La pianta di Lauro

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Laurus Nobilis: il principe dell'Olimpo nel giardino di casa

Laurus nobilis è il nome botanico della specie europea di alloro. Le foglie, nell'antica Grecia, erano masticate dalle sacerdotesse del tempio di Delfi e le sue foglie sono state bruciate come incenso per il principe degli dèi: Apollo. Il Lauro ha una storia antica e impressionante: l'imperatore Augusto aveva due allori piantati ai lati della porta di casa. La parola greca per Lauro è Daphne. Tutti ricorderanno il mito della fanciulla inseguita da Apollo e trasformata in un albero di Alloro. In Grecia foglie di Lauro erano sparse sul pavimento dei templi per allontanare demoni e temporali. Gli eroi romani venivano incoronati con corone di alloro e da qui deriva il modo di dire: "riposare sugli allori". Questa aromatica è diffusa in tutta l’area mediterranea: in natura è in grado di comporre grandi foreste spontanee. Questo albero sempreverde può raggiungere i 10-12 metri di altezza, ha un'ampia diffusione in tutta Italia con una particolare concentrazione nelle regioni del centro-sud. L'alloro si sviluppa, frequentemente, in ceppaie composite: larghi arbusti tra i tre e i sei metri d'altezza.
Apollo e Dafne immaginati dallo scultore austriaco Jakob Auer

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Laurus nobilis: carta d'identità

Il Lauro in giardino: un'ottima soluzione può essere la piantumazione in vaso. Il Laurus è una pianta diffusa in Italia in tutte le regioni, soprattutto nel centro sud: presenta un fusto caratterizzato da corteccia scura e una ricca ramificazione nella parte bassa. Questa particolarità conferisce spesso all'alloro una forma tondeggiante o allungata. Il fogliame, sempreverde, è di forma ovale: molto aromatico, verde scuro e piuttosto coriaceo. Si tratta di piante dioiche (esistono, cioè, esemplari maschili e femminili): i fiori sono piccoli localizzati nei pressi dell'ascella fogliare sul legno dell’anno precedente. E' bene notare che, negli esemplari di sesso femminile, ai fiori seguono i frutti: piccole bacche nere, una volta raggiunta la maturazione completa. E' facile coltivare la pianta di lauro in giardino o in vaso: sono piante molto rustiche. Assieme a Salvia e Rosmarino diventeranno rapidamente aromi essenziali per la cucina di casa.

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Il Lauro: istruzioni per l'uso

Il classico sviluppo del Lauro a ceppaia composita. L’alloro ha un'ottima adattabilità all'ambiente, anche se preferisce zone assolate e riparate durante i freddi mesi invernali. Il terreno deve essere sempre ben drenato. Si tratta di una pianta che necessita di una minima dose di attenzioni: concime e acqua sempre in modo misurato. La cura maggiore andrà riposta nella fase della crescita e dello sviluppo: in condizioni ideali l'alloro tende, infatti, a crescere molto rapidamente. Nel caso di una coltivazione in vaso sarà necessario un contenitore sufficientemente alto e profondo. Per garantire il drenaggio sarà sufficiente un fondo di circa dieci centimetri composto da materiale grossolano: lapillo vulcanico, argilla espansa o sassolini. In questo caso la potatura dovrà essere ogni anno piuttosto severa, altrimenti si renderà necessario un rinvaso frequente, proprio a causa dello sviluppo rigoglioso. La riproduzione avviene principalmente per talea semilegnosa da prelevare, tra agosto e settembre, specialmente dai getti laterali. Dopo il riposo in vaso, per almeno un anno, il trapianto in terra potrà avvenire senza traumi.


La pianta di Lauro: La pianta di lauro, dal giardino alla tavola

Il Laurus Nobilis in una antica scheda botanica E' possibile raccogliere le foglie in ogni periodo dell’anno, le bacche, invece, andranno raccolte in autunno anticipando le prime gelate invernali. La conservazione ottimale è il primo passo per un corretto uso in cucina di questa meravigliosa pianta aromatica. Sia le bacche sia le foglie si conservano ottimamente: un luogo ombreggiato e arieggiato è l'ideale per l'essicazione delle bacche, mentre le foglie possono essere mantenute per un buon periodo in un barattolo di vetro ben chiuso. Le foglie di Alloro sono particolarmente aromatiche grazie all'olio essenziale in esse contenuto: è sufficiente spezzarne alcune per sprigionare immediatamente il caratteristico sentore erboso e balsamico. Le foglie del laurus si possono utilizzare in una grande quantità di ricette: fondamentale per la marinatura delle carni, caratteristico in stufati e bolliti. L'alloro è anche presente in molte preparazioni a base di legumi e castagne o è tradizionalmente impiegato nella cottura alla brace del pesce.


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  • lauro pianta Lauro deriva dal latino "laurus", che a sua volta era la traduzione greca della parola "dafne", usata dagli antichi Grec
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