Pianta liquirizia

Come coltivare la liquirizia

In pochi sanno che la liquirizia fa parte delle leguminose, è molto resistente e può essere coltivata con una certa facilità grazie anche al fatto che si tratta di un'erbacea perenne; per quanto riguarda la piantina di solito non cresce più di un metro di altezza, non è però sempreverde e quindi in alcuni periodi dell'anno perde le foglie. Cresce benissimo in tutti i paesi del Mediterraneo e il metodo più usato per coltivarla è quello di prelevare dei rizomi di 10-15 cm per poi piantarli nel terreno, non ama i concimi a base di azoto mentre invece per crescere si nutre di quelli fosfatici. E se si volesse invece procedere con la semina? I semi della liquirizia non devono essere messi a più di 2 cm di profondità, e devono essere messi in file mantenendo una distanza di almeno mezzo metro.

LA LIQUIRIZIA IN BREVE

Famiglia, genere, specie Fabaceae, Glycyrrhiza, circa 20 specie

Tipo di pianta: Erbacea vivace

Fogliame: Caduco

Fiori: Bianchi o azzurri

Altezza: Fino a 150 cm

Larghezza: Da 30 a 150 cm

Manutenzione: Bassa

Crescita: Veloce, ma lenta per le radici

Irrigazioni: Abbastanza frequenti

Umidità del suolo: Fresco

Terreno: Ricco, ma ben drenato

Esposizione: Sole

Temperatura minima: -15°c

Propagazione: Talea di radice, talea apicale, divisione, semina

Uso: Angolo aromatico, vaso

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Caratteristiche della liquirizia

Il genere Glycyrrhiza non è molto ampio: comprende infatti al massimo una ventina di specie originarie di diverse parti del mondo. Le più conosciute in coltivazione, per le loro virtù aromatiche e medicinali, sono però endemiche del bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente.

Si tratta di una erbacea capace di crescere fino a 1,5 metri di altezza; le foglie sono composte da fogliole appuntite, imparipennate. Al tatto risultano vischiose perché sulla pagina inferiore sono presenti dei piccoli peli intrisi di olio essenziale. Sfregandole si libera un tipico e potente aroma.

I fiori, ascellari, sono raccolti in spighe. Compaiono in piena estate e sono bianchi o azzurro chiaro, molto simili a quelli dei piselli. In seguito,ma raramente in coltivazione, fanno la loro comparsa i baccelli, lunghi e piatti. Ognuno contiene almeno 3 semi.


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Clima ed esposizione della liquirizia

La coltivazione della liquirizia non è particolarmente difficile. Per ottenere buoni raccolti in tempi brevi (circa 3 anni) è però necessario garantire specifiche condizioni climatiche oltre ad un suolo adatto.

Clima ed esposizione

La liquirizia cresce bene in tutte le aree costiere della nostra penisola: bisogna infatti garantire una stagione di crescita lunga e calda. Per la coltivazione in vaso o in piena terra scegliamo sempre una collocazione ben soleggiata in tutte le stagioni, possibilmente con esposizione a Sud e ben protetta dai venti.

IL CALENDARIO DELLA LIQUIRIZIA

Impianto: Autunno-inizio primavera

Fioritura: Da luglio a settembre

Raccolta: Ottobre-novembre

Pulizia: Metà inverno-inizio primavera

Divisione del cespo: Autunno-primavera


Malattie e parassiti

pianta della liquirizia Visto che la raccolta della liquirizia avviene dopo 3 anni dalla sua coltivazione, è possibile che durante questo periodo venga colpita da malattie o parassiti: i funghi sono la principale minaccia a cui va incontro la pianta della liquirizia. La ruggine è certamente la più pericolosa in assoluto soprattutto quel tipo in grado di colpire non solo i fusti ma anche le foglie; l'altra tipologia di fungo colpisce addirittura i rizomi. Le radici si mantengono per parecchio tempo e durante la conservazione possono essere colpite da insetti o coleotteri. Se parliamo delle piante infestanti, la liquirizia ha certamente un'ottima influenza, è infatti in grado di contrastare e combattere efficacemente le piante infestanti estendendosi sul campo di coltivazione a prescindere da ciò che è stato piantato.


Cura e manutenzione della liquirizia

La crescita dell’apparato radicale della liquirizia è abbastanza lenta: anche nelle migliori condizioni non potremo effettuare la raccolta prima di 2 anni. Per accelerare al massimo questo processo è bene mantenere l’area sempre leggermente umida e non lesinare le concimazioni.

Approntiamo quindi una spessa pacciamatura del piede e, in autunno, spargiamo abbondante stallatico sfarinato in tutta l’area. All’arrivo della primavera aggiungiamo qualche manciata di concime granulare, preferendone uno con poco azoto e molto fosforo (per stimolare la crescita radicale). Molto importante è anche l’apporto di magnesio.

Ad inizio autunno o fine inverno possiamo eliminare i getti disseccati dell’anno precedente, tagliandoli alla base.


