geranio macranta
Ideali per valorizzare balconi e davanzali creando delle vere e proprie aiuole pensili. Questi gerani sono di facile coltivazione e con pochi accorgimenti li vedremo crescere velocemente anche fino a sessanta centimetri di altezza, nonché rifiorire per quattro-cinque mesi all’anno.
Questo tipo di gerani è originario del Sudafrica e può essere coltivato in serra, in vasi all’esterno delle abitazioni o anche collocato in giardino laddove il clima sia piuttosto mite, come nell’Italia meridionale o lungo le coste. I gerani che crescono nel terreno sopportano meglio stress termici e idrici ed infezioni parassitarie, inoltre raggiungono dimensioni più ragguardevoli.
Il
geranio macranta è molto popolare e viene denominato anche geranio “fantasia”, “a cinque macchie” o “a farfalla” per la forma delle infiorescenze. I suoi fiori leggermente vellutati, semplici o doppi, sono vistosi e dai colori brillanti, nei toni del bianco, del rosa, del rosso e del lilla ed anche nelle varianti arancione, rosa a macchie rosse e lavanda a macchie scure. Le foglie di questa pianta sono profumate, leggermente accartocciate e a contorno dentato.
I gerani macranta vanno acquistati in primavera e se i vasi si presentano di diametro superiore ai dodici centimetri si può rimandarne il rinvaso. Il terriccio deve essere soffice, concimato e leggermente acido.
Questo geranio ama il sole, ma durante il periodo di massima fioritura è meglio ombreggiarlo leggermente nelle ore centrali della giornata. Al contrario, se vediamo che le foglie crescono molto più dei fiori significa che la pianta non è abbastanza esposta alla luce e la dobbiamo spostare in una posizione più soleggiata.
Da maggio ad agosto, nel periodo vegetativo, è bene concimare questo tipo di gerani ogni due settimane con un cucchiaino di concime complesso ternario per ogni vaso, dopo avere bagnato il terriccio per non danneggiare le radici. Non concimare mai nelle giornate molto calde o molto fredde.
Per stimolare la crescita di gemme e nuovi fiori eliminiamo sempre quelli già appassiti.
Queste piante vanno annaffiate poco nelle mezze stagioni e solo quando il terriccio è quasi asciutto per evitare il marciume, mentre durante l’estate devono essere bagnate ogni sera, evitando di aspergere le foglie.
Durante l’inverno i gerani macranta temono il freddo e se esposti alle gelate vengono danneggiati irrimediabilmente. Nella stagione fredda vanno riposti in un locale luminoso a temperatura maggiore di due gradi come può essere il pianerottolo condominiale o in un cassone a vetri nella parte più riparata del balcone e non vanno bagnati fino a marzo, quando si svasano.
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Prima del rinvaso le piante devono essere potate per circa due terzi della lunghezza dei rami ed è consigliabile asportare mezza zolla di terra controllando la presenza di parassiti, quindi tagliare parte delle radici avvolte a matassa. I nuovi vasi, preferibilmente in vetrocemento o altri materiali sintetici, per evitare marciumi, devono avere fori di drenaggio che andremo a coprire con cocci per evitare che le radici o la terra vadano ad otturarli. Nei vasi a cassetta la distanza tra una pianta e l’altra deve essere di almeno trenta centimetri.
Dopo il rinvaso dobbiamo esercitare una certa pressione sul terriccio, lasciando lo spazio di due centimetri fra la terra e il bordo del vaso. Nelle seguenti ventiquattro ore teniamo i gerani macranta all’ombra ben annaffiati.
I gerani sono facilmente esposti a malattie fungine, batteriche, virali e da parassiti, perciò è consigliabile eliminare le piante più vecchie ogni due anni.
Il geranio macranta si moltiplica per talea nel mese di agosto, operando sulla parte più rigogliosa e fiorita della pianta.
Le talee vanno tagliate in punta con un coltello molto affilato, con almeno tre foglie compiute asportando poi quella situata più in basso, vanno lasciate asciugare all’ombra per ventiquattro ore e quindi piantate in vasetti da cinque centimetri di diametro. Il terriccio ideale deve avere due parti di torba ogni parte di sabbia silicea. Le talee in seguito vanno annaffiate mantenendo le foglie più umide del terriccio e lasciate all’ombra circa quattro giorni. Quando iniziano a germogliare vanno poi spostate in vasi da circa otto centimetri di diametro.
Le talee devono svernare in serra a circa dieci gradi.
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