Bambù

Bambù

Con il termine comune Bambù, o Bamboo, si indicano centinaia di generi e specie di piante perenni sempreverdi, diffuse su gran parte del globo; formano rizomi carnosi, che hanno sviluppo strisciante o a cespo, da cui vengono prodotti particolari fusti eretti, simili a canne flessibili, che portano numerose foglie sempreverdi; i bambù in genere cambiano il fogliame in primavera o all'inizio dell'estate, quindi il periodo in cui sono più belli e decorativi è l'estate, l'autunno e l'inverno.

Esistono centinaia di specie anche in coltivazione, appartenenti a generi diversi: phyllostachys, pleioblastus, sasa, shibatea, bambusa; i nomi sono molto particolari ed altisonanti, ma indicano diverse specie di semplici bamboo, quelli che i nostri nonni coltivavano solo ed esclusivamente per ottenere dai fusti un sostegno economico per le piantine di pomodoro.

In effetti per un certo periodo i bambù sono stati demonizzati, come piante invasive e di difficile coltivazione, o poco decorative; in realtà esistono molte specie di bamboo molto decorative, vigorose e rustiche, con fusti dai colori vari, dal nero cupo fino al giallo dorato, e con portamento assai diverso: esistono bamboo nani, che formano piccoli cespi più bassi di un paio di metri; esistono anche bamboo giganti, che nel corso degli anni possono raggiungere tranquillamente i 25 metri di altezza.

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Coltivare i bambù

bambu nano I Bambù sono piante diffuse in tutto il globo, quindi ne esistono specie tropicali, che amano il caldo e si coltivano in vaso in Italia, come ne esistono varietà di origine himalayana, che sopportano il gelo anche intenso e prolungato.

In giardino se ne coltivano alcune decine di specie, ma ogni anno si presentano sul mercato nuove varietà, con particolare colore del fusto, portamento, esigenze colturali.

In linea di massima i bamboo disponibili in Italia per la coltivazione in giardino appartengono a specie rustiche, che ben sopportano il calore estivo ed il freddo invernale, compresi gelo e neve persistenti, intensi e prolungati. Occasionalmente, soprattutto nel caso di specie particolarmente delicate, può accadere che in inverno la pianta dissecchi, anche completamente. In genere però si rovina la parte aerea e non le fitte e compatte radici rizomatose, che quindi rigermogliano all'arrivo dei primi caldi e fine inverno.

I Bamboo amano posizioni soleggiate, o semiombreggiate, ma sempre ben luminose; amano terreni leggermente acidi, ma si sviluppano senza problemi anche in terreni leggermente alcalini, senza avere alcun problema; fondamentale è che il terreno sia molto ben drenato, perchè i rizomi vengono facilmente attaccati da funghi o muffe in caso di terreno costantemente umido o melmoso.

Si coltivano in piena terra o in vaso, ricordando sempre che il loro sviluppo in altezza può essere cospicuo, e una pianta sottile, alta più di 10 metri può facilmente rovesciare un vaso leggero o di piccole dimensioni.

Sono piante rustiche, che sopportano benissimo la siccità, ma è bene annaffiare gli esemplari da poco a dimora, soprattutto se posti in vaso; attendiamo sempre che il terreno sia asciutto tra un'annaffiatura e l'altra.

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Una pianta infestante

pianta di bamboo Molte specie di bambù sono piante infestanti; in genere le specie meno problematiche sono quelle nane, a sviluppo cespitoso, che infatti tendono a formare una macchia tondeggiante, ma compatta, che a maturità tende a smettere di allargarsi.

Le specie più complicate da gestire sono sicuramente quelle striscianti, che sono anche le più diffuse.

Si sviluppano per mezzo di rizomi striscianti, che hanno un comportamento simile a quello delle piantine di fragole: con il passare degli anni tendono a colonizzare tutto il terreno che trovano a disposizione.

Per questo motivo in genere si pongono a dimora i bambù accerchiandoli con una barriera contenitiva, o con un piccolo fossato; la barriera contenitiva, in plastica o in metallo, deve essere posta a buona profondità, almeno 50-70 cm, in modo che funga da deterrente anche verso il basso, non solo lateralmente; è consigliabile porre la barriera inclinata, in modo che spinga i rizomi a produrre nuovi fusti sul lato del cespo di bambù, per poi fermare la propria corsa.

Se poniamo a dimora una piccola macchia di bambù possiamo anche tenerla contenuta distruggendo tutti i germogli che si sviluppano all'esterno della zona che vogliamo coltivare a bambù, in modo da tarpare le ali alla nuova vegetazione e da favorire lo sviluppo di piante all'interno della macchia.


Potatura

I bamboo si potano liberamente, a piacere, possibilmente in primavera, in modo da favorire lo sviluppo di una maggiore quantità di foglie.

I bamboo nani, cespitosi, vengono potati rasoterra ogni 2-3 anni, per mantenere il cespo più compatto e denso nel corso degli anni.

Gli altri bamboo non necessitano di potature obbligatorie, ma vengono potati regolarmente, per rimuovere le canne più grosse ed utilizzarle, o per mantenere la siepe di bamboo di una data dimensione in altezza, per contenere la vegetazione troppo esuberante.

Non soffrono in alcun modo per le potature, anzi, generalmente una potatura rende la vegetazione più compatta e densa.


I fiori dei bambù

fiore di bambu I bambù fioriscono, producendo infiorescenze che ricordano quelle di altre poacee, di colore verde o giallo; la gran parte degli appassionati di giardinaggio però possono non aver mai visto un bambù in fiore; questo perchè la gran parte delle specie fiorisce sporadicamente, a volte ogni svariate decine di anni.

La particolarità del bambù è che talvolta alcune canne producono fiori sporadici, in periodi casuali dell'anno, e a intervalli di tempo del tutto casuali, anche di molti anni. Però ogni specie ha un dato periodo di fioritura massiccia, uguale in tutto il mondo, che può avere scadenza anche ogni 120 anni, per esempio: quando una pianta di quella specie e varietà comincia a fiorire in modo massiccio, l fanno tutte le piante della stessa specie e varietà, ovunque si trovino, e qualsiasi sia la stagione. Nel senso che una pianta fiorisce in Australia in pieno inverno e la "sorella3 fiorisce in Granbretagna in piena estate.

Generalmente queste fioriture massicce portano le piante a un forte deperimento, e spesso alla morte.



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