Erica
L'erica è caratterizzata dalla particolare fioritura che si concentra in autunno o in primavera. Per questo motivo, la sua innaffiatura deve essere mantenuta costante durante il corso dell'anno. Come regola generale, valida sia per le piante da giardino che per quelle da interno, l'erica va innaffiata ogni volta che il terreno risulti asciutto. La pianta infatti preferisce un terreno sempre fresco e umido. Nonostante la frequente bagnatura, è sempre bene evitare la formazione di ristagni di acqua che potrebbero causare la marcitura delle radici. Un accorgimento molto importante è quello di aggiungere della sabbia al terreno se la nostra pianta è di tipo acidofilo e si intende evitare la formazione di ristagni di acqua. In estate controllare maggiormente il terreno dell'erica se posizionata in giardino.
Sebbene l'erica riesca a fiorire anche in autunno, la pianta è molto sensibile alle temperature e soffre parecchio quando si arriva al di sotto dei 5°C. Quindi, se l'erica viene piantata in giardino è bene in inverno ripararla il più possibile.La pianta va potata subito dopo la fioritura, accorciando tutti i fusti che portano i fiori appassiti. E' importante procedere con la potatura immediata perchè una potatura tardiva potrebbe asportare gran parte della fioritura successiva.L'erica produce tanti piccoli semi che però, purtroppo, non sono sempre fertili. Quindi per la propagazione si tende a scegliere un altro procedimento. Si prelevano dalla pianta dei rametti, preferibilmente che non contengano fiori o boccioli, si tagliano le foglie della parte inferiore. Questi rami vanno poi immersi in un terriccio di torba e sabbia e andranno innaffiati regolarmente.
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E' bene procedere con la concimazione dell'erica solamente inestate, quando la pianta è in fase di crescita. Questo processo va ripetuto ogni 15 giorni utilizzando un concime liquido, preferibilmente un concime specifico per piante acidofile, che andrà diluito nell'acqua di irrigazione. L'utilizzo di un concime di questo tipo aiuta la pianta a ricreare il pH con il quale essa si diffonde in natura. Un altro accorgimento per migliorare l'acidità dell'erica è aggiungere del calcare all'acqua di irrigazione. Se non fosse possibile fornire alla pianta dell'acqua demineralizzata, si può procedere fornendo periodicamente del concime rinverdente che potrà ripristinare la giusta quantità di ferro biodisponibile per le piante. Il terreno più adatto alla coltivazione dell'erica è un misto in quantità uguali di sabbia e torba.
La causa principale di morte dell'erica è riscontrabile in cattive modalità di coltivazione che causano la formazione di muffe o marciumi. Se la pianta viene posizionata in luoghi troppo soleggiati, si rischia un suo essiccamento con conseguente morte all'interno dell'arbusto. Un clima eccessivamente asciutto potrebbe favorire l'attacco di cocciniglie e acari che rovinano il fogliame vistosamente.Se l'erica si trova in un ambiente con un clima umido ma scarsamente ventilato, si rischia la diffusione della muffa grigia causata dalla botrite.La pianta può essere fortemente danneggiata, fino a causarne la morte, se scarsamente innaffiata e posizionata allo stesso tempo in un luogo particolarmente soleggiato. La pianta è inoltre soggetta a clorosi, causata dall'utilizzo di un terreno calcareo. Questa malattia si presenta con lo scolorimento dell'erica.