Bambù nano - Pleioblastus pygmaeus
Il Pleioblastus pygmaeus è una pianta erbacea sempreverde, originaria dell'Asia; viene chiamato anche arundinaria pygmea, o Sasa pygmea. L'apparato radicale del bambù nano è di tipo rizomatoso, che tende ad allargarsi nel corso degli anni, con uno sviluppo tappezzante; da ogni rizoma si sviluppano sottili canne di colore verde, alte al massimo 80-100 cm, semilegnose, che portano lunghe foglie dalla consistenza cartacea, verde chiaro, a costituire un arbusto tondeggiante, molto denso. Queste varietà di bambù nano sopportano benissimo le potature, e vengono utilizzate anche come bonsai, o per ricoprire ampie zone di terreno, potandole frequentemente ad un'altezza di 25-30 centimetri. Talvolta i bonsai nani si utilizzano anche in contenitore, in appartamento.
Le piante di bambù nano preferiscono posizioni soleggiate, o leggermente ombreggiate, possibilmente al riparo dal vento freddo invernale; non temono il freddo, e questa specie può sopportare temperature molto rigide, fino a -15/-20°C; nei luoghi con estati molto calde è preferibile porli a dimora in luogo semiombreggiato, per evitare che nelle ore più calde della giornata, rimangano esposti all'irraggiamento solare diretto.
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Per quanto riguarda le annaffiature del Pleioblastus pygmaeus è bene stabilire la quantità di acqua in relazione al periodo. Nel periodo primaverile ed estivo, da marzo ad ottobre, è bene mantenere il terreno leggermente umido, evitando i ristagni idrici; possono sopportare brevi periodi di siccità, preferendo comunque annaffiature regolari.
I bambù fioriscono solo sporadicamente, ad intervalli molto irregolari; quando una pianta produce i fiori può necessitare di concimazione; talvolta può essere necessario concimare anche esemplari che dispongono di poco terreno o che tendono a produrre fogliame ingiallito. Si utilizzi un concime a lente cessione, bilanciato. Queste piante possono sopportare il terreno umido e bagnato, vengono infatti utilizzate anche nei pressi di giardini d'acqua.
Il Pleioblastus pygmaeus o bambù nano si coltiva in qualsiasi terra da giardino, preferendo terreni abbastanza pesanti e non necessariamente ricchi di materia organica. Gli esemplari coltivati in vaso necessitano di essere rinvasati ogni 2-3 anni. E' bene mantenere un corretto grado di umidità ai piedi della pianta utilizzando del materiale pacciamante, che garantirà la perfetta umidità senza provocare ristagni d'acqua.
I bambù possono diventare invasivi, è quindi consigliabile provvedere degli apparati di contenimento se non si vuole lasciarli dilagare nel giardino.
La moltiplicazione del Pleioblastus pygmaeus può avvenire per seme, ma la fioritura è un avvenimento abbastanza raro, quindi i semi sono di difficile reperimento. Generalmente questa tipologia di piante si propaga per talea di fusto, asportando in primavera i nuovi germogli, oppure per divisione dei cespi di rizomi, che radicano molto rapidamente.
Le piante di bambù nano sono una varietà piuttosto rustica e resistente e, generalmente, non vengono attaccate da parassiti e malattie. In caso di sospetto attacco da parte di parassiti è possibile intervenire con uno dei numerosi prodotti specifici disponibili in commercio, che risultano molto efficaci per risolvere il problema in maniera definitiva.
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