Dracula
Dracula è un genere che comprende circa un centinaio di specie di orchidee sempreverdi, originarie dell'America centro meridionale, riscontrabili soprattutto in Ecuador. Possono essere epifite o terricole; la maggior parte ha dimensioni medie, intorno ai 20-25 cm di altezza, ma esistono anche specie in miniatura. Le foglie sono nastriformi, appuntite, spesso attraversate da profonde venature; alla base dei cespi di foglie cresce un lungo fusto, spesso pendulo, che porta in genere un singolo fiore, di grandi dimensioni, di colore vario, dal giallo al viola. I fiori di dracula hanno una particolare forma triangolare, e petali dotati di un lungo sperone sottile, simile ad una lunga coda; inoltre i petali presentano spesso striature o puntinature, sul bordo o su tutta la superficie, di colore porpora o marrone.
Il loro nome significa piccolo drago, data la particolarità dei loro fiori, anche se poi il loro nome è stato associato al famoso conte Dracula, forse anche per il fatto che questo genere di orchidea cresce in zone ombrose e nebbiose, caratteristiche anche delle ambientazioni proprie della storia del conte Dracula.
Queste orchidee vanno tenute in luogo con una luminosità soffusa, lontano dai raggi diretti del sole, soprattutto durante i mesi estivi, visto che possono insorgere rapidamente delle ustioni fogliari. Queste orchidee temono il freddo, quindi in inverno vanno tenute in casa o in serra temperata, avendo cura di trovare un luogo con un buon ricambio d'aria.
Hanno bisogno di un ambiente umido e fresco, visto che le temperature ideali sono attorno ai 18 °C di giorno e i 12 °C di notte. Temperature superiori ai 25 °C possono provocare sofferenza a questa varietà; in questo caso occorre procedere con frequenti vaporizzazioni d'acqua per abbassare la temperatura e aumentare l'umidità ambientale, fattore fondamentale per il benessere delle piante di questo tipo.
Amano ambienti con una buona circolazione d'aria.
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queste orchidee sono originarie delle foreste pluviali del centroamerica, dove il clima è sempre molto umido; provvedere quindi ad annaffiature regolari per tutto l'arco dell'anno, ricordando di evitare ristagni idrici e di vaporizzare spesso le foglie, per aumentare l'umidità ambientale, principalmente quando le temperature sono elevate; in questo caso è necessario procedere a forniture d'acqua più frequenti, sempre controllando che non ci siano ristagni nel terreno, fattore che comprometterebbe la salute delle orchidee.
Per mettere a dimora queste piante utilizzare una composta per orchidee, costituita da torba di sfagno, fibre vegetali e cortecce sminuzzate, a cui è possibile aggiungere anche altri materiali leggeri incoerenti, come piccoli pezzetti di polistirolo. Le specie terricole necessitano di un terriccio ricco e sciolto, mescolato a poco humus.
La riproduzione di questo tipo di orchidea avviene per divisione dei cespi, avendo cura di mantenere una radice vigorosa in ogni porzione praticata; le nuove piante così ottenute vanno subito rinvasate singolarmente, utilizzando il substrato adatto alle piante adulte.
Fare attenzione alla cocciniglia ed agli afidi. Condizioni di eccessiva umidità del terreno, con ristagni d'acqua ricorrenti, possono favorire lo sviluppo di marciumi radicali.
Per eliminare i parassiti è possibile intervenire con un panno o un batuffolo di cotone con alcool da passare sulle foglie.
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