Pianta curcuma
La pianta della Curcuma è una pianta tropicale originaria dell'Estremo Oriente e dell'Australia, pertanto decidere di coltivarla sottoponendola a climi differenti significa dover seguire delle regole precise e delle buone accortezze. Il clima ideale di coltivazione è caldo e umido. La pianta necessita di annaffiate regolari e abbondanti a partire dai primi cenni di primavera sino all'inizio della stagione autunnale. Accanto alla tradizionale annaffiatura bisogna nebulizzare la chioma a scadenze definite, possibilmente ogni due settimane. Nel caso in cui il clima sia troppo asciutto è meglio nebulizzare più volte, guardando le foglie della pianta, evitando sempre che si formino ristagni di acqua alla base del vaso. Agli inizi della stagione autunnale, contestualmente all'ingiallimento delle foglie, bisogna interrompere la somministrazione di acqua per lasciare che le foglie si dissecchino; in questo periodo il rizoma entra in totale dormienza. Quando spunteranno dal terreno i germogli delle nuove foglie sarà ora di riprendere ad annaffiare regolarmente.
Per coltivare e prendersi cura al meglio della Curcuma, bisogna che sia esposta a temperature leggermente superiori ai 17°C anche d'inverno. Si tratta pur sempre di una pianta tropicale e da tale deve essere trattata. É importante assicurarsi della temperatura di esposizione se la coltivata giardino; altrimenti, se piantata in casa e posizionata in balcone, è possibile anche spostare il vaso all'interno, avendo cura del fatto che ogni pianta necessita della luce del sole per vivere e svilupparsi. Durante il periodo di dormienza del rizoma, quindi tra la stagione autunnale e quella primaverile, la pianta deve riposare in un luogo fresco e asciutto e sottoposta a temperature tassativamente superiori ai 15 °C. Una temperatura inferiore sortirebbe il solo effetto di uccidere la pianta cui avete dedicato le migliori cure. In caso di coltivazione outdoor è consigliabile piantarla in primavera, quando il periodo delle gelate invernali è del tutto scongiurato.
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Dal momento in cui la pianta di Curcuma regala i primi germogli sul fondo del vaso comincia il periodo di concimazione: bisogna seguire delle scadenze regolari, ogni due settimane è sicuramente il metodo corretto, utilizzando un concime liquido. Per la scelta del concime è buona norma rivolgersi ad un vivaista di fiducia o recarsi in esercizi commerciali specializzati. È bene non acquistare mai un concime di fortuna in quanto potrebbe far ammalare la pianta; piuttosto bisogna che il fertilizzante sia ricco di macro elementi quali l'azoto, il fosforo e il potassio e di microelementi quali il magnesio, il ferro, il manganese, il rame, lo zinco e il boro. Tutti questi elementi devono essere presenti nel fertilizzante con cui nutrire la pianta. In questo modo è sicuro che la pianta abbia le giuste cure e i nutrienti necessari di cui abbisogna ed è quasi sicuro che cresca un arbusto rigoglioso e sano. La dose consigliata è quella riportata sulla scatola del fertilizzante ma dimezzata: basterà aggiungere il liquido all'acqua utilizzata per annaffiare e il gioco è fatto!
La pianta di curcuma può soffrire di alcune malattie differenti per stagione. Scopriamo quali. Nel periodo invernale, se somministrata dell'acqua alla pianta è molto probabile che si manifesti il cosiddetto marciume radicale: si tratta di una grave malattia che porta in tempi molto brevi alla sua morte. È bene quindi ricordare di non dare assolutamente acqua nel periodo di riposo. Durante il periodo estivo, invece, la pianta è esposta all'attacco di due tipi di insetti: il ragnetto rosso o gli afidi. Il ragnetto rosso è un insetto molto fastidioso e dannoso. Rendersi conto della sua presenza è facile, le foglie di curcuma tendono ad accartocciarsi su sé stesse. I rimedi variano dall'aumento della nebulizzazione della chioma all'applicazione di acaricida in casi particolarmente gravi. Gli afidi o pidocchi delle piante richiedono una attenzione maggiore: si presentano come piccoli insetti dal colore biancastro, giallo o verde e si insediano su tutte le foglie della pianta. Anche in questo caso bisogna rivolgersi al vivaista di fiducia o a esercizi commerciali specializzati in grado di indicare un insetticida che agisce a livello linfatico.
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