Scarabeo rinoceronte
Lo scarabeo rinoceronte può raggiungere i 15 cm di lunghezza, il che lo rende la più grande specie di scarabeo del mondo. I maschi hanno un corno sulla parte superiore della testa, molto simile ad un rinoceronte, che può essere di due terzi rispetto alla dimensione totale del corpo, e un altro corno più piccolo sul dorso. Le corna sono utilizzate per scavare sottoterra e combattere contro altri maschi per il diritto di accoppiarsi. Gli scarabei rinoceronte possono proteggersi dai predatori e altri coleotteri grazie al loro esoscheletro molto duro, che è lucido e varia di colore dal marrone chiaro al nero. I principali predatori sono uccelli e serpenti, ma gli scarabei rinoceronte riescono spesso ad evitarli, poiché sono notturni e durante il giorno si nascondono sotto la vegetazione. Essi hanno anche le ali e sono in grado di volare.
La vita media di questo insetto dipende sia dal luogo in cui si trova, che dalla specie, perché esistono circa 300 specie diverse di scarabei: alcuni vivono nei paesi tropicali, altri vivono in Nord America e così la durata della loro vita varia molto. Il loro stadio larvale è lungo, e in alcune specie dura fino a cinque anni. Come per tutti i coleotteri, le larve escono dalle uova e poi si sviluppano in pupe, che alla fine si accrescono in coleotteri adulti. Ogni femmina depone circa 50 uova bianche, che si schiudono in larve dopo circa 3 settimane. Lo sviluppo dello scarabeo rinoceronte passa per tre stadi prima di cambiare nella fase pupe. Gli adulti si nutrono di nettare, linfa vegetale e frutta. Nonostante le loro dimensioni, non mangiano molto. Le larve, invece, devono mangiare una grande quantità di alberi morti in decomposizione, in modo che, quando finalmente adulte, la quantità di cibo necessaria per sopravvivere diminuirà. Purtroppo, la deforestazione attualmente in corso nelle foreste pluviali, sta contribuendo al declino della popolazione del coleottero.
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La dieta dello scarabeo rinoceronte consiste principalmente di frutta in decomposizione, linfa degli alberi, e legno degli alberi in decomposizione. Molte specie di scarabeo rinoceronte hanno origine nelle regioni della foresta pluviale e nelle foreste dell'America centrale e meridionale. Questi coleotteri sono delle specie fitofaghe e molti possono rappresentare una vera minaccia per le colture. È nello stato di larve che questi insetti provocano il maggior numero di danni sia di tipo agricolo che forestale. La maggior parte di essi può volare, ma solo quando è necessario, perché non sono molto agili. Essendo goffi nel volo, sono una facile preda per gli uccelli notturni come i gufi. Se si sente un forte cigolio, questo è causato dallo sfregamento delle loro parti del corpo. Ciò si verifica quando un maschio sta cercando di accoppiarsi, ma può anche essere un suono territoriale o un segnale di avvertimento.
Questi scarabei rappresentano un problema economico, perché con le loro attività attaccano le coltivazioni e distruggono il legno e le radici delle piante, pertanto sono considerati dei parassiti. Essi si possono combattere con insetticidi chimici o naturali. I primi sono sconsigliati, perché lo scarabeo rinoceronte è una specie in estinzione e comunque sono tossici anche per le stesse piante. Per quanto riguarda i secondi invece, l’insetticida privilegiato è il piretro, una sostanza ricavata dalle margherite che ha un effetto paralizzante sull'insetto. Il suo effetto sparisce con l’azione della luce del sole, per cui è meglio applicarlo di notte. È possibile anche la rimozione meccanica delle larve, eliminabili manualmente. L'ideale sarebbe prevenire del tutto l'infestazione, attraverso una costante pulizia del terriccio e alla base degli alberi, eliminando tutte le foglie o altro materiale vegetale secco o in decomposizione, che gli scarabei sfruttano per nutrirsi e per la deposizione delle uova.