Maxillaria
Al genere Maxillaria appartengono circa 500 specie di orchidee di tipo epifita, che hanno le radici aeree che crescono poggiandosi sulla corteccia di altre piante. Sono orchidee originarie delle zone dell'America Centrale e del sud America. Gli pseudobulbi sono carnosi e presentano uno o due foglie di colore verde brillante. I fiori si sviluppano in primavera e hanno petali a forma triangolare, con vari colori e, spesso, il labello in tonalità contrastante rispetto al colore dei petali.
Le orchidee appartenenti a questo genere sono piuttosto delicate e non sopportano gli sbalzi di temperatura e nemmeno il clima troppo freddo o le temperature troppo elevate nella stagione estiva.
L'orchidea Maxillaria ama le posizioni molto luminose, ma, soprattutto in estate, è bene tenerla lontano dai raggi del sole in quanto i raggi solari diretti possono provocare facilmente delle ustioni sulle foglie e rovinare irrimediabilmente la pianta; la Maxillaria teme anche molto il freddo e la temperatura ideale di coltivazione si aggira tra i 15-25°, per tutto l'anno, quindi è bene proteggerla dal freddo in inverno e dal caldo in estate. Nei mesi più freddi dell'anno si può tenere in casa o in serra temperata, lasciandola in zone molto luminose ma non a ridosso di fonti di calore. Alcune specie di maxillaria sono originarie di zone montane e quindi sopportano temperature anche inferiori ai 10° C.
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Le annaffiature per queste piante devono essere abbondanti, senza però lasciare per troppo tempo le radici e il vaso a contatto con l'acqua; è quindi opportuno porle in un sottovaso riempito con ciotoli, perlite o argilla espansa, avendo cura di lasciare sempre un poco d'acqua sul fondo, oppure procdere con l'immersione del vaso in acqua per permette al substrato di bagnarsi, facendo però molto attenzione a far scolare perfettamente l'acqua in eccesso. Per ottenere una fioritura migliore si consiglia di diminuire le annaffiature dal momento in cui spuntano i boccioli, fino a che i fiori sono completamente appassiti. Fornire spesso concime apposito per orchidee mescolato all'acqua delle annaffiature, evitando di eccedere con le dosi e ricordando che è preferibile fornire concime più volte in piccole quantità piuttosto che fornire quantità abbondanti di concime sporadicamente.
Queste orchidee necessitano di una composta ad hoc, costituita da cortecce, sfagno e altri materiali leggeri e incoerenti, che ci aiutano a simulare le condizioni naturali di crescita delle maxillarie, che si sviluppano appoggiate al tronco di altre piante. Dopo 2 o 3 anni il substrato va sostituito con del nuovo materiale, per dare il giusto sostegno alle radici, visto che il composto tende a degradarsi con il passare del tempo.
La riproduzione di queste orchidee avviene per divisione dei cespi di pseudobulbi, che in primavera si possono interrare in contenitori singoli per ottenere nuove piante. I nuovi cespi vanno posti su un sbustrato adatto per la coltivazione di orchidee adulte.
Queste orchidee possono essere attaccate dalla cocciniglia e dagli afidi. Per eliminare le cocciniglie è possibile utilizzare un panno da passare sulle foglie. Per gli afidi esistono prodotti specifici che vanno utilizzati con cautela per evitare danni ai fiori. Le orchidee spesso possono anche presentare l'insorgenza di marciumi radicali causati da un eccesso di annaffiature o da un substrato non sufficientemente drenante.
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