Coltivare la Malva
come posso coltivare una pianta di malva?
Gentile Genone,
la malva è una pianta che tipicamente si sviluppa nella flora italiana, anzi, si tratta spesso di una pianta infestante, difficile da debellare; questo significa, che si sviluppa rapidamente anche nella terra da giardino meno ricca e soffice, e che sopravvive al freddo, al caldo, alla siccità. Di solito la malva cresce spontaneamente nei terreni incolti, ai bordi delle strade, nei giardini poco curati, diffusa dagli uccelli, che ne spargono il seme. Si tratta di una pianta perenne, o annuale, che si auto semina con facilità. Esistono in commercio varietà di malva particolarmente decorative, con fiori grandi o molto colorati; tali varietà vengono di solito seminate, direttamente a dimora, in primavera; oppure si preparano delle piantine, seminando in letto caldo in autunno o a fine inverno, in modo da avere già delle piantine grandi all’arrivo della primavera. Si sceglie poi una aiola semiombreggiata, o anche soleggiata, dove porle a dimora. Le cure sono poche, soprattutto con piante già sviluppate. Nel caso di giovani piantine, ricorda di annaffiarle in caso di siccità prolungata, o se il terreno risulta asciutto per alcuni giorni.
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La malva è una pianta nota specialmente per i suoi usi erboristici; gli amanti di tisane e infusi sono perciò sicuramente interessati alla sua coltivazione in giardino; ricordiamoci in ogni caso che i suoi fiori trovano belle collocazioni anche nei giardini naturali; verranno per di più adorati dagli amanti degli insetti perchè che le loro corolle sono un richiamo irresistibile per api, farfalle e altri impollinatori.
La malva comune (cioè la Malva Sylvestris) è una pianta biennale o perenne molto diffusa allo stato spontaneo. Nella nostra penisola cresce praticamente in ogni regione, ai margini dei boschi, sui sentieri incolti o anche nelle praterie, dal piano fino a1400 metri di altitudine.
Il primo anno presenta solo la rosetta basale composta da foglie lobate. I fusti sono per lo più erbacei, tranne nelle parti più basse. Sono molto robusti e coperti da una sottile lanugine. La lunghezza media è 60 cm, ma in alcuni casi possono superare il metro e mezzo o i due. Il portamento può essere eretto o strisciante. Sugli steli le foglie diventano profondamente divise e alterne. È dall’ascella che spuntano, per tutta l’estate, i fiori, solitari o a gruppi pari. I petali, bilobati, sono 5, di un bel viola chiaro con nervature più scure, ma si trovano facilmente anche mutazioni nel bianco o nel rosa. Da questi si sviluppano poi i frutti, neri a forma di anellino.
La coltivazione della malva è piuttosto semplice; la sylvestris può essere cresciuta in una zona del giardino dedicata alle officinali oppure in aree lasciate alle spontanee. In mancanza di spazio trova anche una buona collocazione in vasi di medie dimensioni,profondi cioè almeno 30 cm. Nel caso si decida invece di inserirla nelle aiuole o nelle bordure raccomandiamo di optare per la Moschata (molto elegante e adatta al giardino cottage) o per cultivar selezionate appositamente.
Famiglia, genere, specie: Malvaceae, Malva sylvestris
Tipo di pianta: Perenne o biennale, semilegnosa
Dimensioni: Da 30 cm a 2 metri
Coltivazione: Facile
Crescita: Veloce
Terreno: Non esigente, meglio di medio impasto, ben drenato
Esposizione: Sole; anche mezz’ombra al Sud
Rusticità: Molto resistente al freddo e al caldo
Necessità idrica: Bassa
Propagazione: Seme, divisione; autodisseminazione
Uso: Pianta officinale, orto, zone spontanee, bordure miste, vaso
Avversità: Afidi, ruggine
Le sementi non sono difficili da trovare presso i rivenditori specializzati; in alternativa in primavera rechiamoci presso vivai di officinali e acquisteremo senza difficoltà delle piantine già affrancate.
