Fiore dello zafferano

Coltivazione annuale

Una delle tecniche utilizzate per la coltivazione di questa pianta consiste nella coltura annuale. Consiste nel prelevare dal terreno i tuberi in estate, al termine del loro ciclo vegetativo, per poi riposizionarli in autunno in un terreno diverso dal precedente. Questa tecnica si presenta più impegnativa dal punto di vista delle risorse umane, ma offre prodotti di migliore qualità, oltre a permettere il costante controllo dello stato di salute dei tuberi. A causa dei notevoli costi di manodopera questa tecnica viene praticamente utilizzata solo in Italia, mentre all'estero si preferisce optare per la coltivazione pluriennale, anche se i risultati sono di qualità notevolmente inferiore. Un altro grande vantaggio offerto da questa modalità di coltivazione è rappresentato dal controllo delle erbe infestanti e e dalla scelta dei tuberi migliori, che saranno poi riutilizzati per una nuova coltivazione.
Immagine di <strong>fiore zafferano</strong> con stimmi rossi

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Coltura poliennale

Fiore di zafferano e spezia per cucina Nelle grandi coltivazioni del fiore zafferano molto spesso si opta per la coltura poliennale. In pratica il bulbo viene interrato e lasciato nella sua sede per un periodo che può variare da tre a sette anni. Questa tecnica permette di diminuire notevolmente i costi di manodopera, anche se offre fiori di qualità inferiore e non permette un controllo annuale sullo stato di salute dei bulbi. I tuberi dovranno inizialmente essere posizionati ad una distanza superiore a quella prevista per la coltivazione annuale (circa dodici centimetri uno dall'altro), per dar modo ai nuovi bulbi che si formeranno nel corso degli anni di avere lo spazio sufficiente per la loro crescita. Inoltre questa coltivazione non richiede una grande disponibilità di terreno, poiché non prevede un posizionamento diverso ogni anno dei tuberi.

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L'impiego del fiore zafferano in cucina

Piatto di risotto allo zafferano L'impiego principale del fiore zafferano è rappresentato dall'industria alimentare e dalla gastronomia. La spezia ottenuta dagli stimmi viene infatti utilizzata per aromatizzare e donare una tipica colorazione giallastra a molti piatti tipici italiani e internazionali. Ingrediente principale per il risotto allo zafferano, piatto tipico della cucina lombarda e di tutto il Nord Italia, e per la paella alla valenciana, piatto nazionale spagnolo, lo zafferano rappresenta in realtà una spezia molto usata in tutta la cucina per la presenza al suo interno dell'aglicone, principale responsabile del sapore amarognolo della spezia. Il tipico colore giallastro invece viene donato dall'a-crocina. Infine il glucosio consente alla spezia di divenire idrosolubile, cioè in grado di sciogliersi completamente a contatto con l'acqua.


Fiore dello zafferano: La pianta zafferano in medicina

Immagine di fiore di zafferano. In passato la pianta veniva utilizzata anche per i medicamenti. Agli stimmi venivano attribuite proprietà antispastiche, sedative e antidolorifiche. In realtà in tempi più recenti si è scoperto che la pianta può provocare fenomeni di aborto e che una quantità giornaliera costante di circa 20 grammi può risultare anche mortale. Altre controindicazioni in caso di utilizzo eccessivo sono rappresentate da fenomeni di nausea, vertigini, torpore ed emorragie, poichè lo zafferano diminuisce il numero di piastrine e di protrombina presenti nell'organismo. Queste controindicazioni hanno finito per limitare notevolmente il suo utilizzo per impieghi medicamentali, anche se la spezia risulta particolarmente ricca di vitamine A, B1 e B2, nonchè di zeaxantina, che gli conferisce proprietà antiossidanti.