Mandorlo
Il Mandorlo è un albero da frutto che cresce bene anche in climi caldi; tuttavia, richiede irrigazioni periodiche, soprattutto per sostenere l'attività vegetativa e la fruttazione. In generale, l'apporto idrico deve essere costante e abbondante soprattutto per gli esemplari più giovani in fase di crescita; in questo caso, dunque, le irrigazioni dovranno essere ripetute settimanalmente, a meno che non si verifichino abbondanti precipitazioni, con una riduzione della frequenza nei periodi invernali. Nel caso di coltivazioni intensive o per più esemplari coltivati in giardino, invece, si può ricorrere a sistemi di irrigazione a goccia, che prevedono la somministrazione costante di piccole entità di acqua direttamente alla base della pianta, all'origine delle radici. Per i Mandorli maturi, invece, si può ricorrere all'innaffiatura con cadenze più dilazionate, prestando particolare attenzione ai periodi di siccità prolungata.
Il Mandorlo è una pianta originaria del continente asiatico, adattata a climi caldi e piuttosto aridi. Per ottenere risultati soddisfacenti è opportuno scegliere una zona del giardino o dell'orto ben soleggiata, possibilmente al riparo da venti forti e correnti fredde. Il Mandorlo cresce bene in ogni tipo di terreno, purchè sia ben drenato. Va piantato a fine inverno, distanziando i vari esemplari di almeno 5 metri per garantire spazio sufficiente alla loro crescita. Nei primi due anni le piante vanno irrigate abbondantemente e vanno rimosse bene le piante infestanti; inoltre è difficile che producano frutti nei primi anni, ossia prima di un'adeguata maturazione. In autunno si iniziano a raccogliere le mandorle e in inverno, quando si è arrestata la crescita della pianta, è opportuno provvedere alla potatura, per rimuovere eventuali rami secchi o per ordinare chioma.
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Il Mandorlo non richiede necessariamente di essere concimato, a meno che non si debba implementare la resa quantitativa di frutti. In generale, prima del trapianto, è importante disporre sul fondo della buca una discreta quantità di materiale organico, compost o stallatico maturo, per garantire una dose sufficiente di sostanze nutritive alla pianta durante la crescita nei primi anni. Per gli esemplari di Mandorlo più adulti è sufficiente interrare questo tipo di concime alla base del tronco annualmente, mentre per quelli più giovani si possono utilizzare in aggiunta dei fertilizzanti a base di macroelementi quali azoto, potassio e fosforo. Quest'ultimi, miscelati nell'acqua di irrigazione, vanno erogati in primavera e durante tutto il periodo di crescita, controllando che il terreno sia già umido per evitare concentrazioni eccessive e dannose di concime.
Tra le principali malattie del Mandorlo troviamo soprattutto infestazioni parassitarie da afidi, piccoli insetti che si nutrono della linfa della pianta grazie ad un apparato buccale di tipo pungente; la piante più giovani e dalle fronde più tenere possono patire maggiormente l'attacco e indebolirsi fino all'appassimento. Inoltre gli afidi producono una sostanza zuccherina che può fungere da substrato per la crescita di specie fungine; questi patogeni si combattono con prodotti antiparassitari specifici. Un altro insetto pericoloso è l'Amyelois transitella, una falena che trova riparo nei frutti non raccolti e rimasti sull'albero. Al termine dell'inverno questi insetti si riattivano e insieme alle larve danneggiano la vegetazione del Mandorlo. Importante in questo caso la prevenzione, che si effettua raccogliendo tutti i frutti all'inizio dell'inverno sia ancora adesi alla pianta che caduti al suolo, per eliminare qualsiasi rifugio per l'insetto.
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Quando parliamo della pianta di mandorlo, dobbiamo ricordare come faccia parte di due categorie molto importanti, come q
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