Pino mugo
Il pino mugo cresce spontaneo nelle zone montuose dell'Europa centrale: è quindi un arbusto adatto a vivere in zone fredde e montuose, ha infatti caratteristiche simili a larice e faggio che crescono nelle stesse zone e resistono agli stessi ambienti climatici. Il suo aspetto è decisamente inconfondibile, poiché si tratta di un pino nano con rami contorti e ricurvi e aghi fitti di un color verde intenso. Se ne piantiamo un esemplare in giardino è bene prestare attenzione all'irrigazione: il pino mugo soffre terreni umidi quindi va bagnato con regolarità, ma non in modo troppo abbondante. Per bagnare questa pianta è utile concentrarsi sulla zona attorno al tronco per portare l’acqua sulle radici evitando la dispersione nel terreno circostante. Le radici infatti sono fitte e contorte e arrivano in profondità.
Il pino mugo è una conifera conosciuta principalmente per l’ottima grappa che si può produrre con le sue pigne, ma se la troviamo in montagna è bene ricordare che si tratta di una specie protetta e che quindi solo le pigne possono essere raccolte. Se decidiamo di piantarla in giardino questa va acquistata nei negozi specializzati dove vengono fornite anche tutte le indicazioni necessarie per la messa a dimora e la cura della pianta. Dopo la messa a dimora della pianta, che si consiglia di effettuare a fine inverno, è bene prestare al pino particolari attenzioni e cure almeno per i primi due inverni. È bene infatti proteggerla ed accertarsi che sia stata posizionata in un luogo soleggiato, poiché questo le permetterà di crescere in salute e di sviluppare al meglio i suoi rami. Infine è utile ricordare di posizionarla a debita distanza da altre piante, poiché le sue radici sono piuttosto invadenti e necessitano di uno spazio ampio.
- Il genere crataegus comprende circa duecento specie di alberi ed arbusti a foglia caduca, originari dell'Europa, dell'Asia e del nord America; hanno portamento eretto e producono una chioma disordinat...
- Il genere hippophae fa parte della famiglia delle Eleagneaceae e comprende 3 specie: l’H. rhamnoides, l’H. salicifolia, e l’h. tibetana. Solo la prima pianta, di cui parleremo in modo particolare, è m...
- Questo genere di pianta conta circa 450 specie di arbusti o piccoli alberi, sempreverdi o a foglia caduca, originari dell'Asia, dell'Europa e del Cile. I crespino o berberis hanno fusti sottili, mol...
- La spirea del giappone è una pianta molto interessante per l’amante del giardinaggio. Si tratta infatti di arbusti poco esigenti, di facile coltivazione, dalla crescita rapida e, al contempo, molto ...
Il pino mugo, come tutti gli aghiformi, si instaura bene anche su terreni aridi e rocciosi, anche in zone molto fredde e ventose. Rifiuta però terreni troppo umidi o mal drenati. Una volta piantato in zona soliva è bene accertarsi che possa reperire dal terreno tutti i nutrimenti necessari. Il pino mugo ha una struttura radicale molto sviluppata, per questo è importante piantarlo in fretta, togliendolo dal vaso quanto prima poiché le radici soffrono lo spazio angusto. La concimazione è poi fondamentale perché il pino mugo soffre molto in terreni alcalini e umidi, è quindi importante concimare con cura per rendere il terreno adatto alla buona crescita di questa pianta. Sul fondo della buca va posizionato un terriccio Il terriccio unito a foglie e sassi, aghi di pino, pezzi di pigne e corteccia.
Il più diffuso pericolo per le conifere è certamente la cocciniglia, ma ci sono anche altri parassiti che attaccano questo tipo di piante, come ad esempio la processionaria e gli afidi. Per quanto riguarda gli attacchi da parte dei parassiti, una soluzione veloce ed efficace è quella di ricorrere a specifici prodotti chimici, così da risolvere il problema il prima possibile ed in modo efficace. Tuttavia il pino mugo non è esente da attacchi anche da parte di funghi, in particolare il fungo diplodia pinea. Questo tipo di fungo attacca in particolare le conifere, danneggiando in particolare le pigne. Ha però effetti visibili anche sul tronco e sugli aghi che cambiano colore ingrigendosi. Per debellare questo fungo si consiglia di eliminare le pigne che risultano danneggiate, poiché infette, così da permettere alla pianta di tornare in salute.