Le proprietà benefiche della liquirizia

proprietà benefiche liquirizia In base alle testimonianze che sono giunte fino a noi, sappiamo con precisione che la liquirizia veniva impiegata sin dai tempi più antichi e in diversi ambiti; all'interno della liquirizia ci sono infatti diversi principi attivi utili sia in cucina che in medicina tra cui i flavonoidi e la betaina. Importanti ricerche americane hanno portato anche alla scoperta del fatto che ci sarebbe un principio attivo di questa pianta in grado di combattere il tumore al seno e alla prostata; è lassativa, dolcificante, protegge i vasi sanguigni, cicatrizzante e in grado di contrastare gli stati infiammatori. L'unico effetto collaterale che si può trovare a questa pianta se viene usata eccessivamente è per coloro che soffrono di diabete perché è in grado di alterare la quantità di sali minerali nel corpo.


Utilizzo delle radici

radici liquirizia Si pensa che dalla pianta provengano solamente le caramelle ma non è così, è possibile infatti fare diverse cose con le radici: visto che si conservano per molto tempo si possono usare non solo in ambito culinario ma anche in altri, come ad esempio aiutare la digestione prendendola dopo i pasti, combattere la tosse bevendo l'infuso di liquirizia o le infiammazioni alle gengive e infine per combattere l'alito cattivo è possibile masticare un bastoncino di liquirizia. Per poterle sfruttare le radici devono essere prima di tutto sbucciate e poi sottoposte ad un procedimento di essicazione; devono essere bollite per diverso tempo ed il succo che ne esce ha un colore particolarmente scuro ed è proprio questo che viene usato per fare le caramelle che tutti noi conosciamo. Molto spesso la troviamo all'interno di diversi dolci e conferisce un gusto molto particolare.


Impianto della liquirizia

Il periodo migliore per la messa a dimora è senz’altro l’autunno, specialmente nelle regioni a clima temperato o caldo. Altrove si consiglia caldamente di operare alla fine dell’inverno, quando le gelate siano sicuramente terminate. Le piante giovani, infatti, sono particolarmente sensibili alle basse temperature, oltre ai ristagni idrici nel terreno.

Lavoriamo l’area con largo anticipo rendendo soffice il terreno ed eliminando tutte le pietre o i ciottoli che possano impedire un libero sviluppo all’apparato radicale. Il substrato deve risultare ricco, capace di mantenersi fresco, ma dotato anche di un ottimo drenaggio.

L’ideale è creare uno strato drenante con della ghiaia (a circa 60 cm di profondità) e riempire poi con una composta per agrumi. In alternativa accertiamoci che il suolo non sia troppo argilloso e eventualmente inglobiamo una buona quantità di sabbia grossolana. Inseriamo con grande delicatezza la pianta, copriamo compattando leggermente e irrighiamo.


Come comporre il vaso?

liquirizia Chi dispone di poco spazio può decidere di coltivare la liquirizia in grandi contenitori. Non scendiamo mai sotto i 30 cm di diametro per consentire un ottimale sviluppo delle radici. Una considerevole quantità di terriccio ci aiuterà inoltre a mantenerle sempre leggermente umide. Creiamo sul fondo uno strato drenante con dell’argilla espansa. Riempiamo poi con un misto per agrumi. In alternativa possiamo ottenere un buon prodotto mescolando terriccio per piante fiorite con una manciata di sabbia e una di terra da giardino argillosa.


Propagazione della liquirizia

Propagazione della liquirizia Ottenere nuove piantine non è alla portata di tutti. Sia la divisione sia la talea necessitano di conoscenze specifiche e attrezzi professionali. La semina non sempre dà buoni risultati (e i semi sono prodotti raramente in coltivazione).

In generale il metodo da preferire è la divisione del cespo, da effettuare su esemplari di almeno 3 anni.

Si deve prelevare una porzione abbastanza ampia che comprenda almeno 5 radici complete di radichette e altrettanti occhi. Lavoriamo possibilmente in autunno, interrando nuovamente nel più breve tempo possibile.

Le talee si effettuano invece a partire da segmenti di radice lunghi almeno 45 cm e con tre occhi: vanno inserite in un terreno sciolto e leggero, ma da mantenere sempre umido.


Pianta liquirizia: Specie e varietà

Glycyrrhiza glabra

È la specie tipo. Molto diffusa in tutta l’area mediterranea, specialmente nelle zone costiere e sulle spiagge,

su terreni secchi (anche se non disdegna quelli umidi). Cresce fino a 150 cm in tutti i sensi ed è piuttosto rustica (tollera senza problemi i -15°C). Può essere coltivata quasi ovunque nella nostra penisola, in piena terra o in un grande vaso.

In coltivazione è abbastanza diffusa anche la sua varietà typica, molto simile e utilizzata ampiamente per la produzione delle radici da commercializzare, visto che le radichette laterali sono meno sviluppate.


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