Compostaggio
Il compostaggio è un processo biochimico attraverso il quale si ottieme del materiale utilizzabile prevalentemente come fertilizzante per orti ma soprattutto per la cosiddetta coltura biologica.
Il prodotto finale, detto compost, si ottiene a partire da materiale organico di tipo vegetale o animale che viene attaccato e decomposto da microrganismi, in genere aerobi, che lo trasformano. Solo in seguito potranno intervenire anche altri organismi come lombrichi, chiocciole e insetti che contribuiranno alla formazione del composto finale.
Questo processo può essere svolto sia a livello domestico che industriale ed è un ottimo modo per riciclare del materiale che altrimenti andrebbe perso ed eliminato in modo alternativo.
La materia prima che viene in genere utilizzata per realizzare il compost deriva da scarti domestici, come rifiuti organici derivati da potatura, scarti di cucina, rifiuti legati al giardinaggio, liquami di vario tipo, letame.
Questi elementi vengono poi organizzati in modo da rendere agevole il processo svolto dai microrganismi che possono essere batteri o anche funghi.
In genere si tratta di un processo aerobio, cioè che richiede la presenza di ossigeno e quindi di aria, che può avvenire in tempi diversi a seconda della quantità del materiale da decomporre e a seconda del tipo di sostanze in esso contenute.
Come già accennato in precedenza, il compost ottenuto mediante questo processo è utile come fertilizzante per il terreno e spesso viene usato prima dell'aratura. Grazie all'abbondanza di sostanze nutritive e alla grande flora microbica da cui è composto, rende il terreno più fertile conferendogli anche una migliore struttura.
Questo è quindi un processo che permette di limitare la produzione di sostanze tossiche date dallo smaltimenti di massa dei rifiuti umidi o di derivazione naturale che sono resi utili in processi secondari. Qualcuno definisce il compostaggio come la chiusura della catena alimentare poichè le sostanze organiche di cui ogni essere vivente è formato tornano alla natura e vengono sfruttate da essa stessa.
Prima di tutto non bisogna dimenticare che sono i microrganimi del terreno quali batteri e funghi a svolgere tutti il processo di decomposizione, è quindi necessario che vengano ricreate le condizioni ideali alle quali essi esplicano la loro fuzione. Sono principalmente tre le caratteristiche che l'ambiente deve possedere:
°Nutrienti dati ma materiali carboniosi e azotati;
°Aria che entra attraverso specifiche fessure;
°Umidità costante data non solo dal materiale umido che si inserisce nella compostiera, ma anche dalle eventuali piogge che possono verificarsi nel corso del processo di compostaggio.
Come già detto non tutti i materiali possono essere utilizzati per la produzione di compost, infatti si può introdurre soltanto:
- Carta e cartone;
- Residui di abiti composti al 100% da materiale naturale ( esempio cotone);
- Lettiere di animali erbivori;
- Materiale derivato da potatura (preferibilmente sminuzzato così sarà più facilmente aggredibile);
- Fondi di caffè, gusci di noci, di uova, filtri di tè.
- Rifiuti azotati di vario genere tra cui gli scarti umidi dei rifiuti domestici.
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Il compostaggio può esere effettuato su scala domestica e su scala industriale. Nel primo caso è, prima di tutto, necessario avere un giardino a disposizione nel quale ricavare un lembo di terra da dedicare all'accumulo delle sostanze da compostare. Il tutto può avvenire o in contenitori appositi che si trovano facilmente in commercio oppure la cosiddetta compostiera si può ricreare autonomamente con materiali da riciclare, ad esempio in legno.
In realtà queste sono le condizioni ideali per rendere il processo rapido ed efficace, ma può essere effettuato anche all'interno di buche scavate nel terreno. In quest'ultimo caso se ne devono avere a disposizione due, una sarà attiva mentre l'altra a risposo e lavoreranno ciclicamente e alternativamente.
Le dimensioni delle buche devono essere rapportate al quantitativo di rifiuti che si intende elaborare.
Il materiale deve essere preferibilmente posizionato in una zona soleggiata e più possbile isolato. Siccome il processo svolto dai microrganismi è aerobio, per avere una corretta aerazione si consiglia di rivoltare periodicamente il cumulo così da perfettere l'infiltrazione di aria al suo interno.
Bisogna considerare che il periodo di tempo necessario per ottenere un compost di discreta qualità vari dai 3 ai 4 mesi (compost fresco), ma si deve tenere conto che d'inverno i tempi si dilatano a causa dell'abbassamento delle temperature, mentre, per il motivo opposto d'estate si riducono. Per ottenere il cosiddetto compost maturo di richiede un periodo di tempo di circa otto mesi.
Per ciò che concerne il compostaggio industriale, esso sfrutta i medesimi principi di quello domestico, ma in più può utilizzare anche fanghi derivati dalla depurazione delle acque. Il compostaggio industriale offre due vantaggi, il primo è il controllo ottimale del processo, il secondo è la possibilità di eliminare eventuali parti dannose e scomode come patogeni per l'agricoltura o eventuali elementi che renderebbero inutilizzabile la materia prima.
A livello industriale questo processo necessita di ampi spazi a disposizione dell'accumulo.
Questo è uno dei processi di riciclo che ciascun individuo dotato dei mezzi sopra citati può compiere anche se su piccola scala. Negli utlimi tempi è stato fortemente incentivato perchè evita una maggiore massa di rifiuti solidi urbani da smaltire e come ogni processo di riciclaggio è salutare per l'ambiente e quindi per l'uomo.
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