Pepe - Piper nigrum
Il piper nigrum è una pianta perenne, sempreverde e rampicante. Lo stelo legnoso è ricoperto di foglie a forma di cuore, di colore verde scuro. La fioritura avviene d'estate; i fiori sono piccoli, bianchi e raccolti in ciocche a forma allungata. I frutti sono delle piccole bacche dalla forma rotonda che contengono un solo unico seme. In base alla maturazione di queste bacche, avremo differenti varietà di pepe. Ricordiamo le più importanti: pepe nero (varietà che si può ottenere quando la raccolta avviene quando i frutti sono ancora acerbi. I frutti vengono quindi lasciati essicare al sole), bianco (la raccolta delle bacche avviene quando il frutto è maturo e viene poi lasciato macerare in acqua per circa 7 giorni), la varietà verde (viene prodotta dal frutto ancora acerbo, essicato e posto in aceto, salamoia oppure macinato) e la varietà rossa (la raccolta avviene identica alla varietà verde solo che le bacche vengono raccolte quando hanno raggiunto l'ultimo stadio della maturazione. E' un metodo di raccolta poco usato).
Il Piper (pepe) è originario dell'India e può anche raggiungere i 4 massimo 5 metri d'altezza. Il nome scientifico
piper nigrum è da collegare alla famiglia da cui proviene, le Piperaceae. All'interno di questa grande famiglia possiamo riconoscere circa 700 specie ma tra queste, la più famosa e impiegata appunto come spezia è la nigrum.
Il pepe predilige le posizioni soleggiate solo parzialmente ed un clima particolarmente mite: la temperatura non deve scendere al di sotto dei 16 °C.
In appartamento gradisce un’esposizione molto luminosa, ma lontana dalla luce diretta che potrebbe causare delle scottature. In giardino, nella bella stagione, la posizione ideale è sotto un pergolato o all’ombra di latifoglie. La luce del mattino raramente la disturba, ma evitiamo quella estiva pomeridiana.
La temperatura minima che riesce a sopportare è di 5°C; teniamo però presente che per avere i migliori risultati è bene mantenere la temperatura costante durante tutto il corso dell’anno. La crescita vegetativa ottimale si ottiene intorno ai 15°C, mentre la fioritura si stimola raggiungendo almeno i 20°C.
- Peperomia è un genere costituito da oltre mille specie di piante sempreverdi originarie dell'America meridionale, cespitose o rampicanti; poche specie sono originarie dell'Africa. Le foglie sono lucid...
- La skimmia japonica o falso pepe è un arbusto di dimensioni piccole o medie, originario del Giappone; ha fogliame di colore verde scuro, brillante, leggermente cuoioso, sempreverde, di forma ovale o l...
- Piccolo albero sempreverde originario dell'America meridionale, il falso pepe è diffuso anche in America settentrionale e in Africa. Ha fusto eretto, singolo o multiplo, molto ramificato, con portamen...
- I peperoni appartengono al genere capsicum, della famiglia delle solanacee, come pomodori e melanzane, e come molte altre piante è originario dell'America meridionale; la specie più coltivata è il cap...
| Erbe Aromatiche Collezione di 12 Varietà da 240 Semi Con Piccola Guida Alla Coltivazione: Basilico Genovese, Salvia, Origano, Rosmarino, Prezzemolo, Timo, Erba Cipollina, Finocchio Selvatico, Menta, Lavanda, Camomilla e Valeriana Prezzo: in offerta su Amazon a: 19,9€
|
Per una corretta coltivazione del pepe, il terreno di destinazione deve essere fertile, ben drenato e costituito da una consistente parte di composta argillosa. Le annaffiature devono essere moderate, specialmente durante la stagione invernale in quanto la pianta non necessita di abbandonati quantità d'acqua. Diverso sarà per la stagione estiva, dove le annaffiature saranno eseguite con maggior frequenza. Durante il periodo vegetativo è bene concimare con cadenza mensile la pianta del pepe per garantirle uno sviluppo rigoglioso.
Questa liana necessita un terreno ricco, ma dall’ottima capacità drenante. Generalmente si ottiene mescolando terriccio universale e un poco di stallatico. Il pH ottimale va da 5.5 a 7. Sul fondo creiamo uno spesso strato con dell’argilla espansa.
Può avvenire per semina ad una temperatura non inferiore ai 15°C, oppure per talea. In quest'ultimo caso deve essere effettuata in estate, prelevando talee semi-legnose.
