Come potare il limone
Come potare il limone non è solo una questione di tecnica, è indispensabile conoscere quali sono le temperature idonee e i momenti più favorevoli della stagione.La potatura del limone va eseguita in ambienti miti, in modo da consentire ai tagli di rimarginare velocemente, per evitare l'accesso a parassiti e virus. I periodi migliori sono quelli in cui il metabolismo della pianta rallenta, dunque poco prima della ripresa rapida della crescita primaverile e in caso di limone in vaso, quando viene tolto dal riparo invernale. E' indispensabile che la potatura del limone avvenga durante questo periodo di dormienza a patto che non geli, altrimenti è possibile posticipare l'operazione al primo cenno di risveglio. Per sapere dove tagliare e come potare il limone, è necessario osservare l'andamento di crescita della pianta che per un certo verso va rispettato, al tempo stesso corretto e migliorato, sia da un punto di vista estetico che per potenziare il fogliame e lo sviluppo dei frutti, data la propensione del limone a ramificare in modo disordinato.
Per imparare come potare il limone correttamente, procedendo anche per logica, la prima cosa da fare è tagliare i rami secchi o spezzati che spesso dopo l'inverno si presentano numerosi.Un altro fattore importante è cercare di mantenere moderata l'altezza della pianta, per agevolare la raccolta dei frutti, dunque soprattutto se si è di fronte ad un esemplare maturo, è necessario potare le estremità dei rami all'apice della pianta che tendono a crescere verso l'alto, per potenziare la crescita dei rami più bassi. Passando poi alla vera potatura di rinforzo, si tagliano alla base le ramificazioni senza frutti e foglie, i cosiddetti succhioni che tolgono energia alla pianta e che come è evidente, non servono a nulla. Infine si potano i polloni, gli steli legnosi che sovente spuntano dal terreno nell'area circostante la pianta.
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Per capire come potare il limone e nello specifico, come orientarsi per non tagliare le ramificazioni sbagliate, è importante sapere che i rami sicuramente da potare sono quelli di dimensione inferiore del diametro di una matita. Successivamente, dato che a occhio si riconoscono i rami più forti che devono essere tenuti a una certa distanza uno dall'altro, si individuano tre o quattro branche principali dell'albero e si potano le altre. Le branche del limone sono i gruppi di ramificazioni di un unico ramo che parte dal tronco: troppe branche e di conseguenza troppe ramificazioni non consentono alla pianta di prendere ossigeno ed esposizione al sole in modo sufficiente, perciò ne vanno rimosse alcune, per potenziare quelle da conservare, fino a un numero di cinque per pianta.Infine durante la potatura è necessario considerare che è meglio lasciare le ramificazioni più fitte nella parte inferiore e più rade nella parte superiore, per permettere alla luce solare di raggiungere tutte le parti dell'albero.
Oltre alla tecnica relativa a come potare il limone è molto importante usare alcune accortezze in materia di attrezzi, oltre che conoscere le modalità di taglio da eseguire durante questa delicata operazione. La prima regola è che gli attrezzi per potare il limone quali forbice e cesoia, siano ben affilati e disinfettati. Le lame possono essere colpevoli del trasporto di funghi e batteri, dunque per non correre il rischio di infettare il limone è indispensabile disinfettare a fuoco le lame degli attrezzi. Le modalità di taglio, sia con la forbice per le ramificazioni più sottili che con la cesoia per i rami più spessi, devono essere vigorose e decise, in modo da risultare nette e precise. Inoltre i tagli devono essere eseguiti in maniera obliqua, calcolando che risultino nella direzione che consenta all'acqua piovana di defluire velocemente, per evitare ristagni idrici sul taglio, possibili colpevoli di patologie fungine.
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