Porre a dimora i bulbi

Porre a dimora i bulbi

Anche le bulbose, come tutte le altre piante, per uno sviluppo ottimale, necessitano di un terreno ed una esposizione adatti, in modo che il bulbo, o il rizoma, possano produrre un apparato radicale equilibrato. Bulbi posti in terreno eccessivamente compatto o molto povero possono svilupparsi in maniera scarsa, o anche non fiorire; mentre se posti a dimora in terreno poco drenato vengono più facilmetne colpiti da marciumi.
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Il terreno

agapantus Come detto prima è importante scegliere il terreno in cui porre a dimora le nostre bulbose; scegliamo un buon terriccio universale bilanciato, a cui aggiungeremo dello stallatico, o del concime granulare a lenta cessione, e della sabbia: in queusto modo aumenteremo le sostanze nutritive contenute nel terreno e ne miglioreremo il drenaggio. Un terreno sempre inzuppato d'acqua, con presenza di ristagni idrici, favorisce il proliferare di funghi e muffe, molto dannosi per i bulbi.

Gran parte delle bulbose possono venire coltivate in vaso; anche in questo caso ricordiamo di utilizzare un substrato idoneo, ben soffice e ricco. Ogni anno, dopo che il fogliame ha cominciato ad ingiallire, dissotterriamo le bulbose contenute in vaso e cambiamo tutto il terreno, diradando anche eventuali bulbilli che possono essersi formati; questa operazione è fondamentale per evitare che con il tempo i bulbi coltivati in vaso smettano di fiorire.

Ricordiamo anche che bulbi e rizomi sono organi di accumulo di sostanze nutritive, tali sostanze vengono prodotte dalla pianta grazie alla fotosintesi, che viene praticata dal fogliame; se dopo la fioritura recidiamo il fogliame delle nsotre bulbose, andiamo ad imperidre alla pitan dia ccumulare sufficienti riserve per la fioritura dell'anno successivo: ricordiamo quindi di lasciare che le bulbose si sviluppino per un periodo di tempo adeguato anche dopo la fioritura.

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A che profondità?

anemone blanda Sicuramente è importante porre a dimora le bulbose alla giusta profondità, poco terreno sopra il bulbo può significare una eccessiva esposizione alle intemeprie, mentre troppot erreno può costringere la pianta ad un grande sforzo prima di vedere la luce. Entrmbi questie venti possono rendere scarse o nulle le fioriture.

In linea generale la profondità di impianto è pari alla metà del diametro del bulbo o del rizoma; come spesso accade in giardino qeusta regola va violata in moltissimic asi; ad esempio alcune bulbose, come l'amaryllis, necessitano di essere psote a dimora lasciando la parte superiore deul bulbo appena sopra il livello del terreno. Mentre alcuni bulbi o rizomi di piccole dimensioni vanno interrati comunque ad alcuni centimetri di profondità.

Per posizionare correttamente il bulbo nel terreno ricordiamo che le radici devono essere poste verso il basso, mentre l'apice del bulbo, ovvero dove si svilupperanno le foglie, va posto verso l'alto. Nel caso di bulbi di medie o grandi dimensioni è ben visibile, spesso anche per la forma del bulbo stesso, la zona in cui si svilupperanno le foglie; nel caso di piccoli bulbilli perdiamo qualche minuto ad osservarli: in genere laddove si svilupperanno le radici è presente una specie di piccola coroncina; spesso poi possiamo notare piccoli residui dell'apparato radicale preesistente.


Porre a dimora i bulbi: Sole o ombra

bulbi Le piante che sviluppano un organo di accumulo delle sostanze nutritive sotterraneo sono moltissime, alcune prediligono il sole, altre la mezz'ombra, altre ancora sono piante da ombra completa. In linea generale è consigliabile porre a dimora la gran parte delle bulbose in luogo soleggiato, con le dovute eccezioni; le bulbose a fioritura primaverile in genere preferiscono luoghi più freschi, soprattutto durante le settimane più calde dell'anno, mentre la gran parte delle bulbose a fioritura estiva amano il sole, anche diretto, per tutto l'arco dell'anno. Se coltiviamo bulbose in vaso, da riporre in casa durante l'inverno,


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