Epigenium
Epigenium è un genere che conta circa una decina di specie di orchidee epifite, originarie dell'Indonesia; queste orchidee appartenevano, fino al 1932, al genere dendrobium. Hanno corti fusti, che portano due lunghe foglie carnose, di colore verde scuro, lucide e rigide, leggermente arcuate; durante i mesi invernali dal centro delle due foglie spunta un fusto allungato, arcuato o anche pendulo, su cui sbocciano numerosi fiori di medie dimensioni, in numero di 3-4 per fusto, o anche in pannocchie di 25-20 fiori, come nel caso di E. lyonii. Hanno colore vario, dall'arancio al giallo, dal rosa al porpora, con petali stretti e appuntiti, e labello appena più corto dei petali e leggermente più largo; in genere petali e labello sono dello stesso colore intenso alla gola del fiore, soffusi di tonalità più chiare allontanandosi verso la punta dei petali.
Sono piante epifite, in natura crescono sulla corteccia di altre piante, con delle radici aeree e non interrate.
Sono orchidee che sopportano temperature vicine ai 10-15°C, e necessitano di luce filtrata, non eccessiva, per tutto l'arco dell'anno: la posizione ideale è nei pressi di una finestra schermata con tessuto chiaro. In estate si possono porre all'esterno, in luogo abbastanza ventilato, ben protetto dai raggi solari diretti.
Le Epigenium sono piuttosto resistenti e riescono a resistere anche alle calde temperature estive, avendo l'accortezza di non sistemarle ai raggi solari diretti, che possono provocare rapidamente delle bruciature sulle foglie.
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Per avere dei buoni esemplari di Epigenium annaffiare regolarmente per tutto l'arco dell'anno, lasciando asciugare il substrato tra un'annaffiatura e l'altra, ed evitando i ristagni idrici. Ogni 3-4 giorni vaporizzare le foglie con acqua demineralizzata, soprattutto quando è in funzione il riscaldamento domestico e durante prolungati periodi di siccità e nelle giornate particolarmente calde, così da fornire alla pianta il giusto grado di umidità, fattore fondamentale per il suo benessere. Dato che spesso vengono coltivate su zattere o pezzo di corteccia, è fondamentale vaporizzare con grande regolarità le radici che si trovano esposte e hanno bisogno di mantenere l'umidità corretta.
Queste orchidee necessitano di un buon substrato per orchidee, che lasci scorrere velocemente l'acqua in eccesso, ma che sia contemporaneamente in grado di trattenere leggermente l'umidità. essendo piante epifite hanno bisogno di un substrato adeguato, che garantisca il corretto sostegno. Si prepara un terriccio ideale mescolando delle cortecce non resinose ben sminuzzate, della fibra vegetale e dello sfagno, in modo da costituire un miscuglio incoerente e leggero. Queste orchidee sono molto adatte per panieri appesi, da cui le infiorescenze ricadranno in maniera molto piacevole.
La riproduzione di queste piante può avvenire per seme; a fine fioritura è anche possibile dividere i cespi che si formano con il passare degli anni. E' consigliabile mantenere almeno un paio di radici ben sviluppate per ogni porzione praticata da sistemare subito su un substrato adatto per le orchidee adulte.
Fare molta attenzione agli acari ed alla cocciniglia. Gli acari, come il ragnetto rosso, possono essere eliminati facilmente con l'aumento delle vaporizzazioni d'acqua e la conseguente umidità ambientale. Per le cocciniglie è possibile intervenire con l'impiego di un panno con alcool da passare sulle foglie per togliere i parassiti.