Mimosa pudica

Quanto irrigare

La mimosa pudica ha bisogno di frequenti e regolari annaffiature. Non deve esserci ristagno, poiché le sue radici, molto delicate, si rovinano molto velocemente. In inverno, per le piante in vaso l'apporto di acqua va ridotto notevolmente, mentre per quelle presenti in giardino si può sospendere completamente l'irrigazione. Per capire quanta acqua apportare alla pianta, bisogna osservare il substrato, se la crosta risulta asciutta, allora è il momento di procedere all'irrigazione. L'acqua deve essere lasciata decantare per alcune ore prima di versarla sulla pianta. Infatti se troppo fredda potrebbe creare stress termico alla pianta e originare l'ingiallimento delle foglie. Un'attenzione particolare richiedono le piante in appartamento, poiché essendo una pianta tropicale, ama un microclima umido, per assicurare alla pianta l'habitat naturale è necessario effettuare nebulizzazioni frequenti o usare un umidificatore elettrico.
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Come prendersene cura

Coltivazione vaso mimosa La mimosa pudica è una pianta robusta, che vive tranquillamente in qualsiasi tipo di terreno. Come tutte le piante ama un substrato ben drenato, ricco di sabbia, argilla espansa e sassolini. Il terreno deve essere molto soffice e arieggiato, per questo motivo è necessario disporre sia in giardino che nei vasi uno strato di materiale che consenta all'area di circolare. Le radici sono molto esili e delicate, lo sviluppo radicale è imponente e riempie rapidamente lo spazio circostante. In alcune zone del mondo è vista come un'infestante, nella coltivazione in vaso, invece, richiede frequenti rinvasi. La riproduzione avviene per seme, ma è possibile anche una riproduzione per divisione dell'apparato radicale. Non ama i climi freddi, infatti quando la temperatura scende vicino allo zero, le piante devono essere poste a riparo, mentre per quelle esterne è necessario effettuare una pacciamatura del terreno ed è inoltre necessario utilizzare un telo per coprire l'intera pianta.

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Come concimare

Pianta sensitiva La mimosa pudica ha necessità di concimazioni periodiche. La fertilizzazione è necessaria per permettere alla pianta di avere numerose infiorescenze. Ama concimi organici ricchi di potassio, manganese e fosforo, ma privi di azoto, in quanto la pianta è capace di recuperare la quantità ad essa necessaria di questo elemento dall'ambiente che la circonda. Il migliore è il compost organico ottenuto con la decomposizione degli scarti della cucina e del giardinaggio. Questo tipo di concime va fatto maturare per almeno due anni e poi usato non puro, ma va setacciato e miscelato a torba e a paglia. Le concimazioni vanno fatte lungo il periodo vegetativo, che va dalla primavera al tardo autunno. La fertilizzazione va fatta costantemente, ogni mese nelle prime ore della mattina, avendo l'accortezza di non toccare la pianta.


Mimosa pudica: Esposizione, malattie e rimedi

Parassiti pianta mimosa pudica La mimosa pudica teme il ristagno idrico, con il conseguente marciume delle sue radici molto delicate. I sintomi dell'atticchimento della malattia si notano da subito con l'ingiallimento delle foglie e il deperimento rapido di tutta la pianta. È spesso soggetta agli attacchi di parassiti, come gli afidi e le cocciniglie. Un rimedio naturale per combattere questo problema è la preparazione di una miscela di acqua e cenere. L'acqua viene fatta bollire per alcuni minuti per sterilizzarla da qualsiasi batterio, va poi portata in ebollizione con la cenere, la soluzione filtrata va lasciata raffreddare completamente e poi nebulizzata sulla pianta, preferibilmente nelle prime ore della sera. Le malattie dovute a funghi e infezioni interne al sottosuolo si verificano sempre a causa dell'eccessivo apporto di acqua. In questo caso l'unica soluzione è ridurre drasticamente le annaffiature e procedere a rimuovere le parti della pianta rovinate.