Capperi

I capperi: irrigazione e clima

I capperi possono essere coltivati sia in vaso che in pieno campo. Si tratta di una pianta che predilige il clima caldo, adattandosi bene anche in situazioni di siccità prolungata. Pertanto è raccomandato non esagerare con le irrigazioni. La annaffiature possono essere invece consigliate nella coltivazione in vaso, sempre rispettando la norma che si deve intervenire quando il terreno è completamente asciutto, all'occorrenza testandolo con un dito in profondità di almeno un paio di centimetri per verificare che non si tratti solo della superficie asciutta. Per le piante messe a dimora nell'orto o nel giardino, come quelle spontanee, invece, il naturale processo di precipitazioni atmosferiche è più che sufficiente. La norma su cui riflettere è che sarà più facile danneggiare i capperi esagerando con l'apporto idrico che farli morire per la mancanza d'acqua. Bisogna, quindi, procedere con estrema moderazione.
Bellissimo fiore di cappero

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Come prendersi cura del cappero

Capperi in maturazione È importante non disporre troppe piantine a poca distanza l'una dall'altra. Il cappero è una pianta che diventerà grande e sarà indispensabile lasciare almeno 1m tra un esemplare e l'altro e 2 metri per la coltivazione su più file. Quando andremo ad interrare il panetto di terra è raccomandato intervenire ad una profondità maggiore rispetto al livello della piantina, garantendo adeguata protezione contro le gelate. La raccolta dei capperi va fatta, preferibilmente, all'inizio della fase di fioritura. Questa raccomandazione è utile sia ai fini della produttività della pianta, sia in termini qualitativi poiché i capperi più piccoli sono anche quelli che vengono maggiormente apprezzati. Durante l'estate si possono tagliare, con un attrezzo affilato e pulito come un coltellino o un paio di forbici, i rami legnosi che potremo utilizzare come talee per la moltiplicazione delle piante.

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Terreno e concimazione

Pianta di capperi in produzione La prima considerazione da fare è che le radici del cappero andranno molto in profondità. È buona norma, dunque, procedere con una lavorazione adeguata del terreno, considerando almeno 40cm di intervento di vangatura. La concimazione iniziale può essere fatta preventivamente anche se il cappero non è esigente in termini di nutrienti. Il suo habitat naturale sono i terreni più aridi della media ma il substrato sarebbe utile prepararlo con attenzione per evitare che la pianta non si sviluppi. La preparazione del terreno può avvenire in autunno, poiché d'inverno verranno messe a dimora le giovani piantine, che si svilupperanno poi col trascorrere delle stagioni. Una volta arricchito il terreno con un prodotto specifico, durante la coltivazione non dovrebbe essere più necessario intervenire con concimazioni aggiuntive.


Capperi: Esposizione, clima, malattie

Pianta di capperi in vaso La pianta del cappero ama particolarmente il clima caldo, caratterizzato anche da periodi in cui le precipitazioni atmosferiche sono poco frequenti. Cresce bene a temperature che superano i 30°C nei mesi estivi. Può essere coltivato a tutte le latitudini nelle regioni italiane prediligendo tuttavia le zone più favorevoli. L'esposizione ideale, quindi, è a tutto sole, in una parte dell'orto o del giardino in cui i raggi arrivano per buona parte della giornata, meglio se dalla mattina alla sera. La pianta del cappero resiste anche agli inverni mediamente rigidi ma teme le temperature più fredde quando scendono al di sotto dei 5°C. Le malattie che possono insorgere sono per lo più derivate dalla cattiva pratica di irrigazione, in genere perché si esagera. Correggendola dovrebbe scomparire l'ingiallimento tipico delle foglie causato dai marciumi. Bisogna dunque evitare i ristagni e gli sbalzi idrici.



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