Orchidea cattleya
L'orchidea cattleya può essere monofoliata o bifoliata, a seconda del numero di foglie presenti sulla pianta; quelle del primo gruppo possiedono fusti più alti (fino a 1 m) e producono fiori di dimensioni maggiori, molto appariscenti. L'orchidea cattleya bifoliata, invece, è caratterizzata da fiori più piccoli e delicati. Tutte sono dotate di foglie nastriformi, arcuate, cuoiose e di colore verde acceso; le radici sono rizomatose e da esse parte uno pseudobulbo eretto, a cui sono attaccate le foglie. La struttura dell'orchidea cattleya fa sì che dal suo stelo si possano distinguere le generazioni della pianta; andando indietro orizzontalmente, infatti, si potranno vedere uno stelo in fiore preceduto da uno senza fiori, in quanto più vecchio e, dunque, già sfiorito.
Contrariamente a ciò che molti pensano, che le orchidee siano delicate e difficili da coltivare, l'orchidea cattleya è una pianta rustica, che richiede poche cure e che può essere affidata anche a mani poco esperte.Relativamente al terreno, essendo una pianta epifita questa orchidea richiede un substrato drenante, capace di trattenere l'umidità e di consentire alle radici la giusta aerazione: corteccia, torba, argilla espansa, o pezzetti di legno. L'orchidea cattleya necessita di una posizione luminosa e di temperature costanti, intorno ai 20/25°C, senza particolari sbalzi notte/giorno. Le innaffiature devono essere regolari ma ridotte, prestando attenzione a evitare i ristagni d'acqua; l'ideale sono vaporizzazioni frequenti dei fusti e del substrato.
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L'orchidea cattleya necessita di essere concimata costantemente, ogni 20 giorni circa, con un composto di azoto, fosforo e potassio, da somministrare in concentrazioni diverse a seconda del periodo: per favorire la ripresa vegetativa, aumentare la quantità di azoto; durante la fioritura, diminuire l'azoto e aumentare la concentrazione di potassio; negli altri periodi, somministrare un composto delle sostanze in parti uguali.Il concime dovrà essere diluito nell'acqua d'irrigazione, avendo l'accortezza di bagnare prima il substrato dell'orchidea cattleya con sola acqua, in modo da evitare concentrazioni di sali che danneggerebbero le radici. Inoltre, ogni 4/5 concimazioni effettuare qualche innaffiatura con sola acqua, per diluire i sali concentrati nel substrato.
L'orchidea cattleya deve essere rinvasata o quando il substrato si è deteriorato o se il vaso è diventato troppo piccolo. Il periodo migliore per compiere questa operazione è quello della ripresa vegetativa, quando la pianta mette nuove radici. Come già detto, sarà necessario prestare particolare cura nella scelta del substrato. Se, al momento della svasatura, le radici dovessero risultare attaccate al contenitore, immergere il vaso in acqua appena tiepida per 30 minuti. Il rizoma andrà sistemato orizzontalmente, all'altezza del bordo del vaso, lasciando un po' di spazio fra il bordo stesso e le radici.Dopo la rinvasatura, attendere 2/3 settimane prima di annaffiare l'orchidea cattleya, per lasciare che le radici si abituino al nuovo contenitore.
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