Croton - Codiaeum variegatum
Al genere codiaeum appartengono alcune specie di arbusti sempreverdi, originari dell'Asia; il croton è un arbusto di piccole o medie dimensioni, originario delle isole del Pacifico. Ha foglie di grandi dimensioni, vistosamente variegate di vari colori, giallo, arancio, rosso o rosa; esistono numerose varietà, con foglie di dimensione varia, ovali o allungate, anche lobate. Pianta molto apprezzata per il fogliame decorativo, in estate il Codiaeum variegatum produce anche piccoli fiori, riuniti in lunghe pannocchie arcuate. Gli esemplari della specie raggiungono i 90-100 cm di altezza, esistono però varietà nane, con piccole foglie, che si mantengono entro i 30-40 cm.
La pianta d’appartamento comunemente conosciuta col nome di Croton appartiene in realtà al genere Codiaeum e alla vasta famiglia delle Euphorbiaceae.
Il genere comprende 14 o 15 specie provenienti dalle regioni a clima temperato dell’Asia meridionale (in particolare della Malesia) e del Nord dell’Oceania. Si tratta di arbusti di dimensioni piccole o medie (da 30 a 80 cm a maturità) molto apprezzati soprattutto per la bellezza delle loro foglie, grandi e variamente colorate. Gli esemplari, a seconda delle specie e dei diversi tipi di allevamento, possono essere a stelo unico o multiplo. Le più comuni hanno foglie alternate, molto consistenti, da ovali a variamente intagliate o ondulate, lunghe fino a 30 cm. Sono disponibili in un gran numero di sfumature: bianco, arancione, giallo, rosso, marrone e quasi nero. I diversi colori possono essere presenti sulla stessa lamina distribuendosi a macchie, o a strisce, solo sui margini o solamente al centro, lungo le nervature.
La fioritura è poco interessante (e in coltivazione viene scoraggiata perché ruba energie all’emissione delle nuove foglie). È costituita da spighe dove sono presenti molti fiori maschili e uno solo femminile, da cui, in natura, si sviluppa l’ unico frutto.
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- vorrei sapere se la pianta croton è velenosa come la saudenville per i gatti......
Le piante di Codiaeum variegatum preferiscono le posizioni luminose, ma non amano i raggi diretti del sole; evitare di porre le piante in luogo soggetto a colpi d'aria o a sbalzi di temperatura; in inverno si coltivano in casa, con temperature minime superiori ai 15°C.
Sono piante di origine tropicale che, per questo, amano crescere in zone con temperature costanti, quella ideale dovrebbe essere attorno ai 25 °C; per questo motivo sono piante da coltivare all'interno.
Per un buon sviluppo degli esemplari di Codiaeum variegatum è fondamentale annaffiare con regolarità, evitando però la formazione di ristagni idrici che possono risultare molto dannosi; il terreno deve essere mantenuto leggermente umido.
Ogni 20-25 giorni aggiungere del concime per piante verdi all'acqua delle annaffiature, in dose dimezzata rispetto a quella consigliata sulla confezione. In clima molto secco vaporizzare spesso la chioma con acqua demineralizzata per mantenere un buon grado di umidità ambientale, fattore fondamentale per la salute della pianta.
I croton preferiscono terreni molto ben drenati, ricchi di materia organica e soffici; ogni 2-3 anni rinvasare le piante, possibilmente in primavera; il rinvaso va eseguito quando l'apparato radicale si presenta troppo compatto e compresso. Il terreno ideale per la coltivazione di questo tipo di pianta deve essere a componente acida.
IL CROTON IN BREVE |
Famiglia, genere, specie | Euphorbiaceae, Codiaeum Variegatum |
Tipo di pianta | Arbusto a fogliame decorativo |
Altezza | Da 30 cm a 1 m |
Larghezza | Da 40 a 80 cm |
Crescita | Mediamente veloce |
Necessità idrica | Medio-alta |
Esposizione | Molto luminosa (anche pieno sole in primavera e autunno) |
Temperatura ideale | 18-21°C |
Temperatura invernale | 15-16°C |
Temperatura minima | 13°C per brevi periodi |
Terreno | Torba+terra di foglie (in parti uguali)+ sabbia |
pH terreno | Da subacido ad acido |
Propagazione | Talea; margotta e seme (solo per specialisti) |
Parassiti | Cocciniglia cotonosa, cocciniglia a scudetto, ragnetto rosso, cascola fogliare |
Uso | Pianta d’appartamento |
La moltiplicazione di queste piante avviene generalmente per talea, in primavera o a fine estate.
