Verbena - Verbena officinalis
La Verbena, nome latino Verbena officinalis, è una pianta perennante da completamente rustica a delicata, originaria delle zone temperate umide dell'Europa, dell'Asia Occidentale e dell'Africa settentrionale. Può raggiungere un'altezza di circa 70-80 cm e un diametro di circa mezzo metro. Le foglie sono di forma ovale, di colore verde scuro. I fiori sono di colore lilla, piccoli, disposti in spighe. La fioritura avviene durante l'estate e può durare anche diversi mesi per le specie coltivate correttamente, in luoghi esposti.
Le piante di verbena si dividono fra quelle rustiche e quelle ornamentali in quanto sussistono della ampie differenze fra le due tipologie. Mentre le piante rustiche sono tendenzialmente perennanti e meno delicate, le verbene ornamentali sono coltivate quasi esclusivamente come annuali. Inoltre in commercio è possibile trovare un'ampia varietà di colori di verbena, più difficili da trovare fra le specie spontanee.
Per quel che riguarda il clima e la coltivazione della verbena, la posizione ideale è di pieno sole o di ombra parziale, anche se la stessa sopporta posizioni calde ed aride. Le varietà completamente rustiche, possono resistere anche a temperature rigide, inferiori ai 10°C, fino ad un massimo di 15 °C. Le varietà più ornamentali hanno delle grosse difficoltà quando le temperature scendono per parecchi giorni al di sotto dei 10°C.
Durante la bella stagione, il terreno non deve rimanere umido costantemente ma si dovrà dare il tempo alla terra di asciugarsi fra un'annaffiatura e l'altra.
LA VERBENA IN BREVE |
Famiglia, genere, specie | Verbenaceae, verbena officinalis |
Tipo di pianta | Perenne erbacea vivace, da fiore, aromatica e officinale |
Fogliame | semipersistente |
Colore dei fiori | Da lilla a bianco |
Altezza | Da 30 a 60 cm |
Larghezza | Da 25 a 35 cm |
Manutenzione | semplice |
Necessità idrica | media |
Terreno | Ricco, non calcareo |
Umidità del terreno | Fresco, ma ben drenato |
pH | Da neutro a subacido |
rusticità | Mezz’ombra (sole al mattino) |
Esposizione | Pieno sole, mezz’ombra |
Crescita | Da normale a veloce |
Propagazione | Seme, talea, divisione |
Impiego | Angolo aromatico, orto, giardini naturali, vaso |
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È una essenza che poco si addice alla coltura in contenitori, ma ciò non significa che non possa essere fatto.
Richiede vasi piuttosto profondi e larghi. Le sue radici vogliono infatti molto spazio e la parte aerea in breve tempo tende ad allargarsi molto.
Per la composta potremo mescolare del terriccio universale con un poco di stallatico e della sabbia di fiume. Sul fondo predisponiamo uno strato drenante a base di argilla espansa.
In inverno, specie se viviamo in aree in cui la temperatura può scendere sotto i -10°C, accostiamo il vaso ad un muro esposto a Sud e eventualmente coibentiamolo esternamente cosicché il pane di terra non ghiacci completamente.
Il terreno deve essere ben drenato e abbastanza fertile. Per coltivare la verbena nel migliore dei modi si dovranno scegliere substrati profondi, ricchi di sostanza organica ma drenati ed in grado di evitare il ristagno idrico facendo percolare l'acqua ottimamente. Terricci con una buona quantità di pietra pomice o di medioperlite, sono la base per una coltivazione in grado di dare buoni risultati.
IL CALENDARIO DELLA VERBENA |
Semina | Marzo-aprile |
Messa a dimora | Aprile-maggio |
Fioritura | Da giugno a settembre |
Raccolta foglie e apici | Da maggio a ottobre |
Talea | Maggio-giugno |
La moltiplicazione può essere praticata per semina, durante la primavera o l'autunno, oppure per divisione, durante la stagione primaverile. La divisione del cespo della verbena officinalis è sicuramente un metodo rapido, veloce e abbastanza affidabile per ottenere nuovi individui di verbena.
La verbena può essere propagata tramite seme, talea o divisione del cespo.
La divisione si effettua all’inizio della primavera estraendo l’apparato radicale e dividendolo con l’aiuto di due forconi.
SeminaPossiamo procurarci i semi presso rivenditori specializzati o raccoglierli da piante spontanee da settembre e ottobre.
L’ideale è procedere con la semina autunnale conservando le piantine in serra fredda. Dopo la messa a dimora primaverile la crescita sarà subito vigorosa. Possiamo ad ogni modo procedere anche da fine marzo a inizio maggio.
