Mandarino cinese

L'irrigazione

Il mandarino cinese è una pianta piuttosto esigente in termini di apporto idrico. Specialmente nella prima fase della crescita bisogna assicurare un'irrigazione costante e regolare senza sbalzi e senza esagerare. Coltivandolo in vaso dovremo verificare la posizione e, se nella collocazione scelta non riceve le piogge perché ad esempio è sotto un porticato, dovremo intervenire artificialmente ogni volte che la terra si secca in superficie. Le annaffiature dovranno essere sempre generose ma l'acqua in eccesso dovrà defluire completamente per evitare la formazione di ristagni che potrebbero danneggiare la pianta. Il mandarino cinese coltivato all'aperto va annaffiato se le precipitazioni atmosferiche non sono sufficienti. Ogni settimana ci assicureremo che la pianta riceva l'irrigazione necessaria che intensificheremo quando spunteranno i primi fiori.
Pianta asiatica

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Tecniche di coltivazione

Pianta mandarini cinesi Il mandarino cinese può essere coltivato a partire dal seme solo se abbiamo specifiche conoscenze di giardinaggio, in modo da poterlo successivamente innestare, per produrre una precisa varietà. Altrimenti è meglio comprare una piantina già cresciuta da un negoziante o presso un vivaio. Potremo scegliere un mandarino cinese che presenta già i frutti, dovendolo soltanto rinvasare quando sarà necessario. Durante la crescita della pianta dovremo potarla utilizzando uno strumento tagliente, in modo da non rovinarla. Il mese migliore per questa operazione è Maggio e interverremo recidendo nettamente i rami secchi che non presentano fiori. Potremo anche cercare di dare un aspetto estetico migliore alla chioma potandola a seconda del gusto personale. La potatura permette anche di ricevere una migliore areazione.

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Il terreno

Vaso giardino Il mandarino cinese ha bisogno di un terreno leggero, in grado di drenare perfettamente le precipitazioni atmosferiche e le irrigazioni senza creare pozzanghere. Per cui dovremo preparare con anticipo la terra dove andremo a trapiantarlo. Eseguiremo una zappatura e una vangatura energica, aggiungendo una concimazione di letame maturo e compost casalingo. Dopodiché mescoleremo altra terra e ricopriremo, avendo verificato che il substrato risulti soffice. Al momento del trapianto procederemo con un'ulteriore concimazione che aiuterà la pianta a riprendere la vegetazione. La buca dove metteremo la pianta deve essere almeno il doppio del panetto di terra contenuto nel vaso. Metteremo a dimora il mandarino cinese e compatteremo delicatamente la superficie. Per quanto concerne la coltivazione all'interno dei vasi, invece, dovremo rinvasare ogni 3 anni al termine della primavera.


Mandarino cinese: Clima e avversità

Mandarini cinesi Il mandarino cinese si sviluppa abbastanza bene anche nel nostro clima, sebbene sia una pianta che proviene dai paesi asiatici. Può essere coltivato con successo sia nelle zone costiere che in quelle collinari, a tutte le latitudini della penisola italiana. Tuttavia dove il clima è più rigido è meglio scegliere la coltivazione all'interno dei vasi. Le temperature al di sotto dello zero potrebbero danneggiare irrimediabilmente il mandarino cinese e anche i venti gelidi sono mal tollerati. Per cui è raccomandato proteggere la pianta con un tessuto apposito da giardinaggio e ritirarla in luogo più temperato e riparato. Al sud Italia, invece, si può coltivare la pianta direttamente a dimora senza particolari accorgimenti. La collocazione ideale è a tutto sole. Per combattere le principali avversità è possibile acquistare prodotti antiparassitari specifici, in particolar modo per la cocciniglia.



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