Le talee vanno sistemate in contenitori con un composto di torba e sabbia, da conservare in un luogo protetto e che presenti una temperatura costante, attorno ai 20 °C. Mantenere il terreno umido ma non eccessivamente bagnato per consentire lo sviluppo delle nuove piantine. Quando compaiono i germogli, i contenitori vanno spostati in una zona più luminosa.
Un clima eccessivamente secco, un improvviso cambio di temperatura o l'esposizione a colpi d'aria possono causare la caduta delle foglie dei Codiaeum variegatum; i croton vengono spesso attaccati da afidi, acari e cocciniglia. Per eliminare le cocciniglie, se la loro presenza è limitata, è possibile utilizzare un batuffolo con alcool, intervenendo manualmente. Se l'attacco è diffuso, è bene usare un buon antiparassitario. Per eliminare gli acari è bene intensificare le nebulizzazioni che aumentano l'umidità ambientale e sono un ottimo rimedio contro questi parassiti.
L’enorme interesse suscitato da questo arbusto già dalla metà dell’”800, poco dopo il suo arrivo in Europa, ha spinto gli orticoltori alla selezione e all’ibridazione, alla ricerca di foglie dalle forme e colorazioni sempre nuove e più vivaci. I soggetti più utilizzati in questi esperimento sono stati il Codiaeum pictum e il Codiaeum variegatum, dalla cui ibridazione deriva la maggior parte delle cultivar che possiamo trovare oggi in commercio.
Ecco una descrizione sommaria di specie e varietà.
Codiaeum variegatum var. pictumOriginaria della Malesia, di Ceylon e dell’India; di medie dimensioni (in appartamento raramente supera i 60 cm, ma nei giardini tropicali o nelle serre costantemente riscaldate può diventare quasi un alberello). Le foglie sono alterne e disposte su di un unico stelo, molto polimorfe sia per forma sia per colorazione. In generale presentano una base verde acceso con sfumature gialle; col tempo si aggiungono poi toni del rosso che creano un contrasto molto interessante.
Ecco alcune cultivar che si possono trovare comunemente in commercio:
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Benoit Comptefoglie con striature dorate che invecchiando virano al rosso scuro
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Blush on Fire molto contenuta e ramificata. Le foglie sono di un bel verde acceso che, col tempo, virano all’arancione
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Bravo foglie lobate dalle nervature dorate, molto ornamentali.
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Disraeli foglie molto allungate verde acceso e con macchie crema
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Gold Dust Foglie intere verde scuro con maculature gialle
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Golden Bell foglie strette e lunghe; le giovani presentano macchie gialle dorate. Bel contrasto cromatico ed effetto molto luminoso
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Norma foglie lobate verdi da giovani poi bordeaux
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Ondulatum foglie molto particolari per il loro andamento ondeggiante sull’intera lamina; la base è verde scuro, ma presenta maculature chiare che invecchiando tendono poi al rosato.
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Petra foglie larghe colorate di rosa, rosso o giallo
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Punctatum aureum foglie sottili con macchie color crema
Il
codiaeum warrenii è meno diffuso dal punto di vista orticolo, ma è interessante per alcune sue caratteristiche e viene oggi impiegato per ottenere nuove varietà. Nelle giuste condizioni (clima caldo tutto l’anno) può diventare molto imponente. L’aspetto delle foglie varia col tempo: inizialmente sono verdi con il centro dorato, poi si scuriscono diventando quasi nere e le nervature si accendono nel vermiglio.
Il croton proviene dalle foreste pluviali del climi tropicali. Teoricamente vive al meglio dove sia possibile mantenere pressoché le stesse condizioni climatiche sia in estate sia in inverno, quindi in serre appositamente predisposte.
Nei nostri appartamenti teniamo presente che si ha uno sviluppo ottimale con temperature intorno a 18-21°C. La pianta tollera agevolmente un ambiente un po’ più freddo (specialmente in inverno con luce meno intensa), intorno ai 15-16°C. Se non vogliamo che subisca danni non dobbiamo però esporla a meno di 13°C, soprattutto per lunghi periodi. Risulta inoltre molto sensibile agli sbalzi termici e alle correnti fredde: possono causare un’estesa cascola fogliare.
Il caldo (al di sopra dei 25°C) può essere un’altra causa di problemi, specialmente se abbinato ad un ambiente molto secco. Se, in estate, non abbiamo la possibilità di usare un condizionatore, ricordiamoci che all’aumento della temperatura è essenziale un incremento constante dell’umidità atmosferica. Non dovremo quindi lesinare le vaporizzazioni fogliari con acqua demineralizzata e l’uso di appositi apparecchi umidificatori.
