Piante carnivore
Sono centinaia le specie di piante carnivore riscontrabili in natura, in effetti carnivore è un termine eccessivo, forse sarebbe meglio indicarle con il termine insettivore: si tratta infatti di piante che si sono evolute in modo da poter catturare piccoli insetti, digerirli ed utilizzare i Sali minerali in essi contenuti, soprattutto azoto, fosforo e potassio, ovvero i componenti dei comuni concimi.
Si possono trovare piante carnivore nelle foreste pluviali tropicali, ma ce ne sono specie che vivono sulle alpi o nell’Asia settentrionale; in genere tutte vivono in luoghi in cui il terreno mette loro a disposizione quantità limitatissime di Sali minerali, quindi la loro evoluzione è avvenuta per la sopravvivenza.
Le piante carnivore diffuse in Europa generalmente vivono in luoghi molto umidi, nella brughiera vicino a corsi d’acqua, nelle marcite, vicino alle pozze di disgelo dei ghiacciai alpini.
Si tratta di piante molto diverse tra loro; tra le più conosciute ricordiamo la sarracenia, specie proveniente dal nord America, che ha sviluppato particolari trappole costituite da foglie arrotolate, nel calice così formato è presente dell’acqua contenente succhi digestivi, l’insetto che vi cade viene lentamente consumato dalla pianta. Le pinguicule invece, diffuse in Europa, in Asia e nel nord America, catturano le proprie prede grazie ad un liquido vischioso presente sul fogliame, che funziona proprio come una carta moschicida.
Altre piante carnivore, come le dionee, hanno invece sviluppato delle trappole che scattano quando l’insetto si posa sul fogliame, chiudendolo nella loro morsa.
Così tante sono le specie di piante carnivore che è difficile indicare un metodo generale per la loro coltivazione; sicuramente ricordiamo che esistono alcune carnivore di origine tropicale, che vanno coltivate in serra temperata o in appartamento, con temperature superiori ai 12-15°C, mentre altre hanno origini invece ben diverse, provengono dal Nord America, dall’Asia settentrionale o dall’Europa e possono essere tranquillamente coltivate all’aperto, poiché non temono il freddo; queste di solito prediligono posizioni ben soleggiate.
Detto questo ricordiamo che tutte le piante carnivore sono originarie di zone molto umide, alcune addirittura di zone caratterizzate da marcite o da terreno costantemente umido, quindi evitiamo di lasciare le nostre carnivore con il terreno asciutto.
Inoltre tutte le piante carnivore sono in grado di procurasi da sole i Sali minerali che invece siamo costretti a fornire alle altre piante; quindi evitiamo in ogni caso di fornire alle carnivore concimazioni di qualsivoglia tipo; inoltre ricordiamo sempre di utilizzare per annaffiarle solo acqua demineralizzata o acqua piovana, in quanto nell’acqua del rubinetto sono presenti tenori di calcio sempre eccessivamente elevati per le piante carnivore.
Se la nostra carnivora si è sviluppata molto e intendiamo rinvasarla utilizziamo un terriccio idoneo; sicuramente scartiamo qualsiasi terriccio universale o miscela preparata per le piante del giardino o perappartamento: infatti in questi terriccio vengono sempre aggiunti fertilizzanti, ottimi per le piante in genere, ma dannosissimi per le carnivore.
Piuttosto prepariamo un composto idoneo utilizzando della torba non trattata, soltanto sminuzzata e bagnata.
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Ogni pianta carnivora è in grado di catturare gli insetti che le necessitano; non è necessario che una pianta catturi decine e decine di insetti, e non necessita in alcun modo di essere “sfamata” inserendo nelle trappole pezzetti di carne o di altro.
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