Porro coltivazione

Come seminare ed annaffiare il porro

Per seminare il porro ci vuole una temperatura minima di sette gradi, quindi spesso si sceglie di far germogliare i semi in una serra o di acquistare piantine in in centro specializzato. Se fatta in serra, viene eseguita a fine Gennaio con una temperatura di tredici gradi che deve rimanere uguale per un paio di mesi. Appena i germogli crescono si travasano su file, mantenendo una distanza di cinque centimetri uno dall’ altro. Arrivati ad Aprile è possibile travasarli in campo aperto. Se al contrario si volesse seminare all’aperto si inizia a Marzo inserendo le sementi ad un centimetro di profondità, mantenendo quindici centimetri di distanza tra le file. È consigliabile annaffiare appena seminato e costantemente nella prima fase di sviluppo. In seguito si bagnano solo nei periodi di siccità.
Piante di porro

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Porro coltivazione

Coltivare porri Nella coltivazione dei porri si usa rincalzare la terra intorno alle piante, al fine di allungare la parte bianca commestibile ma, prima di procedere, si proteggono le foglie dalla terra legando attorno alla pianta della carta. Questa operazione viene svolta fino al mese di Novembre, quando spunteranno le foglie dal terreno. Contemporaneamente si consiglia di pacciamare il suolo, specialmente nei periodi di siccità, al fine di non disperdere l’umidità. La pianta del porro può essere consociata con altre piante, che aiutano a tenere lontani alcuni parassiti o contribuiscono a fornire al terreno le condizioni ideali per il loro sviluppo. Ad esempio le carote, allontanano la mosca della cipolla, molto dannosa anche per il porro. Altre piante che possono essere coltivate insieme al porro traendone benefici sono il sedano, il pomodoro, insalata le fragole.

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Tipo di terreno e concimazione

come coltivare porri Il terreno migliore per i porri è drenante e ricco di nutrienti, privo di ristagni idrici e con un pH mediamente a sette, anche se sono in grado di tollerare variazioni acide e alcaline. È necessario preparare il terreno profondamente in autunno, in modo che sia nutrito fino a dove arrivano le radici. Per fertilizzarlo adeguatamente bisogna, prima di interrare le piantine, aggiungere uno strato di letame maturato di bovini o di maiali, oppure di compost, ma senza abbondare perchè un terreno troppo ricco rischia di essere dannoso per i porri. Prima di trapiantare, inoltre, bisogna mettere un fertilizzante complesso. Dopo questa fase di concimazione iniziale, non è più necessario fertilizzare, ma sui terreni particolarmente poveri si potrebbe versare del concime liquido, evitando il periodo estivo.


Possibili malattie e rimedi

Piante di porro malattie Le piante dei porri potrebbero essere attaccate da parassi ti come la fastidiosa mosca della cipolla, che come detto, può essere controllata consociando il porro e le carote. Esiste un altro tipo di mosca che potrebbe rappresentare un problema per i porri ed è la mosca minatrice del porro, che inserisce le sue uova dentro le piante in modo che le larve la mangino, è possibile prevenirla ricoprendo i porri nei mesi di settembre e ottobre. Il porro potrebbe essere colpito dalla peronospora e l’unico rimedio è tagliare la pianta lasciandone solo un dito, in un paio di mesi dovrebbe ricrescere, restando un po’ più piccola. Importantissimo ricordarsi di non usare le parti tagliate per il compost, o l’infezione si diffonderebbe ulteriormente. Una buona abitudine è anche quella di spargere della farina di roccia, che allontana i bruchi e bagnare le piante con un infuso di equiseto.



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