rapidamente portare all'insorgenza di marciumi radica e malattie fungine, che se non contrastate con rapidità, possono provocare seri danni alle piante e ai loro frutti.


Maturazione e raccolta dei frutti

pomodori costoluti I pomodori vanno raccolti non appena sono maturi staccandoli con delicatezza per non rovinare la pianta: si prende il pomodoro con il palmo della mano e si ruota fino a staccarlo. Le qualità invernali a grappolo invece devono essere raccolte quando uno dei pomodorini del grappolo comincia a diventare rosso, a quel punto si taglia con le forbici tutto il grappolo. Si prende un filo di rafia e vi si appoggiano circa quattro o cinque grappoli, si lega a cappio lasciando due fili lunghi per appenderli e si mettono in luogo fresco e asciutto dove lentamente continuerà la loro maturazione. In tal modo si hanno pomodori succosi per tutta la stagione invernale.

Solitamente la raccolta inizia attorno alla metà del mese di giugno, ma questo dipende anche dal clima e dalla zona in cui vengono coltivati.


Malattie e difficoltà di coltivazione

pomodori I problemi più frequenti da affrontare nella coltivazione del pomodoro sono costituiti dalla comparsa di malattie come la peronospera che è un fungo che si sviluppa quando l'umidità è elevata o dopo piogge abbondanti o comunque quando le foglie sono state eccessivamente bagnate. Di solito i contadini combattono questa malattia con "verderame" o "poltiglia bordolese" che sono a base di solfato di rame ma se si preferisce un anticrittogamico naturale si può preparare il macerato di ortica: 200 grammi di ortica secca per 10 litri d’acqua. Con questo preparato si irrora il terreno per almeno 3 giorni di seguito; per ottenere una maggiore efficacia è preferibile usare il macerato come prevenzione.

Altro problema che si presenta abbastanza frequentemente è il marciume apicale che si manifesta con un annerimento dell'estremità inferiore del frutto che inizia da lì a marcire. E' dovuto a squilibri idrici (innaffiature scarse o eccessive) in concomitanza ad una carenza di calcio. Pertanto occorre riequilibrare le innaffiature e provvedere ad effettuare trattamenti fogliari con prodotti a base di calcio.


Coltivazione pomodori in vaso

coltivazioni pomodori Per quanti non hanno la fortuna di possedere un appezzamento di terreno adeguato per la coltivazione di questi ortaggi direttamente in piena terra, un'alternativa interessante e facile da mettere in atto è quella di procedere con la coltivazione dei pomodori in vaso. Con questa modalità, basterà avere un piccolo angolo su un terrazzo o un balcone, per poter raccogliere degli ortaggi sani e gustosi. In questo tipo di coltivazione l'accortezza da avere è quella di scegliere delle varietà che abbiano uno sviluppo della pianta contenuto, così da non dover disporre di un ambiente troppo ampio. Per quel che riguarda le varietà migliori per il vaso, possiamo dire che i ciliegini ben si prestano a questo tipo di coltura, ma è possibile anche coltivare i pomodori San Marzano o i cuore di bue, gustosi e dalla polpa morbida. Fondamentale, così come nel caso della coltivazione in piena terra, è mettere a dimora le proprie piantine solo quando il clima esterno non presenta più temperature basse, in quanto le piante non sopportano climi freddi. Il mese consigliato per la piantumazione delle piante di questo tipo è maggio. Va ricordato che questi ortaggi preferiscono un terreno con un giusto grado di umidità ma che sia ben drenato, per evitare il ristagno dell'acqua e la conseguente insorgenza di malattie e marciumi. I vasi vanno scelti con attenzione, verificando che abbiano la dimensione giusta per permettere alle radici di crescere e svilupparsi senza costrizioni. Per avere un'idea delle dimensioni, diciamo che il vaso per una pianta singola dovrebbe avere un diametro di circa 30 cm. E' possibile anche utilizzare delle vasche o dei vasi rettangolari, in cui seminare più piante, avendo cura di diradarle per consentire la crescita più corretta.


Piantine di pomodoro in vaso

pomodori san marzano Per ottenere dei buoni risultati con la coltivazione in vaso, occorre ricordare che le piante vanno posizionate in una zona del balcone o terrazzo in cui possano ricevere la luce solare per parecchie ore al giorno; la luce è fondamentale per poter avere una buona produzione di pomodori. A seconda della varietà scelta, sarà necessario utilizzare dei tutori che aiutino a sostenere la pianta, consentendone la crescita. Mentre la pianta sta sviluppandosi è bene procedere con dell'annaffiature regolari ma misurate, senza eccedere e senza permettere che l'acqua ristagni per troppo tempo nell'eventuale sottovaso. E' bene controllare che il terreno mantenga sempre un certo grado di umidità ma che non sia eccessiva; evitare di bagnare il fogliame e di procedere con questa operazione nelle ore più calde del giorno. Si consiglia di annaffiare alla sera. Le piante di pomodori, a seconda del tipo, dell'esposizione e del clima, inizieranno a produrre i loro frutti dopo circa un mese e mezzo, potendo così procedere con la raccolta a partire dalla fine del mese di giugno.


Pomodoro varietà

pomodori ciliegini Come certamente saprete è possibile scegliere tra una grande varietà di pomodori differenti, a partire dai pomodori ciliegini, che si contraddistinguono per la loro dimensione contenuta, fino ad arrivare ai gustosi cuore di bue, passando per i San Marzano, i Carmelo e i datterini.

Per capire meglio quale tipo di pomodoro è meglio coltivare bisogno tenere conto delle differenti necessità delle varietà e del luogo in cui andranno coltivate. Oltre a ciò è bene sapere che ci sono varietà a crescita determinata, che significa che la pianta, raggiunta l'altezza corretta, smette di svilupparsi, e piante a crescita indeterminata, che devono essere cimate per mantenerle dell'altezza desiderata. Queste ultime sono quelle che, di solito, vengono impiegate per la coltivazione negli orti e per il consumo fresco, dopo la raccolta. Parlando delle caratteristiche delle varietà più famose, ad esempio, il cuore di bue è un pomodoro utilizzato per realizzare gustose insalate; ha una buccia sottile e la polpa molto morbida e pastosa. Una variante simile, ma con polpa più consistente è il pomodoro costoluto. Il pomodoro ciliegino è molto comune, può essere impiegato in numerose preparazioni e consumato crudo per la sua dolcezza. Per realizzare le salse, una varietà molto apprezzata è il pomodoro San Marzano, che ha una polpa a basso contenuto d'acqua e si caratterizza per la forma allungata.