TaleaSi effettua a maggio prelevando degli steli di circa 15 cm ed eliminando la spiga fiorale. Inseriamoli in un misto di terriccio e sabbia (in egual misura). La radicazione dovrebbe essere veloce: potremo invasare le singole piantine già a luglio e procedere con la messa a dimora definitiva in piena terra verso settembre.
La Verbena officinalis è utilizzata per le proprietà medicali: è particolarmente efficace contro tutti gli stati d'ansia, d'agitazione e di stress. Da notare è anche l'utilizzo ornamentale della pianta, soprattutto in corrispondenza di aiuole e bordure dove spesso viene affiancata a pianta delle foglie grandi e larghe che creano gioco e contrasto con le dimensioni ridotte delle foglie della Verbena.
Essendo una pianta spontanea non richiede cure assidue. A parte i primi tempi dopo la messa a dimora non dovrà essere seguita né con irrigazioni né con particolari concimazioni.
Se viviamo in aree alpine sopra i 1000 m può essere utile una pacciamatura a base di foglie e paglia per evitare che il gelo possa danneggiare l’apparato radicale.
Prestiamo inoltre attenzione dovesse allargarsi in maniera eccessiva andando a occupare aree destinate ad altre coltivazioni.
Si pratica in primavera o in autunno. Il periodo migliore per la raccolta va da giugno a settembre, all’inizio della fioritura: nelle foglie e negli apici è maggiore la concentrazione di principi attivi.
L’ideale è utilizzare il prodotto appena raccolto, ma l’essiccazione è possibile: in una zona secca, ombrosa e ben ventilata. Si può anche ricorrere al forno domestico a temperatura bassissima o ad appositi essiccatori.
Ridurremo il tutto in pezzetti e li conserveremo in barattoli a chiusura ermetica, possibilmente al buio.
Solitamente le verbene non vengono attaccate da parassiti o malattie. A livello ornamentale, se si esagera con le annaffiature si possono verificare dei deperimenti come marciumi a livello radicale o danni a livello fogliare. Anche una quantità insufficiente di acqua nei periodi più caldi dell'anno può causare dei danni seccando le foglie e provocando uno stress a tutti gli organi della pianta.
da ricordare è la varietà "Aloysia triphylla", anche detta Verbena Limonina, che si caratterizza per il delicato profumo di limone che rilasciano le sue foglie, spesso utilizzate per questa proprietà (aromaticità) anche in ambito culinario.
Come procurarsela? Se vogliamo utilizzarla per le sue virtù (oltre ad acquistarla in erboristeria) possiamo decidere di coltivarla nel nostro appezzamento o dedicarci alla raccolta dalle piante spontanee. Anche se ciò richiede sempre un po’ di esperienza, la verbena è tra le essenze più sicure perché non vi sono piante velenose che le somiglino. Ricordiamoci tuttavia di evitare di raccogliere presso le strade trafficate o dove possano essere stati impiegati fitofarmaci o diserbanti. Stacchiamo solamente le foglie evitando di sradicare l’intera pianta: questa potrà tornare a crescere e a diffondersi in quell’area.
Dalla verbena si ottengono tisane, infusi, oli essenziali e capsule.
Con le foglie e gli apici fiorali, sia freschi sia essiccati, possiamo preparare delle tisane versandovi sopra dell’acqua bollente e filtrandola dopo circa 5 minuti.
Se vogliamo esaltare le sue qualità digestive possiamo abbinarla alla menta, alla liquerizia o ai semi di finocchio. Daranno inoltre un sapore migliore alla nostra bevanda e sarà di aiuto nello stimolare l’appetito e la funzionalità del fegato.
Gli infusi possono anche essere applicati sulla pelle in caso di infiammazioni, bruciature solari, punture di insetti o utilizzati per sciacquare la bocca dove vi siano affezioni dolorose.
La verbena è però nota soprattutto per le sue qualità di calmante: possono quindi trarne beneficio le persone ansiose, stanche o stressate. In questo caso ottimi sono i miscugli con la malva e la camomilla e la valeriana.
L’olio essenziale, acquistabile in erboristeria, si ottiene tramite distillazione. Può essere sciolto in acqua calda e usato come gli infusi o massaggiato sul corpo.
Per un effetto ancora più evidente è bene ricorrere alle capsule.
Ricordiamoci però di chiedere sempre delucidazioni all’erborista.
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È una pianta perenne, di tipo erbaceo, che cresce verso l’alto. La sua radice è a forma di fuso. In genere ha dei fusti
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