IL PEPE IN BREVE |
Famiglia, genere, specie | Piperaceae, Piper nigrum |
Tipo di pianta | Rampicante, liana legnosa, perenne |
Fogliame | Persistente, verde scuro |
Colore dei fiori | bianco |
Habitat di origine | Tropici, India e Vietnam |
Altezza | Fino a 4 m |
Coltura | Mediamente facile, da serra calda o appartamento |
Necessità idrica | Media |
Terreno | Ricco in materia organica, soffice |
Umidità ambientale | alta |
Umidità del terreno | Fresco, mai secco e mai bagnato |
pH terreno | Mezz’ombra (sole al mattino) |
Esposizione | Media |
Rusticità | Delicato |
Temperatura minima | 5°C |
Arresto crescita | 18°C |
Propagazione | Talea, seme |
Utilizzo | Rampicante, da vaso, da serra |
I fiori, raccolti in pannocchie, appaiono dalle ascelle fiorali dei rami nuovi. Evolvono poi in frutti prima di color verde, poi rosso, per poi volgere al nero dopo l’essicazione. Possono essere raccolti in ogni fase della loro maturazione, a seconda dell’uso che vorremo farne.
Con le giuste temperature la crescita, la fioritura e la fruttificazione sono costanti e abbondanti lungo tutto l’arco dell’anno. La pianta può portare contemporaneamente fiori e frutti a diversi stadi di maturazione (risultando così anche molto decorativa).
I frutti di colore verde raggiungono la maturità solo quando la loro colorazione diventa di colore rosso-scuro; solo allora sarà opportuno procedere con la raccolta degli stessi.
I primi raccolti si hanno da 1 a 4 anni dopo l’inizio della coltivazione. Per la conservazione a lungo termine è bene essiccare i frutti al sole per circa 3 giorni, fino a quando non saranno completamente neri, e conservarli poi in barattoli ermetici.
Uno dei motivi per cui il pepe è spesso ricordato e utilizzato anche in cucina sono le sue innumerevoli proprietà. Il piper nigrum è infatti ricco di amido, terpeni (ossia lipidi che conferiscono alla pianta un particolare aroma grazie ai loro oli essenziali), tannini e altri ancora. Oltre a cio, il pepe è ricordato per le sue proprietà fitoterapiche. Queste scaturiscono dalla presenza della piperina, una sostanza che possiamo trovare nel seme del piper nigrum e nelle altre varietà, anche se in minor quantità.
Inoltre, ricordiamo il pepe per il suo elevato potere digestivo es espettorante. E' un potente
antisettico, antiinfiammatorio, diuretico ed anche stimolante e afrodisiaco. Per i seguaci della medicina ayurvetica il pepe rappresenta un ingredienti fondamentale per aiutare ad incrementare l'appetito, migliorare la digestione, risolvere problemi legati all'apparato respiratorio e problemi di anemia.
Il terriccio deve risultare sempre leggermente umido, per ottenere i migliori risultati di crescita. All’aumentare della temperatura è inoltre indispensabile vaporizzare spesso le foglie con acqua, possibilmente demineralizzata.
Si può utilizzare un prodotto liquido bilanciato da diluire tantissimo e distribuire con ogni irrigazione. Vanno bene però anche i prodotti granulari a lenta cessione. Utile è anche un leggero apporto di nutrienti con concimazione fogliare, durante le vaporizzazioni.
Il problema più frequente è il marciume radicale, causato da irrigazioni eccessive e/o drenaggio non efficiente. Irrighiamo solamente quando il terriccio è asciutto in profondità.
Non allarmiamoci invece se vediamo delle macchie nere sul retro delle foglie: sono delle normali formazioni cristalline di zuccheri.
Come abbiamo visto il pepe deve le sue colorazioni e il suo diverso sapore allo stadio di maturazione al momento della raccolta e agli eventuali trattamenti successivi.
Il pepe verde viene raccolto ancora immaturo e può essere conservato solo in salamoia. Ha un sapore delicato, poco piccante e molto fruttato.
Il pepe bianco alla raccolta appare lievemente aranciato, ma viene fatto fermentare e poi privato della buccia esterna. Viene poi essiccato e mantiene un aroma delicato.
Il pepe nero viene raccolto quando appare rosso e poi viene fatto essiccare al sole. Ha un sapore forte e piccante.
Le bacche conosciute come “pepe rosa” sono al contrario il frutto di un albero di origine sudamericana, lo Schinus molle, coltivato anche in Italia come ornamentale. Il loro sapore è molto più fruttato e aromatico.