Elicriso liquirizia
L'eliscriso è una pianta arbustiva perenne, in Italia è molto diffusa soprattutto nelle regioni del centro-sud e nelle isole. Vive bene fino a mille metri di altitudine, purché posta in luoghi soleggiati. Ha una modesta radice a fuso da cui si dipartono sottili fusti ramosi. Le sue foglie, oblunghe e spesse, di colore verde-grigio con riflessi argentati, sono ricoperte di una sottile peluria. In primavera l'elicriso si riempie di deliziosi fiori gialli profumati raggruppati in corimbi. Sia le foglie che i fiori emanano un profumo aromatico che ricorda quelli della liquirizia e del curry. E' per questo che in inglese è chiamata curry plant, anche se le sue foglie non rientrano nella preparazione di questo mix di spezie.L'elicriso è anche conosciuto con il nome di Semprevivo perché conserva i fiori e il profumo molto a lungo.
L'helichrysum italicum può essere coltivato sia in piena terra che in vaso, preferibilmente di terracotta per avere un migliore drenaggio del terreno. Questo arbusto cresce bene in terreni poveri e sabbiosi mentre non ama affatto i terreni calcarei. Si propaga in autunno per talea: si tagliano porzioni di rami e si interrano quasi completamente. Dopo qualche tempo il ramo emette radici e dà vita ad una nuova pianta. Non ha molte esigenze: vuole sole, terreno ben drenato e acqua in primavera per riprendere la vegetazione. Resiste bene alla siccità estiva grazie alla peluria che ricopre le sue foglie. Non sopporta il freddo intenso e l'umidità eccessiva per cui, in caso di inverni rigidi, è consigliabile proteggere la pianta con teli traspiranti. Non necessita di potature ma solo di una pulizia periodica per mantenerne la forma e rimuovere i rami secchi.
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Le foglie fresche di elicriso liquirizia hanno un delizioso aroma che può essere sentito maggiormente strofinandole tra le dita. In cucina, però, si usano preferibilmente foglie essiccate in quanto fresche hanno un retrogusto amaro. In primavera si raccolgono i rametti fioriti e si lasciano essiccare. Si conservano poi in barattoli di vetro e si utilizzano per insaporire riso, verdure, uova e carne, in particolare il pollo. Un modo molto semplice di usare l'eliscriso in cucina è introdurre, sotto la pelle del pollo da cuocere al forno, un rametto di elicriso: la carne ne assorbirà il sapore risultando delicatamente speziata. Le foglie tritate possono essere aggiunte nella preparazione di omelettes, di secondi di verdure o di piatti a base di riso rendendoli particolari, più appetitosi e gustosi.
L'elicriso liquirizia è una pianta molto utilizzata in fitoterapia per le sue molteplici proprietà. Grazie alle sue qualità antiallergiche, antinfiammatorie, antibatteriche ed espettoranti favorisce l'eliminazione del catarro bronchiale e attenua le infiammazioni della mucosa nasale, se di origine allergica. In questo caso l'elicriso viene assunto sotto forma di infusi o sciroppi. Sulla pelle ha un effetto decongestionante e protettivo e quindi è un ingrediente essenziale di molti prodotti utili per lenire la pelle irritata, affetta da herpes, psoriasi, eczemi o eritemi solari. Le foglie di questo arbusto hanno anche proprietà astringenti, analgesiche e antiedemigene che lo rendono ideale per ridurre il dolore e l'infiammazione dovuti alla dilatazione delle vene, per aiutare a ridurre le emorroidi e in caso di artrite o di forme reumatiche acute. Volendo preparare un infuso utile contro la tosse basta mettere un cucchiaio di sommità fiorite di elicriso in una tazza d'acqua, versarvi dell'acqua bollente e coprire. Dopo 10 minuti filtrare e berlo. E' consigliabile assumerne 3 tazze al gorno lontano dai pasti.
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L'elicriso, il cui nome scientifico è “Helichrysum italicum L.”, fa parte della famiglia delle Asteracee (Composite).
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L’elicriso, chiamato anche semprevivo o perpetuino d’Italia, appartiene alla famiglia delle Composite, al genere Helichr
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