Stephanotis
Il magnifico arbusto trae la sua origine unicamente dal continente africano e viene ricompreso nel vasto e polimorfo raggruppamento familiare delle Asclepiadaceae. Questo sempreverde risulta assai apprezzato per il brillante fogliame ovoidale e per le caratteristiche immacolate infiorescenze, sovente impiegate per la realizzazione di incantevoli bouquet da cerimonia. Dovrà essere costantemente e congruamente bagnato nel corso della stagione primaverile ed estiva, anche più volte alla settimana, mentre gli annaffiamenti saranno significativamente limitati nei restanti periodi dell'annualità, pur senza mai interromperli del tutto. Sarà appropriato non provocare mai inzuppamenti e stagnazioni nei periodici irroramenti dell'ornativo Stephanotis, giacché potenzialmente lesivi per il sistema radicale e fonte di possibili patologie fungine.
L'aggraziato Stephanotis potrà essere sistemato in abbellimento di giardini e spazi verdi, oppure alternativamente collocato in un contenitore all'interno di abitazioni e uffici. Ad ogni modo, dovrà predisporsi una terra soffice e poco coesa, tendenzialmente acida e pregna di sostanze organiche, a cui si aggiungeranno materiali sabbiosi e ghiaiosi in grado di assicurare l'efficace e continuo drenaggio. Periodicamente, il sempreverde andrà sottoposto ad opera di potatura, consistente sia nello scorcio modellante delle ramificazioni, sia nell'eliminazione di tutte le parti ormai vecchie ed avvizzite. Operazioni di rinvaso, invece, saranno effettuate con consigliabile frequenza annuale, impiegando sempre contenitori di maggiore ampiezza che possano accogliere il sistema radicale ed assecondare il più che discreto sviluppo della pianta.
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Ovunque trovi la sua sistemazione, l'elegante arbustivo dovrà essere opportunamente concimato, ai fini dell'assunzione dei dovuti e indispensabili nutrienti. La fertilizzazione andrà tutta concentrata in periodo primaverile ed estivo, con somministrazioni a frequenza mediamente bisettimanale, e convenientemente sospesa durante la stagione dei rigori. Sarà consigliabile l'impiego di fertilizzante organico di natura liquida, diluito nell'acqua di irrorazione, laddove meno diffusi per la tipologia di pianta risultano quelli a natura solida, caratterizzati dalla graduale e prolungata cessione. Il fertilizzante prescelto dovrà essere specifico per lo Stephanotis e contemplare una lieve predominanza della componente potassica a discapito delle rimanenti macrocomponenti azotate e fosforate, oltre alla presenza degli utili e preziosi microelementi.
La pianta sempreverde adorerà un habitat aerato e illuminato, anche senza esposizione diretta agli irraggiamenti solari, tuttavia si adatterà perfettamente ad un ambiente parzialmente ombroso, purché non interessato da brusche correnti d'aria. Prediligerà condizioni climatiche costantemente miti e dovrà essere convenientemente protetta qualora le temperature dovessero scendere sotto i 10°C. Se correttamente coltivato, infine, l'ornativo Stephanotis, forte e di notevole vigore, sarà minacciato assai raramente da muffe e marciumi, tuttavia potrà ricevere insidie da alcuni pericolosi insetti, come gli afidi e il ragnetto rosso. In quest'ultima circostanza, si dovrà reagire con prontezza, utilizzando prodotti ed accorgimenti naturali o, nei casi più gravi, idonei e specifici antiparassitari.