Se decidiamo di dedicarci alla semina dovremo partire in autunno (per avere la fioritura già l’anno successivo) o alla fine dell’inverno (dovremo allora aspettare almeno dodici mesi).
Possiamo seminare al coperto, a mezz’ombra, usando dei cassoni oppure direttamente a dimora in una posizione calda e luminosa. Copriamo con circa mezzo centimetro di terriccio leggero e manteniamo sempre umido.
Le piantine provviste di quattro foglie possono essere ripicchettate in vasi più grandi o in giardino facendo attenzione a non rompere la radichetta.
La malva cresce bene in posizioni calde e ben assolate, a Sud o a Sud-est. Collocazioni un poco più ombreggiate raramente impediscono la crescita, specialmente sulle coste e nelle regioni centro-meridionali della nostra penisola. In queste condizioni è però bene monitorare con attenzione le foglie basali, facile preda della ruggine.
Non è una pianta esigente sotto questo punto di vista; in linea generale predilige i terreni di media tessitura, freschi, ma con un buon drenaggio. I suoli troppo ricchi di materia organica vanno evitati perché rischiano di stimolare troppo la crescita vegetativa e rendere instabili ed brutte le piante.
In giardino badiamo solo che l’area non sia troppo argillosa; interveniamo eventualmente inglobando un po’ di sabbia di fiume e ghiaia di piccola granulometria.
Per i vasi buone mescole si ottengono unendo terra da giardino, terriccio per piante fiorite e sabbia in ugual quantità. Sul fondo creiamo uno spesso strato drenante con dei piccoli ciottoli o con dell’argilla espansa.
In assenza di precipitazioni è bene irrigare le piante giovani due volte alla settimana. Una volta affrancate gli interventi andranno diradati notevolmente intervenendo solamente nel caso di siccità prolungata.
In vaso distribuiamo acqua quando risultino asciutti i primi due centimetri di terreno dalla superficie.
I sottovasi non vanno mai utilizzati e bisogna in ogni caso evitare di bagnare le foglie: l’umidità è la causa più frequente dell’insorgenza della ruggine.
Per ottenere esemplari ben accestiti e avere fioriture abbondanti è importante intervenire cimando gli steli appena raggiungono i 30 cm e proseguendo poi più volte nell’annata.
I frutti sono un importante nutrimento per gli uccelli e rendono vivo il nostro giardino durante l’inverno: tagliamoli rasoterra solo all’arrivo della primavera.
La malva è una pianta perenne e nuove piantine si possono ottenere anche tramite divisione del cespo. Procediamo con piante di almeno 3 anni di età, possibilmente in autunno. Si estrae il pane di terra e si dividono le radici aiutandosi con due forconi. Reinseriamo in giardino o poniamo in vaso.
Questa pianta si autodissemina facilmente: possiamo quindi prelevare piccole piantine spontanee e spostarle dove ci aggrada o regalarle agli amici.
La malva viene attaccata frequentemente dagli afidi: nei casi più gravi usiamo prodotti a base di piretro.
Altro problema comune è la ruggine: possiamo prevenirla con una posizione ben assolata e evitando di bagnare le foglie. In caso di forti attacchi eliminiamo alla base tutta la vegetazione all’inizio dell’estate.
Malva sylvestris detta anche malva selvatica. L’altezza va da 30 cm a più di 2 metri a seconda del terreno e dell’esposizione. È molto comune allo stato spontaneo in tutta Europa, Medio Oriente e Russia. Interessante anche come ornamentale, ma bisogna dividerla ogni anno: i soggetti vecchi, infatti, fioriscono molto di meno.
Interessante la sottospecie Mauritania con fiori grandi color porpora con venature più intense e foglie molto lucide. Da questa è stata ottenuta anche una cultivar “Bibor Fehlo” con fiori ancora più scuri.
