Innesto a spacco

vedi anche: Innesto

Innesto a spacco

L'innesto a spacco è uno dei più utilizzati nella coltivazione degli alberi da frutto: il suo scopo è quello di dare vita a frutti con migliori caratteristiche. Vediamo quali sono le regole da seguire per effettuarlo correttamente in una coltivazione casalinga.

Innesto a spacco

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Come si pratica

innesto a spacco Non sempre gli alberi piantati danno origine a frutti che soddisfino le necessità del coltivatori: in questi casi ci si rivolge agli innesti, in modo da unire parti di due piante diverse, dando così origine a frutti dalle migliori caratteristiche e qualità. L'innesto a spacco è uno dei più praticati, anche per la sua semplicità di esecuzione.

Per realizzare questa pratica è necessaria una pianta madre (chiamata anche "portainnesto"), un ramo di un'altra pianta che comprenda alcune gemme e un coltello apposito per gli innesti. Questo tipo di lame è molto robusto e, prima di effettuare l'operazione, deve essere affilato. Si sconsiglia l'utilizzo di un normale coltello: oltre a non essere affilato in maniera adeguata, non è sagomato in modo da far coincidere le parti delle due diverse piante.

Il ramo che deve essere inserito nella fenditura (chiamato anche "marza") deve essere tagliato in modo che la sua estremità si adatti perfettamente al taglio all'interno della pianta madre. A questo punto, si consiglia di legare strettamente i due rami insieme, in modo che la marza possa germogliare e dare origine ai nuovi frutti, prendendo gli elementi nutritivi dalla pianta madre. L'innesto a spacco prevede l'utilizzo di un ramo come marza e non, come avviene in innesti di altro tipo, la singola gemma.

Il periodo più indicato per effettuare gli innesti a spacco è quello primaverile, quando le marze inizieranno a germogliare. Le marze devono però essere tagliate via dal proprio albero durante i mesi invernali: è in questo periodo, infatti, che le piante si trovano in uno stato di riposo vegetativo. Una volta tagliate, si consiglia di conservare in frigorifero (protette da un sacchetto apposito per alimenti): in tal modo, arriveranno alla primavera ancora in perfetta salute.

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Le cure

È necessario prestare molta attenzione alle due piante coinvolte nell'innesto, in quanto la riuscita dell'operazione, anche se è stata effettuata correttamente, dipende da molti fattori. Uno di questi è che la marza rimanga solidamente al suo posto all'interno della pianta madre. Nel caso in cui dovesse spostarsi, anche di poco, la buona riuscita dell'innesto ne risulterebbe compromessa. Per evitarlo, è necessario controllare spesso se le due piante risultano ancora legate saldamente insieme: se la legatura presenta delle debolezze o risulta allentata, bisogna rifarla rapidamente. La legatura deve essere eliminata solo quando la marza avrà attecchito all'interno della pianta madre. Per sapere che la procedura sta avendo il risultato sperato, è sufficiente osservare il comportamento della marza: se le gemme si ingrossano, significa che ha attecchito correttamente, e che presto si avranno nuovi fiori che daranno origine ai frutti. Si raccomanda anche di tenere sotto controllo la pianta madre: se producesse gemme, fiori o germogli, è necessario toglierli, in quanto potrebbero sottrarre alla marza gli elementi nutritivi di cui ha bisogno. Ogni infiorescenza della pianta madre deve dunque essere trattata come un'erbaccia infestante.


I diversi tipi di innesto a spacco

innesto a spaccoQuesta tipologia di innesto può essere effettuata in molti modi diversi. Il primo è quello che viene chiamato "innesto a spacco comune", e che vede la pianta madre come la parte più bassa di un albero che è stato tagliato. Una volta che la marza è stata inserita (anch'essa deve essere tagliata, in modo da combaciare perfettamente con la fenditura praticata nel portainnesto) è consigliabile usare del mastice apposito per sigillare i tagli: la normale legatura con stoffa o rafia potrebbe non rivelarsi sufficiente. Questo tipo di innesto è adatto alle piante adulte e a quelle ancora giovani, a differenza dell'innesto a spacco "all'inglese", consigliato soprattutto per piante non ancora adulte. Questa tipologia di innesto prevede che un ramo della pianta madre venga tagliato in verticale: al suo interno deve essere inserita una marza che comprenda una sola gemma: questo tipo di innesto permette di incastrare alla perfezione le due piante. In questo modo, si ridurrà la possibilità di infezioni, e sarà sufficiente assicurare la marza alla pianta madre con una legatura realizzata con stoffa. L'ultima tipologia di innesto a spacco è quella che viene chiamata "laterale" o "piena". Consiste nel praticare un taglio su un lato della pianta madre, nel quale viene inserita una marza opportunamente sagomata che abbia due o anche tre gemme. A volte può essere realizzato anche alzando la corteccia della marza, in modo da incastrarla più saldamente. Utilizzare una legatura o del mastice per sigillare il tutto.



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