Angrecum - Angraecum sesquipedale
Il genere Angraecum conta circa duecento specie di orchidee, originarie dell'Africa meridionale, diffuse prevalentemente in Madagascar; sono prive di pseudobulbi, epifite, e presentano dimensioni varie, alcune specie sono quasi in miniatura, altre hanno piante vigorose e fiori molto grandi. I fiori sono di colore bianco candido, talvolta verdastro o soffuso di giallo o rosa. Angrecum sesquipedale ha fiori bianchi, a forma di stella, molto grandi; alla base della corolla si sviluppa un lungo sperone, che può raggiungere i 25-30 cm di lunghezza. Questa orchidea è stata scoperta da C. Darwin verso la metà del 1800. Ha lunghe foglie carnose, che crescono appaiate lungo il fusto vigoroso, le piante di Angraecum sesquipedale possono raggiungere i 30-40 cm di altezza. I fiori sono molto profumati, soprattutto durante le ore serali. Le piante tendono a sviluppare lunghe radici aeree, di colore verde-argento.
Gli Angraecum sesquipedale preferiscono posizioni molto luminose, ma lontano dai raggi diretti del sole, almeno durante le ore più calde del giorno e nei periodi estivi; si possono tenere anche sul davanzale delle finestre, avendo cura di provvedere a schermare la luce del sole con un tendaggio chiaro. Temono il freddo, e preferiscono temperature notturne superiori ai 15°C. In estate è consigliabile lasciarle in luogo ombreggiato, ben ventilato ed abbastanza fresco, cercando di evitare esposizioni prolungate a temperature di molto superiori ai 35°C.
- Alcune specie di orchidee presentano fiori molto particolari, con il labello ricurvo, chiuso fino a formare una specie di scarpetta; le orchidee con labello a coppa appartengono a tre principali gener...
- Il genere orchidee cattleya conta circa cinquanta specie di epifite e litofite, originarie dell'America meridionale; sono munite di pseudobulbi carnosi, che possono avere dimensioni vicine ai 5-7 cm, ...
- E' un genere che comprende numerosissime orchidee epifite, originarie delle zone umide e montuose dell'America del sud, dal Messico al Perù. Non presentano pseudubulbi e le foglie lunghe e strette, ab...
- Il genere Laelia comprende circa 50-60 specie di orchidee, prevalentemente epifite, originarie dell'America centrale, molto affini alle cattleya. Queste varietà formano densi ciuffi di pseudobulbi pia...
Le orchidee Angrecum non hanno un vero e proprio periodo di riposo, quindi si annaffiano regolarmente, per tutto l'arco dell'anno, mantenendo il substrato leggermente umido. Controllare però che il substrato non risulti troppo inzuppato in quanto potrebbero insorgere rapidamente pericolosi marciumi radicali.
Dopo la fioritura si diminuiscono leggermente le annaffiature, per circa un paio di mesi. Durante il periodo di sviluppo vegetativo e di produzione dei fiori si fornisce del concime specifico per orchidee, in dose dimezzata, ogni 20-25 giorni.
Come molte altre orchidee epifite, anche le Angraecum sesquipedale si coltivano in contenitori di dimensioni ridotte, riempiti con cortecce sminuzzate, piccoli pezzetti di polistirolo, perlite, ed altri materiali incoerenti, adatti a simulare il terreno in cui si sviluppano nelle foreste del Madagascar.
Queste piante vanno rinvasate quando le radici si trovano ormai costrette all'interno del vaso, avendo cura di utilizzare un vaso solo leggermente più grande di quello precedente. Per evitare problemi con quest'operazione, è bene bagnare le radici, in modo che risultino meno fragili.
In casa le Angrecum si moltiplicano prelevando in aprile maggio i germogli che si trovano ai piedi della pianta o sulla cima dei fusti vecchi. Le talee si fanno radicare in un composto simile a quello in cui vive la pianta madre, cercando di mantenerle alla temperatura di circa venti gradi, e quindi si trapiantano. Il fusto di A. sesquipedale tende talvolta ad allungarsi eccessivamente, in questo caso è possibile recidere l'apice e porlo in un contenitore singolo, avendo cura di lasciare alcune radici ad ogni porzione praticata.
Il ragnetto rosso produce macchie gialle sulle foglie; è possibile combattere il problema effettuando delle vaporizzazioni d'acqua sulle piante, visto che l'umidità è una nemica di questi parassiti.
Possono anche presentare problemi dovuti a condizioni ambientali sfavorevoli, come poca illuminazione o temperature troppo basse.
COMMENTI SULL' ARTICOLO