Bello anche il miscuglio “Merlin” che include un’ampia gamma di colori tra cui violetto e cremisi. Ottima da usare nel giardino naturale e nelle bordure miste.
Particolare è infine “Primley Blue” di dimensioni contenute (fino a 30 cm), fiori viola chiaro e venature azzurro acceso. Ottima come coprisuolo.
Malva Moschata utilizzata sia come ornamentale sia a scopo erboristico. Cresce fino a 90 cm ed ha un aspetto più ordinato rispetto alla precedente. I fiori sono rosa e vengono prodotti con continuità fino all’autunno. Le foglie se strofinate emanano un aroma muschiato. Cresce anche spontaneamente in tutta Europa e in Africa settentrionale. È disponibile nelle sottospecie alba (con fiori bianchi) e rosea (con petali quasi fucsia).
Malva Parkalee perenne a base legnosa con fiori color avorio. Alcuni la classificano come un ibrido tra malva e alcea.
La raccolta delle foglie e dei fiori, a scopo culinario o medicinale, si effettua dall’inizio dell’estate a metà autunno. L’ideale è scegliere le parti più giovani lavorando di prima mattina. Il prodotto può essere utilizzato fresco: in questo caso possiamo porre foglie e fiori in frigorifero, avvolti in carta umida per al massimo tre giorni.
Se vogliamo conservare queste parti a lungo termine dovremo invece ricorrere all’essicazione. Può essere effettuata all’aria, in una zona ombreggiata e ventilata; un’ottima alternativa sono gli essiccatori domestici che in breve tempo ci restituiscono un prodotto perfettamente disidratato.
La malva fresca può essere usata cruda o cotta. Nel primo caso possiamo unire foglie e fiori alle insalate cui daranno un sapore particolare e un bel colore delicato. Le corolle possono anche essere usate per decorare i dolci o confettate, dopo averle fatte cuocere più volte in uno sciroppo di acqua e zucchero.
Le foglie possono essere cotte e unite ad altre verdure in minestre, ripieni o in frittate. Donano un particolare sapore dolciastro. In primavera possono, insieme ad altre spontanee, possono andare a creare una bella armonia in minestre, risotti e sopra formaggi freschi.
Questa pianta è conosciuta da sempre per le sue molteplici proprietà: antinfiammatorie, calmanti, diuretiche, emollienti, lassative, sedative e rinfrescanti. È infatti un concentrato di principi attivi quali le vitamine A, B, C ed E oltre a particolari acidi e minerali.
Per le affezioni della gola e del cavo orale si può utilizzare un infuso: mettiamo un cucchiaio di malva in 250 ml di acqua bollente e attendiamo almeno 8 ore. Potremo utilizzarlo tiepido da bere o per fare dei gargarismi.
Un po’ diluito può essere utilizzato anche come ottimo tonico ed emolliente per la pelle, da distribuire con un dischetto di cotone. Le foglie bollite e l’infuso sono ottimi anche da applicare sugli occhi stanchi e irritati.
I decotti ottenuti con le foglie, i fiori e le radici fresche sono ancora più efficaci: calmano le gengive irritate e hanno effetto anche sugli ascessi. Attenuare il dolore possiamo ridurre il prodotto in poltiglia e applicarvelo per almeno 15 minuti.
Risultano molto efficaci anche per alleviare i bruciori dell’apparato urinario e per iniziare a combattere problemi come la candida vaginale. Bere tre o quattro tazze al giorno sarà un ottimo coadiuvante delle altre terapie che nel frattempo intraprenderemo.
IL CALENDARIO DELLA MALVA
Semina:
Settembre-ottobre/marzo-aprileMessa a dimora:
Ottobre/marzo-aprileDivisione:
Ottobre/marzoFioritura:
Giugno-ottobreRaccolta:
Maggio-ottobrePulizia:
marzo
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