IL CALENDARIO DEL CROTON |
Crescita vegetativa | Tutto l’anno (con 20°C)o dalla primavera all’autunno |
Fioritura (rara nelle piante d’appartamento) | Da novembre a febbraio |
Potatura | Marzo, aprile, maggio |
Rinvaso | Aprile, maggio, giugno |
Concimazione piante giovani | Tutto l’anno (con 20°C) ogni 20 giorni, diversamente solo da marzo a novembre |
Concimazione piante adulte | Tutto l’anno (con 20°C) ogni 7 giorni, diversamente solo da marzo a novembre |
Questo arbusto, per crescere al meglio, deve essere posto in un’area estremamente illuminata, cioè un in locale con finestre esposte a Sud o a Est. Ciò garantirà una crescita veloce e il mantenimento delle accese sfumature che caratterizzano le foglie (specialmente quelle rosse, all’ombra, tendono a tornare ad un verde uniforme).
Quasi tutte in realtà non hanno problemi a tollerare il sole diretto. Questo va evitato solamente nei mesi più caldi (da metà giugno a metà settembre), con un poco più di attenzione per chi vivesse nelle regioni meridionali o nelle aree costiere.
Il croton necessita di un terreno sempre leggermente umido. Le irrigazioni devono quindi essere frequenti: per regolarci inseriamo un dito nel terriccio, a circa 5 cm di profondità: se lo sentiamo secco dovremo subito procedere con la somministrazione di liquidi. Se nei nostri locali la temperatura è sempre intorno ai 20°C manterremo questo comportamento per tutto l’anno. Diversamente, in inverno, con un clima intorno ai 15-16°C, ridurremo un poco le irrigazioni accertandoci solo che il pane di terra non si asciughi mai completamente.
Per tutte le operazioni preferiamo sempre acqua demineralizzata (come quella in vendita per i ferri da stiro) o raccogliamo quella piovana. Un’alta concentrazione di sali (in particolare di calcio) può, nel tempo, causare l’avvento di importanti fisiopatie.
Il terreno ideale è deve essere composto da terriccio di bosco mescolato in ugual misura a terriccio torboso per piante acidofile. Può inoltre essere utile alleggerire aggiungendo qualche manciata di sabbia di fiume.
Il rinvaso, vista la crescita piuttosto vigorosa, si può effettuare anche ogni anno, a metà della primavera.
Il croton necessita di concimazioni piuttosto frequenti. Scegliamo un prodotto equilibrato, adatto a piante d’appartamento. Le formulazioni liquide sono le più adatte. In generale i soggetti giovani crescono al meglio con una somministrazione ogni venti giorni, quelli adulti invece richiedono una frequenza settimanale. Molto importante è prima bagnare bene il substrato: le radici sono infatti molto sensibili e il diretto contatto con un’alta dose di azoto potrebbe causare danni importanti.
Non è strettamente necessaria. Possiamo decidere di farlo se la pianta è cresciuta storta o filata a causa di un errato posizionamento rispetto alla luce. Interverremo alla fine dell’inverno eliminando quasi completamente i fusti. Dai tagli uscirà un liquido (“lattice”) caratteristico di questa famiglia: per questo è consigliato utilizzare sempre dei guanti in quanto potrebbe irritare la pelle. Le lacerazioni della pianta vanno spolverate con carbone di legna o un po’ di cannella: ciò velocizzerà la cicatrizzazione.
I parassiti più frequenti sono la cocciniglia e il ragnetto rosso. Le prime si possono combattere con olio minerale e, in caso di gravi infestazioni, con insetticidi sistemici da somministrare tramite irrigazione (o con le apposite pastiglie da vaso). Il secondo va prevenuto con frequenti vaporizzazioni.
L’unico metodo alla portata di tutti è la talea:
- Si procede a metà primavera prelevando un apice lungo da 5 a 10 cm. Eliminiamo le foglie alla base e lasciamone solo due (eventualmente tagliate a metà) per ridurre la traspirazione
- Spolveriamo la base con un prodotto a base di ormoni radicanti
- Inseriamo i segmenti in un mix di terriccio e sabbia in parti uguali
- Copriamo con della plastica trasparente e teniamo al caldo, vaporizzando spesso. Generalmente nel giro di qualche settimana nascono i nuovi germogli.
- Attendiamo una perfetta radicazione e trasferiamo in vasetti più grandi con terriccio adatto a piante adulte.
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Il Croton è una pianta sempreverde, usata per addobbare gli appartamenti; ed è originaria dell’Asia. In particolare ques
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