potatura piante
Il grado di potatura può variare dalla semplice rimozione di foglie e fiori secchi all'asportazione di interi rami. Meglio comunque non potare affatto che fare una potatura sbagliata perché in taluni casi questa potrebbe danneggiare gravemente la pianta e persino seccarla completamente. Se fatta da mani esperte, una potatura radicale talvolta è indispensabile per salvare una pianta.
Si potrebbe eccepire che allo stato selvatico le piante fioriscono e crescono naturalmente, infatti ramoscelli e fiori seccano e cadono autonomamente, ed è vero ma la potatura non fa altro che accelerare questo processo.
Le piante vanno potate in diversi periodi dell'anno che possono variare in relazione alla latitudine; ad esempio la stessa pianta andrà potata nell'Italia centrale dieci giorni dopo rispetto al meridione, mentre nel nord la differenza dal sud potrebbe essere anche di due o tre settimane.
L'obiettivo principale della potatura è l'aumento della fioritura e della produzione ma anche perseguire un certo equilibrio tra sviluppo e fioritura è di importanza fondamentale per riuscire a mantenere la pianta vigorosa e in piena salute.
A questo scopo si rende necessaria una potatura annuale vigorosa per alcune piante, per altre invece sarà sufficiente una leggera potatura "di bellezza", cioè quel tanto che basti a mantenere la pianta in forma togliendo solo il secco o i rametti deboli e limitandosi a controllare la forma generale mediante piccoli interventi.
Un discorso a parte si deve fare per la potatura delle siepi che, come sappiamo, è una vera e propria arte: l'arte topiaria. Infatti in questo caso va praticata una radicale e precisa potatura al momento della messa a dimora, sorvegliando sempre la crescita ed intervenendo puntualmente ed accuratamente per poter avere l'effetto desiderato.
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Prima di iniziare l'operazione di potatura occorre considerare la qualità della pianta e le sue caratteristiche oltre ad apprendere un minimo di conoscenza delle strutture vegetali.
In linea generale la maggior parte delle piante legnose presenta all'estremità di ogni ramo una gemma apicale che esercita la cosiddetta "dominanza apicale" che si esplica in una crescita più significativa rispetto alle gemme laterali; tale dominanza varia secondo la specie. Qualora essa venisse recisa si produrrebbe di conseguenza una crescita maggiore delle gemme laterali, pertanto quando si taglia un ramo occorre prima considerare quale gemma sia opportuno far sviluppare per produrre il nuovo ramo, e fare il taglio in prossimità di essa.
Risulta pertanto di importanza fondamentale sapere come si esegue un corretto taglio da potatura.
Prima di tutto bisogna individuare una gemma sana posta nel punto da cui vorremmo crescesse il ramo, quasi sempre si sceglie una gemma esterna per avere un ramo che si diriga verso l'esterno e non verso l'interno, poi con le cesoie si pratica un taglio obliquo, dal basso verso l'alto, che inizi dalla parte opposta alla gemma e finisca proprio sopra di essa: non troppo in basso da toccarla, né troppo in alto da lasciare più di qualche millimetro; il taglio obliquo impedirà il ristagno di acqua sulla gemma.
Nello stesso modo si procederà a tagliare anche nel caso in cui si debba semplicemente tagliare rami secchi o comunque da eliminare ma, specialmente su un ramo legnoso, il taglio deve essere fatto vicino ad un ramo sano e in modo che la superficie che rimane esposta sia minima per evitare la penetrazione di malattie. Le ferite di diametro maggiore di 2 cm dovrebbero essere trattate con un prodotto cicatrizzante per prevenire possibili infezioni.
La maggior parte delle piante, siano esse alberi o arbusti, beneficiano nel tempo di una buona potatura di "formazione". Anche qui: per alcune sono sufficienti minimi interventi, per altre occorre seguire con successivi interventi la crescita iniziale della pianta specialmente se si tratta di arbusti che devono appoggiarsi ad una recinzione o rampicanti da addossare al muro. Per quanto riguarda gli alberelli è necessario controllare che non ci siano rametti troppo deboli o che presenti un getto terminale doppio o rami in posizione sfavorevole: già da piccoli devono crescere diritti ed armoniosi per averli così anche da grandi.
Premesso che l'acqua ed il nutrimento sono indispensabili per avere una pianta in buona salute, a questo scopo è comunque imprescindibile anche la potatura infatti quando le piante sono in cattive condizioni vengono più facilmente aggredite da parassiti e malattie. A questo scopo bisogna praticare un taglio che comporti l'eliminazione di rami secchi, deboli, malati, troppo intricati e posti all'interno della pianta dove la luce non riesce ad arrivare, quindi lasciare rami forti, solidi e radi in modo che possa circolare aria e luce che faciliteranno la crescita di getti forti e vigorosi.
C'è poi la potatura per dare forma alla piantina o potatura di "mantenimento" la quale deve mirare ad ottenere una pianta simmetrica ed armoniosa. Bisogna però fare molta attenzione perché quando un albero appare asimmetrico evidentemente c'è una parte più vigorosa rispetto al resto. Non per questo si deve tagliare vigorosamente la parte preponderante ma piuttosto ricordare sempre che dove lo sviluppo è debole la potatura è radicale, dove lo sviluppo è forte la potatura è leggera. Pertanto facendo un taglio radicale sulla parte più vigorosa non faremo che aumentarne il vigore, aggravando il problema, servirà invece una potatura leggera.
Per applicare una potatura di "fruttificazione" è indispensabile sapere se la pianta sulla quale stiamo operando fiorisce sulla vegetazione dell'anno o su quella dell'anno precedente. Per esempio se dobbiamo trattarne una del secondo tipo, tagliando i rami ogni anno non avremo mai i fiori e quindi nemmeno i frutti.
Per potare sono necessari diversi attrezzi perché molto diverse sono le tipologie di piante sulle quali agire, sia per qualità, sia per consistenza.
Le forbici sono l'attrezzo principale e ne esistono tre tipi: con lama a taglio diritto, con una lama ricurva, con due lame ricurve. Tutte vanno usate allo stesso modo: il fusto da tagliare deve essere avvicinato alla base delle forbici aperte e mai tagliare con le punte. Esistono poi delle forbici con manici lunghi per poter fare da leva quando si devono tagliare rami molto vecchi o grossi.
Infine la sega da giardiniere che esiste in due versioni: con una lama dentata o con due lame dentate, la seconda più difficile da usare viene impiegata dai giardinieri provetti.
E' importante servirsi sempre di attrezzi di buona qualità e tenerli in buone condizioni, ripulendoli con cura dopo l'uso, oliandoli per evitare la ruggine e disinfettandoli per non favorire i contagi tra le piante.
Infine, in tema di potatura, è opportuno sapere che le capitozzature, cioè quei tagli drastici che tagliano via praticamente tutta la chioma e che spesso vediamo applicate lungo le strade delle nostre città, sono necessari in pochissimi casi mentre causano alla pianta molti problemi: lasciano grandi superfici di taglio esposte a malattie, la pianta indebolisce a causa dello sforzo elevato richiesto, inoltre alcuni alberi producono succhioni alla base per avere foglie mediante le quali nutrirsi, altri non riescono a produrle e seccano rapidamente.
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